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domenica 28 novembre 2021

Psicoeducazione: Ia definizione dei disturbi mentali nel DSM5 (APA 2013)

"Chiedi a sei diversi psichiatri cosa significa "normale" avrai sei risposte totalmente differenti. E se lo chiedi a me, io direi che la normalità é o un triangolo con quattro lati o un cerchio quadrato". Thomas Szasz

Il DSM5 è il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali dell'American Psychiatric Association giunto nel 2013 alla sua quinta edizione. Il sistema diagnostico su base categoriale (assenza o presenza di un disturbo) é stato fortemente criticato, principalmente dagli approcci contemporanei più moderni alla psicopatologia e alla salute mentale, come ad esempio quello della fenomenologia e dell'antipsichiatria. Esso rimane tuttavia alla base del miglior tentativo disponibile rispetto a una possibile comprensione comune della differenza tra ciò che può essere definito disturbo mentale e ciò che non lo é. 

Vorrei condividere con il pubblico più ampio le definizioni diagnostiche dei disturbi mentali, soprattutto con l'idea di rompere un muro di ignoranza ancora troppo diffuso circa il fatto che la salute mentale sia un mito o una sorta di leggenda metropolitana, tale che curarsi é considerato ancora una sorta di optional. 

La sofferenza psicologica é una realtà su cui é necessario fare informazione e informarsi. Se te ne freghi, stai fregando principalmente te stesso. Informati e fai informazione. 



Disturbi del neurosviluppo 

1 Disabilità intellettive 
2 Disturbi della comunicazione 
3 Disturbi dello spettro autistico 
4 DDAI Disturbo da deficit dell attenzione e iperattività (ADHD) 
5 DSA disturbo specifico dell'apprendimento 
6 Disturbi del movimento  
7 Disturbi da tic 

1 DISABILITÀ INTELLETTIVE (disturbo dello sviluppo intellettivo) 
Disturbo con esordio nello sviluppo che comprende deficit del funzionamento sia intellettivo che adattiva negli ambiti:concettuale, sociale e pratico. Criterio A Deficit delle funzioni intellettive come il ragionamento, il problem solving, la pianificazione, il pensiero astratto, la capacità di giudizio, l'apprendimento scolastico e l'apprendimento dall'esperienza, confermato sia da una valutazione clinica che da test di intelligenza individualizzati standardizzati. Criterio B Deficit del funzionamento adattivo che porta a un mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socioculturali di autonomia e responsabilità sociale. Senza un supporto costante i deficit adattivo limitano il funzionamento in una o più attività della vita quotidiana, come la comunicazione, la partecipazione sociale e la vita autonoma, attraverso molteplici ambienti quali casa, scuola, lavoro e comunità. 
Criterio C Esoridio dei deficit intellettivi e adattivi durante il periodo di sviluppo. 

RITARDO GLOBALE DELLO SVILUPPO Diagnosi riservata agli individui di età inferiore ai 5 anni quando la gravità clinica non può essere valutata in modo attendibile durante la prima infanzia. Questa categoria viene diagnosticata quando un individuo non raggiunge le tappe attese dello sviluppo in varie aree del funzionamento intellettivo e si applica a individui incapaci di sottoporsi a valutazioni sistematiche del funzionamento intellettivo, compresi bambini troppo piccoli per partecipare a test standardizzati. Questa categoria richiede una rivalutazione diagnostica dopo un certo periodo di tempo. 

DISABILITÀ INTELLETTIVA SENZA SPECIFICAZIONE Questa cateogiea é riservata agli individui di età superiore ai 5 anni quando la valutazione del grado di disabilità intellettiva per mezzo di procedure disponibili a livello locale é resa difficile o impossibile a causa di compromissione sensoriali o fisiche associate, quali cecità o sordità prelinguistica, disabilità locomotoria o presenza di gravi problemi comportamentali o disturbi mentali concomitanti. Questa categoria é utilizzata solo in circostanze eccezionali e richiede una rivalutazione dopo un certo periodo di tempo. 

2 DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE 

DISTURBO DEL LINGUAGGIO 
Criterio A Difficoltà persistenti nell'acquisizione e nell'uso di diverse modalità di linguaggio (cioè il linguaggio parlato, scritto, gestuale, o di altro tipo) dovute a deficit della comprensione o della produzione che comprendono i seguenti elementi: 1. Lessico ridotto (conoscenza e uso delle parole); 2. Limitata strutturazione delle frasi (capacità di mettere insieme le parole per formare frasi fondate su regole sintattiche e morfologiche); 3. Compromissione delle capacità discorsive (capacità di usare le parole e di connettere le frasi tra di loro per spiegare o descrivere un argomento o una serie di eventi per sostenere una conversazione) 
Criterio B Le capacità di linguaggio sono al di sotto di quelle attese per l'età in maniera significativa e quantificabile, portando a limitazioni funzionali dell'efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, dei risultati scolastici o delle prestazioni professionali, individualmente o in qualsiasi combinazione. 
Criterio C L'esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo. 
Criterio D Le difficoltà non sono attribuibili a compromissione dell'udito o ad altra compromissione sensoriale, a disfunzioni motorie o a altre condizioni mediche o neurologiche e non sono meglio spiegate da disabilità intellettiva o ritardo globale dello sviluppo. 

DISTURBO FONETICO FONOLOGICO Criterio A Persistente difficoltà nella produzione di suoni dell'eloquio che interferisce con l' intelligibilità dell'eloquio o impedisce la comunicazione verbale di messaggi. 
Criterio B L'alterazione causa limitazioni dell'efficacia della comunicazione che interferiscono con la partecipazione sociale, il rendimento scolastico o le prestazioni professionali, individualmente o in qualsiasi combinazione. 
Criterio C L'esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo. 
Criterio D Le difficoltà non sono attribuibili a condizioni congenite o acquisite, come paralisi cerebrale, palatoschisi, sordità, o ipoacusia, danno cerebrale da trauma, o altre condizioni mediche o neurologiche. 

DISTURBO DELLA FLUENZA CON ESORDIO NELL'INFANZIA (BALBUZIE) 
Criterio A Alterazioni della normale fluenza e della cadenza dell'eloquio che sono inappropriate per l'età dell'individuo e per le abilità linguistiche, persistono nel tempo e sono caratterizzate dal frequente e marcato verificarsi di uno o più dei seguenti elementi: 1. Ripetizioni di suoni e sillabe; 2. Prolungamenti dei suoni delle consonanti così come delle vocali; 3 Interruzione delle parole; 4. Blocchi udibili o silenti (pause del discorso colmate o non colmate); 5. Circonlocuzioni (sostituzioni di parole per evitare parole problematiche); 6. Parole pronunciate con eccessiva tensione fisica; 7. Ripetizioni di intere parole monosillabiche. 
Criterio B L'alterazione causa ansia nel parlare o limitazioni dell'efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, o del rendimento scolastico o lavorativo, individualmente o in qualsiasi combinazione. 
Criterio C L'esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo 
Criterio D L'alterazione non é attribuibile a deficit motorio dell'eloquio o a deficit sensoriali, a disfluenza associata a danno neurologico (per es. Ictus cerebrale, tumore, trauma) o a altra condizione medica e non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale.

DISTURBO A COMUNICAZIONE SOCIALE (PRAGMATICA) 
Criterio A Persistenti difficoltà nell'uso sociale della comunicazione verbale e non verbale come manifestato da tutti i seguenti elementi: 1. Deficit dell'uso della comunicazione per scopi sociali, come salutarsi e scambiarsi informazioni, con modalità appropriate al contesto sociale; 2. Compromissione della capacità di modificare la comunicazione al fine di renderla adeguata al contesto o alle esigenze di chi ascolta, come parlare diversamente a seconda che ci si trovi in un'aula scolastica o in un parco giochi, parlare con un bambino diversamente da come si parla con un adulto, e evitare l'uso di un linguaggio troppo formale; 3. Difficoltà nel capire ciò che non viene dichiarato esplicitamente (per es. fare inferenze) e i significati non letterali o ambigui del linguaggio (per es. Idiomi, frasi umoristiche, metafore, significati molteplici la cui interpretazione dipende dal contesto). 
Criterio B I deficit causano limitazioni funzionali dell'efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, delle relazioni sociali, del rendimento scolastico, o delle prestazioni professionali individualmente o in combinazione. 
Criterio C L'esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo (ma i deficit possono non manifestarsi pienamente fino al momento in cui le esigenze di comunicazione sociale non eccedono le capacità limitate). 
Criterio D I sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica o neurologica o a basse capacità negli ambiti della struttura della parola e della grammatica e non sono meglio spiegati da disturbo dello spettro dell'autismo, disabilità intellettiva, ritardo globale dello sviluppo o altro disturbo mentale. 

3 DISTURBO DELLO SPETTRO DELL'AUTISMO 
Criterio A Deficit persistenti della comunicazione sociale e dell'interazione sociale in molteplici contesti come manifestato da tutti i seguenti fattori presenti attualmente o nel passato (gli esempi sono esplicativi non esaustivi): 1. Deficit della reciprocità socio-emotiva che vanno per esempio da un approccio sociale anomalo e dal fallimento della normale reciprocità della conversazione a una ridotta condivisione di interessi emozioni e sentimenti all'incapacità di dare inizio o di rispondere a interazioni sociali; 2. Deficit dei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per l'interazione sociale che vanno per esempio dalla comunicazione verbale e non verbale scarsamente integrata ad anomalie del contatto visivo e del linguaggio del corpo o deficit della comprensione e dell'uso dei gesti a una totale mancanza di espressività facciale e di comunicazione non verbale; 3. Deficit dello sviluppo della gestione e della comprensione delle relazioni che vanno per esempio dalle difficoltà di adattare il comportamento per adeguarsi a diversi contesti sociali alle difficoltà di condividere il gioco di immaginazione o di fare amicizia all'assenza di interesse verso i coetanei. 
Criterio B Pattern di comportamento interessi o attività ristretti ripetitivi come manifestato da almeno due dei seguenti fattori presenti attualmente o nel passato (gli esempi sono esplicativi non esaustivi): 1. Movimenti, uro degli oggetti o eloquio stereotipati o ripetitivi (per es. Stereotipie motorie semplici mettere in fila giocattoli o capovolgere oggetti, ecolalia, frasi idiosincratiche); 2. Insistenza nella 'sameness' (immodificabilità) aderenza alla routine priva di flessibilità o rituali di comportamento verbale o non verbale (per es. Estremo disagio davanti a piccoli cambiamenti, difficoltà nelle fasi di transizione, schemi di pensiero rigidi, saluti rituali, necessità di percorrere la stessa strada o mangiare lo stesso cibo ogni giorno); 3. Interessi molto limitati fissi che sono anomali per intensità e profondità (per es. Forte attaccamento o preoccupazione nei confronti di oggetti insoliti, interessi eccessivamente circoscritti o perseverativi); 4. Iper- o iporeattività in risposta a stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali dell'ambiente (per es. Apparente indifferenza a dolore/temperatura, reazione di avversione nei confronti di suoni o consistenze tattili specifici, annusare o toccare oggetti in modo eccessivo, essere affascinati da luci o da movimenti). 
Criterio C I sintomi devono essere presenti nel periodo precoce dello sviluppo (ma possono non manifestarsi pienamente prima che le esigenze sociali eccedano le capacità limitate o possono essere mascherati da strategie apprese in età successive) 
Criterio D I sintomi causano compromissione clinicamente significativa del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti Criterio E Queste alterazioni non sono meglio spiegare da disabilità intellettiva o ritardo globale dello sviluppo. La disabilità intellettiva e il disturbo dello spettro dell'autismo spesso sono presenti in concomitanza, per porre diagnosi in comorbilità il livello di comunicazione sociale deve essere inferiore rispetto a quanto atteso per il livello dello sviluppo generale 
Specificatori: Con compromissione intellettiva associata Con compromissione del linguaggio associata Associato a una condizione medica o genetica nota o a fattore ambientale Associato a un disturbo del neurosviluppo, mentale o comportamentale Con catatonia 

4 ADHD O DDAI Disturbo da deficit dell'attenzione/iperattività 
Criterio A Un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività/impulsività che interferisce col funzionamento o lo sviluppo come caratterizzato da 1 e/o 2: 1. Disattenzione: 6 o più dei seguenti sintomi sono persistenti per almeno 6 mesi con un' intensità incompatibile con il livello di sviluppo e che ha un impatto negativo sulle attività sociali e scolastiche /lavorative. I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti o le istruzioni. Per gli adolescenti più grandi e per gli adulti (17 anni e oltre) sono richiesti almeno 5 sintomi. a. Spesso non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici, sul lavoro o in altre attività (per es. Trascura o omette dettagli, il lavoro non é accurato); b. Ha spesso difficoltà a mantenere l'attenzione sui compiti o sulle attività di gioco (per es. Ha difficoltà a rimanere concentrato durante le lezioni, le conversazioni o una lettura lunga); c. Spesso non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente (per es. La mente sembra altrove anche in assenza di distrazioni evidenti); d. Spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici, le incombenze o i doveri sul posto di lavoro (per es. Inizia i compiti ma perde rapidamente la concentrazione e viene distratto facilmente); e. Ha spesso difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività (per es. Difficoltà nel gestire compiti sequenziali, difficoltà nel tenere in ordine materiali e oggetti, lavoro disordinato, disorganizzato, gestisce il tempo in modo inadeguato, non riesce a rispettare le scadenze); f. Spesso evita, prova avversione o è riluttante a impegnarsi in compiti che richiedono uno sforzo mentale protratto (per es. Compiti scolastici o compiti a casa, per gli adolescenti più grandi o adulti stesura di relazioni, compilazione di moduli, revisione di documenti); g. Perde spesso gli oggetti necessari per i compiti o le attività (per es. Materiale scolastico, matite, libri, strumenti, portafogli, chiavi, documenti, occhiali, telefono cellulare); h. Spesso é facilmente distratto da stimoli esterni (per gli adolescenti più grandi e gli adulti possono essere compresi pensieri incongrui); i. È spesso sbadato nelle attività quotidiane (per es. Sbrigare le faccende, fare commissioni, per gli adolescenti più grandi e gli adulti ricordarsi di fare una telefonata, pagare le bollette; prendere appuntamenti) 2. Iperattività/impulsività 6 o più dei seguenti sintomi sono persistenti per almeno 6 mesi con un' intensità incompatibile con il livello di sviluppo e che ha un impatto negativo sulle attività sociali e scolastiche /lavorative. I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti o le istruzioni. Per gli adolescenti più grandi e per gli adulti (17 anni e oltre) sono richiesti almeno 5 sintomi. a. Spesso agita e batte le mani e i piedi o si dimena sulla sedia; b. Spesso lascia il proprio posto in situazioni in cui si dovrebbe rimanere seduti (per es. Lascia il posto in classe, in un ufficio o in un altro luogo di lavoro o in altre situazioni che richiedono di rimanere al proprio posto); c. Spesso scorazza e salta in situazioni in cui farlo risulta inappropriato (negli adolescenti e adulti può essere limitato a sentirsi irrequieti); d. È spesso incapace di giocare o svolgere attività ricreative tranquillamente; e. È spesso 'sotto pressione' agendo come se fosse 'azionato da un motore' (per es. È incapace di rimanere fermo, si sente a disagio nel farlo, per un periodo di tempo prolungato come nei ristoranti, durante le riunioni, può essere descritto come una persona irrequieta o con cui è difficile avere a che fare; f. Spesso parla troppo; g. Spesso 'spara' una risposta prima che la domanda sia stata completata (per es. Completa frasi dette da altre persone; non riesce a attendere il proprio turno nella conversazione); h. Ha spesso difficoltà nell'aspettare il proprio turno (per es. Mentre aspetta in fila); i. Spesso interrompe gli altri o é invadente nei loro confronti (per es. Interrompe conversazioni, giochi o attività, può iniziare a utilizzare le cose degli altri senza chiedere o ricevere il permesso, adolescenti e adulti possono inserirsi o subentrare in ciò che fanno gli altri) Criterio B Diversi sintomi di disattenzione o di iperattività-impulsività erano presenti prima dei 12 anni. 
Criterio C Diversi sintomi di disattenzione o di iperattività-impulsività si presentano in due o più contesti (per es. A casa, a scuola, o al lavoro, con amici o parenti, in altre attività). 
Criterio D Vi é una chiara evidenza che i sintomi interferiscono con, o riducono, la qualità del funzionamento sociale, scolastico, lavorativo. 
Criterio E I sintomi non si presentano esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o di un altro disturbo psicotico e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es. Disturbo dell'umore, disturbo d'ansia, disturbo dissociativo, disturbo di personalità, intossicazione o astinenza da sostanze). 

5 DSA Disturbo specifico dell'apprendimento 
Criterio A Difficoltà di apprendimento e nell'uso di abilità scolastiche, come indicato dalla presenza di almeno uno dei seguenti sintomi che sono persistiti per almeno 6 mesi nonostante la messa a disposizione di interventi mirati su tali difficoltà: 1. Lettura delle parole imprecisa o lenta e faticosa (per es. Legge singole parole a alta voce in modo errato o lentamente e con esitazione, spesso tira a indovinare le parole, pronuncia con difficoltà le parole); 2. Difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto (per es. Può leggere i testi in maniera adeguata ma non comprende le sequenze, le relazioni, le interferenze o i significati più profondi di ciò che viene letto); 3. Difficoltà nello spelling (per es. Può aggiungere omettere o sostituire vocali o consonanti); 4. Difficoltà con l'espressione scritta (per es. Fa molteplici errori grammaticali o di punteggiatura all'interno delle frasi, usa una scarsa organizzazione dei paragrafi, l'espressione scritta delle idee manca di chiarezza); 5. Difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici o il calcolo (per es. Ha una scarsa comprensione dei numeri, della loro dimensione e delle loro relazioni, conta sulle dita per aggiungere numeri a una singola cifra, piuttosto che ricordare i fatti matematici come fanno i coetanei, si perde all'interno di calcoli aritmetici e può cambiare procedure); 6. Difficoltà nel ragionamento matematico (per es. Ha gravi difficoltà a applicare concetti matematici dati o procedure per risolvere problemi quantitativi). 
Criterio B Le attività scolastiche colpite sono notevolmente e quantificabilmente al di sotto di quelle attese per l'età cronologica dell'individuo e causano significativa interferenza con il rendimento scolastico o lavorativo o con le attività della vita quotidiana come confermato da misurazioni standardizzate somministrate individualmente dei risultati raggiunti e da valutazioni cliniche complete. Per gli individui di 17 anni e oltre un'anamnesi documentata delle difficoltà di apprendimento invalidanti può sostituire l'inquadramento clinico standardizzato. Criterio C Le difficoltà di apprendimento iniziano durante gli anni scolastici ma possono non manifestarsi pienamente fino a che la richiesta rispetto a queste capacità scolastiche colpite supera le limitate capacità dell'individuo (per es. Come nelle prove a tempo, nella lettura o scrittura di documenti complessi e lunghi in breve tempo, con carichi scolastici eccessivamente pesanti). 
Criterio D Le difficoltà di apprendimento non sono meglio giustificate da disabilità intellettive, acuita visiva o uditiva alterata, altri disturbi mentali o neurologici, avversità psicosociali, mancata conoscenza della lingua dell'istruzione scolastica o istruzione scolastica inadeguata. I 4 criteri devono essere soddisfatti sulla base di una sintesi clinica della storia dell'individuo (storia dello sviluppo, medica, familiare e educativa) delle pagelle scolastiche e della valutazione psicoeducativa. 

6 DISTURBI DEL MOVIMENTO DISTURBO DELLO SVILUPPO DELLA COORDINAZIONE Criterio A L'acquisizione e l'esecuzione delle abilità motorie coordinate risultano notevolmente inferiori rispetto a quanto atteso considerate l'età cronologica dell'individuo e l'opportunità che l'individuo ha avuto di apprendere e utilizzare tali abilità. Le difficoltà si manifestano con goffaggine (per es. Cadere o sbattere contro oggetti) così come con lentezza e imprecisione nello svolgimento delle attività motorie (per es. Afferrare un oggetto usare forbici o posate scrivere a mano guidare la bici o partecipare a attività sportive). 
Criterio B Il deficit delle attività motorie indicato nel criterio A interferisce in modo significativo e persistente con le attività della vita quotidiana adeguate all'età cronologica (per es. Nella cura e nel mantenimento di sé) e ha un impatto sulla produttività scolastica sulle attività professionali sul tempo libero e sul gioco. Criterio C L'esordio dei sintomi avviene nel primo periodo dello sviluppo 
Criterio D I deficit delle abilità motorie non sono meglio spiegati da disabilità intellettiva o da deficit visivo e non sono attribuibili a condizione neurologica che influenza il movimento (per es. Paralisi cerebrale, distrofia muscolare, disturbo degenerativo)

DISTURBO DA MOVIMENTO STEREOTIPATO 
Criterio A Comportamento motorio ripetitivo, apparentemente intenzionale e evidentemente afinalistico (per es. Scuotere o far cenni con le mani, dondolarsi, battersi la testa, mordersi, colpirsi il corpo). 
Criterio B Il comportamento motorio ripetitivo interferisce con attività sociali scolastiche o di altro tipo e può portare a autolesionismo. 
Criterio C L'esordio avviene nel primo periodo dello sviluppo.
Criterio D Il comportamento motorio ripetitivo non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza o a una condizione neurologica e non é meglio spiegato da un altro disturbo del neurosviluppo o mentale (per es. Tricotillomania - disturbo da strappamento dei peli - disturbo ossessivo compulsivo).

7 DISTURBI DA TIC Un tic é un movimento o una vocalizzazione improvviso rapido ricorrente motorio e non ritmico 

DISTURBO DI TOURETTE
Criterio A Nel corso della malattia si sono manifestati a un certo punto sia tic motori multipli che uno o più tic vocali sebbene non necessariamente in concomitanza. Criterio B I tic possono avere oscillazioni sintomatologiche nella frequenza ma sono persistiti per più di 1 anno dall'esordio del primo tic. 
Criterio C L'esordio avviene prima dei 18 anni. 
Criterio D L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Cocaina) o un'altra condizione medica (per es. Malattia di Huntington, encefalite postvirale).

DISTURBO PERSISTENTE (CRONICO) DA TIC MOTORI E VOCALI 
Criterio A Tic motori o vocali singoli o multipli sono stati presenti durante la malattia ma non tic sia motori che vocali. Criterio B I tic possono avere oscillazioni sintomatologiche nella frequenza ma sono persistiti per più di 1 anno dall'esordio del primo tic. 
Criterio C L'esordio avviene prima dei 18 anni. 
Criterio D L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Cocaina) o un'altra condizione medica (per es. Malattia di Huntington , encefalite postvirale). 
Criterio E Non sono mai stati soddisfatti i criteri per il disturbo di Tourette.

DISTURBO TRANSITORIO DA TIC 
Criterio A Tic motori e/o vocali singoli o multipli. 
Criterio B I tic sono stati presenti per meno di 1 anno dall'esordio del primo tic. 
Criterio C L'esordio avviene prima dei 18 anni. 
Criterio D L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Cocaina) o un'altra condizione medica (per es. Malattia di Huntington , encefalite postvirale). 
Criterio E Non sono mai stati soddisfatti i criteri per il disturbo di Tourette o per il disturbo persistente (cronico) da tic motori o vocali. 

Disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici 
1 Disturbo schizotipico (di personalità) - Vedi Disturbi di personalità - 
2 Disturbo delirante 
3 Disturbo psicotico breve 
4 Disturbo schizofreniforme 
5 Schizofrenia 
6 Disturbo schizoaffettivo 
7 Disturbo psicotico indotto da sostanze/farmaci 
8 Disturbo psicotico dovuto a un'altra condizione medica 
9 Catatonia associata a un altro disturbo mentale 
10 Disturbo catatonico dovuto a un'altra condizione medica 
11 Catatonia senza specificazione 
12 Disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici con altra specificazione 
13 Disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici senza specificazione 

2 DISTURBO DELIRANTE 
Criterio A La presenza di uno o più deliri con durata di 1 mese o più. 
Criterio B Il criterio per la schizofrenia non é mai stato soddisfatto. Nota: le allucinazioni se presenti non sono preminenti e sono correlate al tema delirante (per es. La sensazione di essere infestato da insetti associata ai deliri di infestazione). 
Criterio C Il funzionamento, a parte l'impatto del delirio o delle sue ramificazioni, non risulta compromesso in modo marcato e il comportamento non é chiaramente bizzarro o stravagante. Criterio D Se si sono verificati episodi maniacali o depressivi maggiori, questi sono stati brevi rispetto alla durata dei periodi deliranti. 
Criterio E Il disturbo non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza o un'altra condizione medica e non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale, come il dismorfismo corporeo o il disturbo ossessivo compulsivo. Tipo: erotomanico, di grandezza, di gelosia, di persecuzione, somatico, misto, senza specificazione, con contenuto bizzarro. 

3 DISTURBO PSICOTICO BREVE 
Criterio A Presenza di uno o più dei sintomi seguenti. Almeno uno di questi deve essere presente: 1. Deliri; 2. Allucinazioni; Eloquio disorganizzato; 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico. Nota: non comprendere un sintomo se é una risposta sancita dalla cultura di riferimento. 
Criterio B La durata di un episodio del disturbo é di almeno 1 giorno, ma meno di 1 mese con successivo ritorno al livello di funzionamento premorboso.
Criterio C Il disturbo non é meglio spiegato da un disturbo depressivo maggiore o da un disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche o da un altro disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche o da un altro disturbo psicotico come la schizofrenia o catatonia, e non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco) o a un'altra condizione medica. 
Con marcato fattore di stress, senza marcato fattore di stress, con esordio nel peripartum, con catatonia

4 DISTURBO SCHIZOFRENIFORME
Criterio A Due o più dei seguenti sintomi ciascuno presente per una parte di tempo significativa durante un periodo di 1 mese (o meno se trattati con successo). Almeno uno di questi sintomi deve essere: 1. Deliri; 2. Allucinazioni; 3. Eloquio disorganizzato (frequente deragliamento o incoerenza); 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico; 5. Sintomi negativi (cioè diminuzione dell'espressione delle emozioni o abulia). Criterio B Un episodio del disturbo dura almeno 1 mese ma meno di 6 mesi. Quando la diagnosi deve essere posta senza attendere il recupero completo, dovrebbe essere qualificata come "provvisoria". 
Criterio C Il disturbo schizoaffettivo, il disturbo depressivo e il disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche sono stati esclusi perché 1) non si sono verificati episodi depressivi maggiori o maniacali in concomitanza con la fase attiva dei sintomi oppure 2) se gli episodi di alterazione dell'umore si sono verificati durante la fase attiva dei sintomi, essi si sono manifestati per una parte minoritaria della durata totale dei periodi attivi e residui della malattia. 
Criterio D Il disturbo non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco) o a un'altra condizione medica.
Con caratteristiche prognostiche favorevoli, senza caratteristiche prognostiche favorevoli, con catatonia

5 SCHIZOFRENIA 
Criterio A Due o più dei seguenti sintomi ciascuno presente per una parte di tempo significativa durante un periodo di 1 mese (o meno se trattati efficacemente). Almeno uno di questi sintomi deve essere: 1. Deliri; 2. Allucinazioni; 3. Eloquio disorganizzato (frequente deragliamento o incoerenza); 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico; 5. Sintomi negativi (cioè diminuzione dell'espressione delle emozioni o abulia). 
Criterio B Per una significativa parte del tempo dall'esordio del disturbo il livello del funzionamento in una o più delle aree principali come il lavoro, le relazioni interpersonali, o la cura di sé é marcatamente al di sotto del livello raggiunto prima dell'esordio (oppure quando l'esordio è nell'infanzia o nell'adolescenza, si manifesta l'incapacità di raggiungere il livello atteso di funzionamento interpersonale, scolastico o lavorativo). 
Criterio C Segni continuativi del disturbo persistono per almeno 6 mesi. Questo periodo di 6 mesi deve comprendere almeno 1 mese di sintomi (o meno se trattati efficacemente) che soddisfano il criterio A (cioè la fase attiva dei sintomi) e può comprendere periodi di sintomi prodromici o residui. Durante questi periodi prodromici o residui, i segni del disturbo possono essere evidenziati soltanto da sintomi negativi oppure da due o più sintomi elencati nel criterio A presenti in forma attenuata (per es. Convinzioni stravaganti, esperienze percettive inusuali). 
Criterio D Il disturbo schizoaffettivo, il disturbo depressivo e il disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche sono stati esclusi perché 1) non si sono verificati episodi depressivi maggiori o maniacali in concomitanza con la fase attiva dei sintomi oppure 2) se gli episodi di alterazione dell'umore si sono verificati durante la fase attiva dei sintomi, essi si sono manifestati per una parte minoritaria della durata totale dei periodi attivi e residui della malattia. 
Criterio E Il disturbo non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco) o a un'altra condizione medica. 
Criterio F Se c'é una storia di disturbo dello spettro dell'autismo o di disturbo della comunicazione a esordio infantile la diagnosi aggiuntiva alla schizofrenia viene posta soltanto se sono presenti per almeno 1 mese (o meno se trattati efficacemente) allucinazioni o deliri preminenti in aggiunta a altri sintomi richiesti della schizofrenia. 
Con catatonia 

6 DISTURBO SCHIZOAFFETTIVO 
Criterio A Un periodo ininterrotto di malattia durante il quale é presente un episodio dell'umore maggiore (depressivo maggiore o maniacale) in concomitanza con il Criterio A della schizofrenia. Nota l'episodio depressivo maggiore deve comprendere il Criterio A 1. Umore depresso.  
Criterio B Deliri o allucinazioni per 2 settimane o più in assenza di un episodio dell'umore maggiore (depressivo o maniacale) durante la durata della malattia.
Criterio C I sintomi che soddisfano i criteri per un episodio dell'umore maggiore sono presenti per la maggior parte della durata totale dei periodi attivi e residui della malattia. 
Criterio D Il disturbo non é attribuibile agli effetti di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco) o un'altra condizione medica. 
Tipo bipolare, tipo depressivo, con catatonia 

7 DISTURBO PSICOTICO INDOTTO DA SOSTANZE/FARMACI 
Criterio A Presenza di uno o entrambi i seguenti sintomi: 1. Deliri; 2. Allucinazioni. Criterio B Vi é evidenza dalla storia dall'esame obiettivo o da riscontri di laboratorio di entrambe le condizioni: 1. I sintomi del criterio A si sono sviluppati durante o poco dopo l'intossicazione o l'astinenza da sostanze oppure successivamente all'esposizione a un farmaco; 2. La sostanza/farmaco coinvolto é in grado di produrre i sintomi di cui al Criterio A. 
Criterio C Il disturbo non é meglio spiegato da un disturbo psicotico che non é indotto da sostanze/farmaci. Il tipo di evidenza di un disturbo psicotico indipendente potrebbe comprendere ciò che segue: i sintomi hanno preceduto l'esordio dell'uso di sostanze/farmaci; i sintomi persistono per un consistente periodo di tempo (per es. Circa 1 mese) dopo la cessazione dell'astinenza acuta o di una grave intossicazione; oppure vi sono altre evidenze di un disturbo psicotico indipendente non indotto da sostanze/farmaci (per es. Una storia di episodi ricorrenti non correlati a sostanze/farmaci). 
Criterio D il disturbo non si verifica esclusivamente nel corso di un delirium. Criterio E Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti. 

8 DISTURBO PSICOTICO DOVUTO A ALTRA CONDIZIONE MEDICA 
Criterio A Preminenti deliri o allucinazioni. Criterio B Vi é evidenza dalla storia, dall'esame obiettivo, o dai riscontri di laboratorio che il disturbo é la conseguenza patofisiologica diretta di un'altra condizione medica. 
Criterio C Il disturbo non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale. Criterio D il disturbo non si verifica esclusivamente nel corso di un delirium. Criterio E Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti. 

9 CATATONIA ASSOCIATA A UN ALTRO DISTURBO MENTALE 
Criterio A Il quadro clinico é dominato da 3 o più dei seguenti sintomi: 1. Stupor (nessuna attività psicomotoria, non é presente relazione attiva con l'ambiente); 2. Catalessia (induzione passiva di una postura mantenuta contro la gravità); 3. Flessibilità cerea (leggera resistenza costante a una modificazione posturale); 4. Mutismo (risposta verbale assente o molto scarsa - da escludere se é nota un'afasia); 5. Negativismo (oppositività o nessuna risposta a istruzioni o stimoli); 6. Postura fissa (mantenimento spontaneo e attivo di una postura contro la gravità) ; 7. Manierismo (caricature artificiose e stravaganti di azioni normali); 8. Stereotipia (movimenti ripetitivi e afinalistici abnorme ente frequenti); 9. Agitazione, non influenzata da stimoli esterni; 10. Presenza di grimace; 11. Ecolalia (imitazione dell'eloquio altrui); 12. Ecoprassia (imitazione ripetizione dei movimenti altrui). 

10 DISTURBO CATATONICO DOVUTO A UN'ALTRA CONDIZIONE MEDICA 

11 CATATONIA SENZA SPECIFICAZIONE 

12 DISTURBO DELLO SPETTRO DELLA SCHIZOFRENIA E ALTRI DISTURBI PSICOTICI CON ALTRA SPECIFICAZIONE 

13 DISTURBO DELLO SPETTRO DELLA SCHIZOFRENIA E ALTRI DISTURBI PSICOTICI SENZA SPECIFICAZIONE

Disturbo bipolare e disturbi correlati

1 Disturbo bipolare I
2 Disturbo bipolare II
3 Disturbo ciclotimico
4 Disturbo bipolare e disturbi correlati indotto da sostanze/farmaci
5 Disturbo bipolare e disturbi correlati dovuto a un'altra condizione medica
6 Disturbo bipolare e disturbi correlati con altra specificazione
7 Disturbo bipolare e disturbi correlati senza specificazione
* Specificatori per disturbo bipolare e disturbi correlati

1 Disturbo bipolare I
Per la diagnosi di disturbo bipolare I é necessario soddisfare i seguenti criteri per un episodio maniacale. L'episodio maniacale può essere preceduto e può essere seguito da episodi ipomaniacali o depressivi maggiori.
Episodio maniacale
Criterio A Un periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espanso o irritabile e di aumento anomalo e persistente dell'attività o dell'energia, della durata di almeno 1 settimana e presente per la maggior parte del giorno quasi tutti i giorni (o di qualsiasi durata, se é necessaria l'ospedalizzazione).
Criterio B Durante il periodo di alterazione dell'umore e di aumento di energia e attività, 3 (o più) dei seguenti sintomi (4 se l'umore é solo irritabile) sono presenti a un livello significativo e rappresentano un cambiamento evidente rispetto al comportamento abituale: 1. Autostima ipertrofica o grandiosità; 2. Diminuito bisogno di sonno (per es. Sentirsi riposati dopo solo 3 ore di sonno); 3. Maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare; 4. Fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente; 5. Distraibilità (cioè attenzione troppo facilmente deviata da stimoli esterni non importanti o non pertinenti) riferita o osservata; 6. Aumento dell'attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale) o agitazione psicomotoria (cioè attività immotivata non finalizzata); 7. Eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (per es. Acquisti incontrollati, comportamenti sessuali sconvenienti o investimenti finanziari avventati).
Criterio C L'alterazione dell'umore é sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento sociale o lavorativo o da richiedere l'ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
Criterio D L'episodio non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco, un altro trattamento) o un'altra condizione medica.
Un episodio maniacale completo che emerge durante un trattamento antidepressivo (cioè farmaci, terapia elettroconvulsiva), ma che persiste a un livello sindromico completo che va oltre l'effetto fisiologico del trattamento, costituisce un'evidenza sufficiente per un episodio maniacale e quindi per una diagnosi di disturbo bipolare I.
I criteri A-D costituiscono un episodio maniacale. Per una diagnosi di disturbo bipolare I é richiesto almeno un episodio maniacale nel corso della vita.
Episodio ipomaniacale
Criterio A Un periodo definito di umore anormalmente e persistentemente elevato, espanso o irritabile e di aumento anomalo e persistente dell'attività o dell'energia, della durata di almeno 4 giorni consecutivi e presente per la maggior parte del giorno quasi tutti i giorni.
Criterio B Durante il periodo di alterazione dell'umore e di aumento di energia e attività, 3 (o più) dei seguenti sintomi (4 se l'umore é solo irritabile) sono stati presenti, rappresentano un cambiamento evidente rispetto al comportamento abituale e si manifestano a livello significativo: 1. Autostima ipertrofica o grandiosità; 2. Diminuito bisogno di sonno (per es. Sentirsi riposati dopo solo 3 ore di sonno); 3. Maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare; 4. Fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente; 5. Distraibilità (cioè attenzione troppo facilmente deviata da stimoli esterni non importanti o non pertinenti) come riferita o osservata; 6. Aumento dell'attività finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale) o agitazione psicomotoria; 7. Eccessivo coinvolgimento in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (per es. Acquisti incontrollati, comportamenti sessuali sconvenienti o investimenti finanziari avventati).
Criterio C L'episodio é associato a un evidente cambiamento nel funzionamento che non é caratteristico dell'individuo quando é asintomatico.
Criterio D L'alterazione dell'umore e il cambiamento nel funzionamento sono osservabili dagli altri. 
Criterio E L'alterazione dell'umore non é sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento sociale o lavorativo o da richiedere l'ospedalizzazione. Se sono presenti manifestazioni psicotiche, l'episodio è per definizione maniacale.
Criterio F l'episodio non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Sostanza di abuso, un farmaco, un altro trattamento) o un'altra condizione medica.
Un episodio ipomaniacale completo che emerge durante un trattamento antidepressivo (cioè farmaci, terapia elettroconvulsiva), ma che persiste a un livello sindromico completo che va oltre l'effetto fisiologico del trattamento, costituisce un'evidenza sufficiente per un episodio maniacale e quindi per una diagnosi di episodio ipomaniacale. Tuttavia é indicata cautela in modo che uno o due sintomi (in particolare un aumento di irritabilità, nervosismo o agitazione a seguito di uso di antidepressivi) non vengano considerati come sufficienti per una diagnosi di episodio ipomaniacale, né necessariamente indicativi di una distesi bipolare. 
I criteri A-F costituiscono un episodio ipomaniacale. Episodi ipomaniacali sono comuni nel disturbo bipolare I ma non sono richiesti per la diagnosi di disturbo bipolare I.
Episodio depressivo maggiore
Criterio A 5 o più dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi é 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere.
Non comprendere sintomi chiaramente attribuibili a un'altra condizione medica
1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riportato dall'individuo (per es. Si sente triste, vuoto, disperato) o come osservato dagli altri (per es. Appare lamentoso). Nei bambini e negli adolescenti l'umore può essere irritabile.
2. Marcata diminuizione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (come indicato dal resoconto soggettivo o dall'osservazione).
3. Significativa perdita di peso, non dovuto a dieta o aumento di peso (per es. Un cambiamento superiore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure diminuizione o aumento dell'appetito quasi tutti i giorni. Nei bambini considerare l'incapacità di raggiungere i normali livelli ponderali.
4. Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.
5. Agitazione o rallentamento psicomotori quasi tutti i giorni (osservabile dagli altri; non semplicemente sentimenti soggettivi di essere irrequieto o rallentato).
6. Faticabilità o mancanza di energia quasi tutti i giorni.
7. Sentimenti di autovalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono essere deliranti), quasi tutti i giorni (non semplicemente autoaccusa o sentimenti di colpa per il fatto di essere ammalato).
8. Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi tutti i giorni (come impressione soggettiva o osservata da altri).
9. Pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire) ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico o un tentativo di suicidio o un piano specifico per commettere suicidio.
Criterio B I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Criterio C L'episodio non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza o un'altra condizione medica.
I criteri A-C costituiscono un episodio depressivo maggiore. Gli episodi depressivi maggiori sono comuni nel disturbo bipolare I ma non sono richiesti per una diagnosi di disturbo bipolare I.
Risposte a una perdita significativa (per es. Lutto, tracollo finanziario, perdite derivanti da un disastro naturale, una grave patologia medica o disabilità) possono comprendere sentimenti di intensa tristezza, ruminazione sulla perdita, insonnia, scarso appetito e perdita di peso, annotati nel Criterio A che possono assomigliare a un episodio depressivo. Nonostante tali sintomi possano essere comprensibili oppure considerati appropriati alla perdita, la presenza di un episodio depressivo maggiore in aggiunta alla normale risposta alla perdita significativa dovrebbe essere considerata attentamente. Questa decisione richiede inevitabilmente una valutazione clinica basata sulla storia dell'individuo e sulle norme culturali per l'espressione del disagio nel contesto della perdita.

1 Disturbo bipolare I
Criterio A sono stati soddisfatti i criteri per almeno un episodio maniacale (Criteri A-D sotto 'Episodio maniacale')
Criterio B il verificarsi dell'episodio (o di episodi) maniacale e depressivo maggiore non é meglio spiegato da un disturbo schizoaffettivo, da schizofrenia, da un disturbo schizofreniforme, da un disturbo delirante o da un disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici con altra specificazione o senza specificazione.

Specificatori
Con ansia, con caratteristiche miste, con cicli rapidi, con caratteristiche melanconiche, con caratteristiche atipiche, con caratteristiche psicotiche congruenti all'umore, con caratteristiche psicotiche non congruenti all'umore, con catatonia, con esordio nel peripartum, con andamento stagionale

2 Disturbo bipolare II
Episodio ipomaniacale
Episodio depressivo
Criterio A Sono soddisfatti i criteri per almeno un episodio ipomaniacale (Criteri A-F sotto 'Episodio ipomaniacale') e per almeno un episodio depressivo maggiore (Criteri A-C sotto 'Episodio depressivo maggiore)
Criterio B non vi é mai stato un episodio maniacale.
Criterio C il verificarsi dell'episodio/i ipomaniacale e dell' episodio/i depressivo maggiore non é meglio spiegato da un disturbo schizoaffettivo, da schizofrenia, da un disturbo schizofreniforme, da un disturbo delirante, o da un disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici con altra specificazione e senza specificazione.
Criterio D I sintomi della depressione oppure l'imprevedibilità causati dalla frequente alternanza tra periodi di depressione e di ipomania causano un disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti.
Specificatori
Con ansia, con caratteristiche miste, con cicli rapidi, con caratteristiche psicotiche congruenti all'umore, con caratteristiche psicotiche non congruenti all'umore, con catatonia, con esordio nel peripartum, con andamento stagionale

3 Disturbo ciclotimico
Criterio A Per almeno 2 anni (almeno 1 anno nei bambini e negli adolescenti) ci sono stati numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per un episodio ipomaniacale e numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un episodio depressivo maggiore. 
Criterio B Durante questo periodo di 2 anni ( 1 anno nei bambini e negli adolescenti) i periodi ipomaniacali e depressivi sono stati presenti per almeno metà del tempo e l'individuo non é stato senza sintomi per più di 2 mesi. 
Criterio C Non sono mai stati soddisfatti i criteri per un episodio depressivo maggiore, maniacale o ipomaniacale. 
Criterio D I sintomi del Criterio A non sono meglio spiegati da disturbo schizoaffettivo, schizofrenia, disturbo schizofreniforme, disturbo delirante o disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici con altra specificazione o senza specificazione. 
Criterio E I sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco) o un'altra condizione medica (per es. Ipertiroidismo). 
Criterio F I sintomi causano un disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Specificatori Con ansia 

4 Disturbo bipolare e disturbi correlati indotto da sostanze/farmaci

5 Disturbo bipolare e disturbi correlati dovuto a un'altra condizione medica

6 Disturbo bipolare e disturbi correlati con altra specificazione
-Episodi ipomaniacali di breve durata (2-3 giorni) e episodi depressivi maggiori
-Episodi ipomaniacali con sintomi insufficienti e episodi depressivi maggiori
-Episodio ipomaniacale senza precedente episodio depressivo 
-Ciclotimia di breve durata (almeno 24 mesi) 

7 Disturbo bipolare e disturbi correlati senza specificazione

Disturbi depressivi

1 Disturbo da disregolazione dell'umore dirompente 
2 Disturbo depressivo maggiore 
3 Disturbo depressivo persistente (distimia) 
4 Disturbo disforico premestruale 
5 Disturbo depressivo indotto da sostanze o farmaci
6 Disturbo depressivo dovuto a un'altra condizione medica
7 Disturbo depressivo con altra specificazione
8 Disturbo depressivo senza specificazione
* Specificatori per i disturbi depressivi

1 Disturbo da disregolazione dell'umore dirompente 
Criterio A Gravi e ricorrenti scoppi di collera manifestati verbalmente (per es. Rabbia verbale) e/o in modo comportamentale (per es. Aggressione fisica a persone o proprietà) che sono grossolanamente sproporzionati nell'intensità o nella durata alla situazione o alla provocazione. 
Criterio B Gli scoppi di collera non sono coerenti con lo stadio di sviluppo. 
Criterio C Gli scoppi di collera si verificano in media tre o più volte alla settimana. 
Criterio D L'umore tra uno scoppio di collera e l'altro è persistentemente irritabile o arrabbiato per la maggior parte della giornata, quasi tutti i giorni, ed é osservabile da parte di altri (per es. Genitori, insegnanti, coetanei). 
Criterio E I criteri A-D sono stati presenti per 12 mesi o più. Durante tale periodo, l'individuo non ha avuto un periodo della durata di 3 o più mesi consecutivi senza tutti i sintomi dei Criteri A-D. 
Criterio F I Criteri A-D sono presenti in almeno due di tre contesti (cioè a casa, a scuola, con i coetanei) e sono Gravis in almeno uno di questi. 
Criterio G La diagnosi non dovrebbe essere posta per la prima volta prima dei 6 anni di età oppure dopo i 18 anni di età. 
Criterio H Dall'anamnesi o dall'osservazione, l'età di esordio dei Criteri A-E è prima dei 10 anni. 
Criterio I Non vi é mai stato un periodo distinto della durata di più di 1 giorno durante il quale sono stati soddisfatti i criteri sintomatologia completi, a eccezione della durata, per un episodio maniacale o ipomaniacale. Nota: l'elevazione dell'umore appropriata allo stadio di sviluppo come quella che si verifica nel contesto di un evento altamente positivo o della sua anticipazione non dovrebbe essere considerato come un sintomo di mania o ipomania. 
Criterio J I comportamenti non si verificano esclusivamente durante un episodio di un disturbo depressivo maggiore e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es. Disturbo dello spettro dell'autismo, disturbo da stress post traumatico, disturbo d'ansia di separazione, disturbo depressivo persistente [distimia]). Nota: Questa diagnosi non può coesistere con il disturbo oppositivo provocatorio, il disturbo esplosivo intermittente o il disturbo bipolare, anche se può coesistere con altri disturbi tra cui il disturbo depressivo maggiore, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbo della condotta e disturbi da uso di sostanze. Gli individui i cui sintomi soddisfano i criteri sia per il disturbo da disregolazione dell'umore dirompente sia per il disturbo oppositivo provocatorio dovrebbero ricevere solo la diagnosi di disturbo da disregolazione dell'umore dirompente. Se un individuo ha avuto in precedenza un episodio maniacale o ipomaniacale, la diagnosi di disturbo da disregolazione dell'umore dirompente non dovrebbe essere assegnata. 
Criterio K I sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o di un'altra condizione medica o neurologica.

2 Disturbo depressivo maggiore 
Criterio A 5 o più dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi é 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere.
Non comprendere sintomi chiaramente attribuibili a un'altra condizione medica
1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riportato dall'individuo (per es. Si sente triste, vuoto, disperato) o come osservato dagli altri (per es. Appare lamentoso). Nei bambini e negli adolescenti l'umore può essere irritabile.
2. Marcata diminuizione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (come indicato dal resoconto soggettivo o dall'osservazione).
3. Significativa perdita di peso, non dovuto a dieta o aumento di peso (per es. Un cambiamento superiore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure diminuizione o aumento dell'appetito quasi tutti i giorni. Nei bambini considerare l'incapacità di raggiungere i normali livelli ponderali.
4. Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.
5. Agitazione o rallentamento psicomotori quasi tutti i giorni (osservabile dagli altri; non semplicemente sentimenti soggettivi di essere irrequieto o rallentato).
6. Faticabilità o mancanza di energia quasi tutti i giorni.
7. Sentimenti di autovalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono essere deliranti), quasi tutti i giorni (non semplicemente autoaccusa o sentimenti di colpa per il fatto di essere ammalato).
8. Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi tutti i giorni (come impressione soggettiva o osservata da altri).
9. Pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire) ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico o un tentativo di suicidio o un piano specifico per commettere suicidio.
Criterio B I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Criterio C L'episodio non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza o un'altra condizione medica.
I criteri A-C costituiscono un episodio depressivo maggiore. Gli episodi depressivi maggiori sono comuni nel disturbo bipolare I ma non sono richiesti per una diagnosi di disturbo bipolare I.
Risposte a una perdita significativa (per es. Lutto, tracollo finanziario, perdite derivanti da un disastro naturale, una grave patologia medica o disabilità) possono comprendere sentimenti di intensa tristezza, ruminazione sulla perdita, insonnia, scarso appetito e perdita di peso, annotati nel Criterio A che possono assomigliare a un episodio depressivo. Nonostante tali sintomi possano essere comprensibili oppure considerati appropriati alla perdita, la presenza di un episodio depressivo maggiore in aggiunta alla normale risposta alla perdita significativa dovrebbe essere considerata attentamente. Questa decisione richiede inevitabilmente una valutazione clinica basata sulla storia dell'individuo e sulle norme culturali per l'espressione del disagio nel contesto della perdita.
Criterio D Il verificarsi dell'episodio depressivo maggiore non é meglio spiegato dal disturbo schizoaffettivo, dalla schizofrenia, dal disturbo schizofreniforme, dal disturbo delirante, o dal disturbo dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici con altra specificazione e senza specificazione. 
Criterio E Non vi é stato un episodio maniacale o ipomaniacale. NOTA Tale esclusione non si applica se tutti gli episodi di il maniacali o simil ipomaniacali sono indotti da sostanze o sono attribuibili agli effetti fisiologici di un'altra condizione medica. *vedi distinzione tra lutto e episodio depressivo maggiore 
Con ansia, con caratteristiche miste, con caratteristiche melanconiche, con caratteristiche atipiche, con caratteristiche psicotiche congruenti all'umore, con caratteristiche psicotiche non congruenti all'umore, con catatonia, con esordio nel peripartum, con andamento stagionale 

3 Disturbo depressivo persistente (distimia) 

Questo disturbo rappresenta l'unione del disturbo depressivo maggiore cronico e del disturbo distimico definiti dal DSMIV 

Criterio A Umore depresso per la maggior parte del giorno per la maggioranza dei giorni come riferito dall'individuo o osservato da altri per almeno 2 anni. NOTA Nei bambini 3 adolescenti l'umore può essere irritabile e la durata deve essere almeno 1 anno. 

Criterio B Presenza quando depresso di 2 o più dei seguenti sintomi: 1. Scarso appetito o iperfagia; 2. Insonnia o ipersonnia; 3. Scarsa energia o astenia; 4. Bassa autostima; 5. Difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni; 6. Sentimenti di disperazione. 

Criterio C Durante i 2 anni di malattia (1 anno nei bambini e adolescenti) l'individuo non é mai stato privo di sintomi di cui ai Criteri A e B per più di 2 mesi alla volta. 

Criterio D I criteri per un disturbo depressivo maggiore possono essere continuamente presenti per 2 anni. 

Criterio E Non é mai stato presente un episodio maniacale o ipomaniacale ne sono mai stati soddisfatti i criteri per un disturbo ciclotimico. 

Criterio F il disturbo non é meglio spiegato da un disturbo schizoaffettivo persistente, dalla schizofrenia, dal disturbo delirante, o da un disturbo dello spettro della schizofrenia con altra specificazione o senza specificazione o altro disturbo psicotico. 

Criterio G I sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Droga di abuso o farmaco) o un'altra condizione medica (per es. Ipotiroidismo). 

Criterio H I sintomi causano un disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Nota Poiché i criteri per un episodio depressivo maggiore includono 4 sintomi che non sono presenti nella lista dei sintomi per il disturbo depressivo persistente (distimia), un numero molto limitato di individui avrà sintomi depressivi che si sono protratti per più di 2 anni ma non soddisfano i criteri per il disturbo depressivo persistente. Se i criteri per un episodio depressivo maggiore vengono soddisfatti durante l'attuale episodio di malattia dovrebbe essere posta la diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Altrimenti, é giustificata la diagnosi di disturbo depressivo con altra specificazione oppure di disturbo depressivo senza specificazione. 

Con ansia, con caratteristiche miste, con caratteristiche melanconiche, con caratteristiche atipiche, con caratteristiche psicotiche congruenti all'umore, con caratteristiche psicotiche non congruenti all'umore, con esordio nel peripartum

Con sindrome distimica pura, con episodio depressivo maggiore persistente, con episodi depressivi maggiori intermittenti con episodio attuale/senza episodio attuale 

4 Disturbo disforico premestruale 

Criterio A Nella maggior parte dei cicli mestruali almeno 5 sintomi devono essere presenti nella settimana precedente le mestruazioni iniziare a migliorare entro pochi giorni dall'insorgenza delle mestruazioni e ridursi al minimo o scomparire nella settimana successiva alle mestruazioni. 

Criterio B Uno o più dei seguenti sintomi deve essere presente: 1. Marcata labilità affettiva (per es. Sbalzi di umore, sentirsi improvvisamente tristi o tendenti al pianto, oppure aumentata sensibilità al rifiuto); 2. Marcata irritabilità o rabbia oppure aumento dei conflitti interpersonali; 3. Umore marcatamente depresso, sentimenti di disperazione o pensieri autocritici; 4. Ansia marcata tensione e/o sentirsi con i nervi a fior di pelle.

Criterio C Uno o più dei seguenti sintomi deve essere presente in aggiunta per il raggiungimento del totale di 5 sintomi quando combinati con i sintomi del Criterio B: 1. Diminuito interesse nelle attività abituali (per es. Lavoro, scuola, amici, hobby); 2. Difficoltà soggettiva di concentrazione; 3. Letargia, facile faticabilità o marcata mancanza di energia; 4. Marcata modificazione dell'appetito sovralimentazione o forte desiderio di cibi specifici; 5. Ipersonnia o insonnia; 6. Senso di sopraffazione o di essere fuori controllo; 7. Sintomi fisici come indolenzimento o tensione del seno dolore articolare o muscolare sensazione di 'gonfiore' o aumento di peso. Nota i sintomi A-C devono essere stati soddisfatti per la maggior parte dei cicli mestruali che si sono verificati nell'anno precedente. 

Criterio D I sintomi sono associati a disagio clinicamente significativo o a interferenza con il lavoro la scuola le consuete attività sociali oppure nelle relazioni con gli altri (per es. Evitamento di attività sociali diminuzione della produttività e dell'efficienza sul posto di lavoro a scuola a casa). 

Criterio E L'alterazione non é solamente l'esacerbazione dei sintomi di un altro disturbo come un disturbo depressivo maggiore, un disturbo da panico, il disturbo depressivo persistente (distimia) o un altro disturbo di personalità (nonostante esso possa verificarsi in concomitanza con uno qualsiasi di questi disturbi). 

Criterio F Il Criterio A dovrebbe essere confermato da valutazioni prospettiche quotidiane per almeno due cicli sintomatici (nota la diagnosi può essere posta provvisoriamente prima di tale conferma). 

Criterio G I sintomi non sono attribuibili alti effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una droga di abuso, un farmaco, un altro trattamento) o a un'altra condizione medica (per es. Ipertiroidismo). 

5 Disturbo depressivo indotto da sostanze o farmaci

Criterio A Domina il quadro clinico un'alterazione dell'umore rilevante e persistente caratterizzata da umore depresso o marcata diminuzione di interesse o piacere in tutte o quasi tutte le attività. 

Criterio B Vi é evidenza nell'anamnesi, dall'esame fisico o dai dati di laboratorio di entrambi 1) e 2): 1) I sintomi di cui al Criterio A si sono sviluppati durante o subito dopo l'intossicazione o astinenza da sostanza oppure dopo l'esposizione al farmaco 

2) La sostanza/farmaco coinvolto é in grado di produrre i sintomi di cui al Criterio A 

Criterio C Il disturbo non é meglio spiegato da un disturbo depressivo non indotto da sostanze/farmaci. Tale evidenza di un disturbo depressivo indipendente può includere quanto segue: i sintomi precedono l'inizio dell'uso della sostanza / farmaco; i sintomi persistono per un sostanziale periodo di tempo (per es., 1 mese circa) dopo la fine dell'astinenza acuta o dell'intossicazione grave, oppure vi sono altre evidenze che suggeriscono l'esistenza di disturbo depressivo indipendente non indotto da sostanze /farmaci (per es. Una storia di episodi ricorrenti non correlati a sostanze /farmaci). 

Criterio D Il disturbo non si presenta esclusivamente durante il corso di un delirium. 

Criterio E Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo e altre aree importanti. 

Nota Questa diagnosi anziché quella di intossicazione da sostanza o di astinenza da sostanze dovrebbe essere posta solo quando i sintomi di cui al Criterio A dominano il quadro clinico e sono sufficientemente gravi da richiedere attenzione clinica. 


6 Disturbo depressivo dovuto a un'altra condizione medica

Criterio A Domina il quadro clinico un periodo rilevante e persistente di umore depresso o marcata diminuzione di interesse e piacere in tutte o quasi tutte le attività. 

Criterio B È evidente da anamnesi esame fisico o dati di laboratorio che il disturbo è la conseguenza fisiopatologica diretta di un'altra condizione medica. 

Criterio C Il disturbo non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale (per es. Disturbo dell'adattamento con umore depresso in cui il fattore stressante é rappresentato da una grave condizione medica). 

Criterio D L'alterazione non si verifica esclusivamente durante il decorso di un delirium. 

Criterio E L'alterazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Con caratteristiche depressive 

Con episodio simil depressivo 

Con caratteristiche miste 

7 Disturbo depressivo con altra specificazione

1. Depressione breve ricorrente: concomitante presenza di umore depresso e di almeno 4 sintomi di depressione per 2-13 gg almeno una volta al mese (non associati al ciclo mestruale) per almeno 12 mesi consecutivi in un individuo la cui manifestazione non ha mai soddisfatto i criteri per un qualsiasi disturbo depressivo o bipolare e attualmente non soddisfa i criteri attivi e residui per qualsiasi disturbo psicotico. 

2. Episodio depressivo di breve durata (4-13gg): umore depresso e almeno 4 degli altri 8 sintomi di un episodio depressivo maggiore associati a disagio clinicamente significativo o compromissione che persiste per più di 4 giorni ma meno di 14 giorni in un individuo la cui manifestazione non ha mai soddisfatto i criteri per qualsiasi altro disturbo depressivo o bipolare, attualmente non soddisfa i criteri attivi o residui per un qualsiasi disturbo psicotico e non soddisfa i criteri per la depressione breve ricorrente. 

3. Episodio depressivo con sintomatologia insufficiente: umore depresso e almeno 1 degli 8 sintomi di un episodio depressivo associati a disagio clinicamente significativo o compromissione che persiste per almeno 2 settimane in un individuo la cui manifestazione non ha mai soddisfatto i criteri per un qualsiasi altro disturbo depressivo o bipolare attualmente non soddisfa i criteri attivi o residui per un qualsiasi disturbo psicotico e non soddisfa i criteri per sintomi misti di ansia e di disturbo depressivo. 

8 Disturbo depressivo senza specificazione

* Specificatori per i disturbi depressivi

Con ansia: L'ansia é definita come la presenza di almeno due dei seguenti sintomi nella maggior parte dei giorni di un episodio depressivo maggiore o di un disturbo depressivo persistente (distimia): 1. Sentirsi nervosi o tesi; 2. Sentirsi insolitamente inquieti; 3. Difficoltà di concentrazione a causa della preoccupazione; 4. Paura che possa accadere qualcosa di terribile; 5. Sentire che l'individuo può perdere il controllo di se stesso. Gravità lieve: 2 sintomi; moderata: 3 sintomi; moderata-grave: 4 o 5 sintomi; Grave: 4 o 5 sintomi e con agitazione motoria. Nota:l'ansia é stata osservata essere una caratteristica predominante sia del disturbo bipolare che del disturbo depressivo maggiore sia in contesti di medicina generale sia in contesti specializzati di salute mentale. Alti livelli di ansia sono stati associati a più elevato rischio di suicidio, maggiore durata della malattia e maggiore probabilità di non risposta al trattamento. Di conseguenza, dal punto di vista clinico è utile specificare la presenza e i livelli di gravità dell'ansia per la pianificazione del trattamento e il monitoraggio della risposta al trattamento. 

Con caratteristiche miste: Criterio A Almeno 3 dei seguenti sintomi maniacali/ipomaniacali sono presenti nella maggior parte dei giorni di un episodio depressivo maggiore: 1.Umore elevato espanso; 2. Autostima ipertrofica o grandiosità; 3. Maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare; 4. Fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente; 5. Aumento di energia o dell'attività finalizzata (sociale lavorativa o scolastica oppure sessuale); 6. Coinvolgimento aumentato o eccessivo in attività che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (per es. Eccessi nel comprare, comportamento sessuale sconveniente, investimenti in affari avventati); 7. Diminuito bisogno di sonno (sentirsi riposati nonostante si sia dormito meno del solito da differenziare rispetto all'insonnia). Criterio B I sintomi misti sono osservabili da altri e rappresentano un cambiamento del comportamento abituale dell'individuo. Criterio C Per individui i cui sintomi soddisfano pienamente i criteri o per la mania o per l'ipomania, la diagnosi dovrebbe essere di disturbo bipolare I o disturbo bipolare II. Criterio D I sintomi misti non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una droga di abuso, un farmaco o un altro trattamento). Nota: Le caratteristiche miste associate a un episodio depressivo maggiore sono state descritte tra i fattori di rischio significativi per lo sviluppo del disturbo bipolare I o disturbo bipolare II. Di conseguenza dal punto di vista clinico è utile notare la presenza di questo specificatore per la pianificazione del trattamento e il monitoraggio della risposta al trattamento. 

Con caratteristiche melanconiche: Criterio A uno dei seguenti sintomi è presente durante un periodo di maggior gravità dell'episodio attuale: 1) Perdita di piacere in tutte o quasi tutte le attività; 2) Perdita di reattività agli stimoli abitualmente piacevoli (non si sente meglio neppure temporaneamente quando accade qualcosa di buono). Criterio B 3 o più dei seguenti sintomi: 1. Una particolare qualità di umore depresso caratterizzaro da profondo sconforto disperazione o cupezza o dal cosiddetto 'umore vuoto' ; 2. Depressione che é regolarmente peggiore al mattino; 3. Risveglio precoce al mattino (cioè almeno 2 ore prima del risveglio abituale); 4. Marcata agitazione psicomotoria o rallentamento psicomotorio; 5. Anoressia significativa o perdita di peso; 6. Sentimento di colpa eccessivo o inappropriato. Nota:lo specificatore 'con caratteristiche melanconiche' viene applicato se queste caratteristiche sono presenti durante il periodo di maggior gravità dell'episodio. Vi é un'assenza quasi completa della capacità di provare piacere non semplicemente diminuzione. Una linea guida per valutare la mancanza di reattività dell'umore é che anche eventi altamente desiderati non sono associati a risollevamento dell'umore. L'umore non si risolleva affatto o si risolleva solo parzialmente (per es. 20-40% del normale solo per pochi minuti alla volta). La 'qualità particolare' di umore tipica dello specificatore 'con caratteristiche melanconiche' é vissuta in modo qualitativamente differente da quella vissuta durante un episodio depressivo non melanconico. Un umore depresso descritto semplicemente come più grave, di durata maggiore del solito, o presente senza una ragione, non é considerato differente nella qualità. Modificazioni psicomotorie sono quasi sempre presenti e sono osservabili da altri. Le caratteristiche melanconiche mostrano solo una modesta tendenza a ripetersi negli episodi nello stesso individuo. Sono più frequenti nei pazienti ricoverati, meno nei pazienti ambulatoriali; é più probabile che si presentino durante gli episodi depressivi maggiori lievi che più gravi; ed é più probabile che si presentino in individui con caratteristiche psicotiche. 

Con caratteristiche atipiche: questo specificatore può essere applicato quando queste caratteristiche predominano per la maggior parte dei giorni dell'attuale o del più recente episodio depressivo maggiore o del disturbo depressivo persistente. Criterio A Reattività dell'umore (cioè umore che si risolleva in risposta a eventi positivi attuali o potenziali). Criterio B 2 o più dei seguenti sintomi: 1. Significativo incremento ponderale o aumento dell'appetito; 2. Ipersonnia; 3. 'Paralisi plumbea' (cioè sensazione di pesantezza o di avere le braccia o le gambe di piombo); 4. Un pattern duraturo di ipersensibilità al rifiuto interpersonale (non limitato agli episodi di alterazione dell'umore) che determina una significativa compromissione sociale o lavorativa. Criterio C non risultano soddisfatti durante lo stesso episodio i criteri per 'con caratteristiche melanconiche' o 'con catatonia'. Nota: 'depressione atipica' ha un significato storico (cioè atipica in contrapposizione alle manifestazioni agitate più classiche 'endogene' della depressione che rappresentavano la norma quando la depressione era raramente diagnosticata in pazienti ambulatoriali e quasi mai negli adolescenti o nei giovani adulti) e oggi non connota più una manifestazione clinica non comune o insolita come potrebbe implicare il termine. La reattività dell'umore é la capacità di rallegrarsi quando si presentano eventi positivi (per es. Una visita da parte di bambini, complimenti da parte di altri). L'umore può diventare eutimico (non triste) anche per periodi di tempo prolungati se le circostanze esterne restano favorevoli. L'aumento dell'appetito può essere manifestato attraverso un evidente aumento di introito di cibo o un aumento di peso. L'ipersonnia può includere sia un periodo prolungato di sonno nelle ore notturne sia sonnellini diurni che totalizzano almeno 10 ore di sonno al giorno (o almeno 2 ore in più rispetto a quando l'individuo non é depresso). La paralisi plumbea è definita come il sentirsi pesanti, di piombo o sovraccaricati, di solito a livello delle gambe o delle braccia. Questa sensazione é generalmente presente per almeno un'ora al giorno ma spesso si protrae per molte ore per volta. Al contrario delle altre caratteristiche atipiche, l'ipersensibilità patologica al rifiuto interpersonale é un tratto che ha un esordio precoce e persiste per la maggior parte della vita adulta. La sensibilità al rifiuto di verifica sia quando la persona è depressa sia quando non lo é anche se può essere esacerbata durante i periodi depressivi.

Con caratteristiche psicotiche: sono presenti deliri e/o allucinazioni. Congruenti all'umore: il contenuto di tutti i deliri e tutte le allucinazioni è coerente con le tipiche tematiche depressive di inadeguatezza personale, colpa, malattia, morte, nichilismo, o di meritare una punizione. Non congruenti all'umore: il contenuto dei deliri e delle allucinazioni non coinvolge le tipiche tematiche depressive di inadeguatezza personale, colpa, malattia, morte, nichilismo, o di meritare una punizione, oppure il contenuto é costituito da un misto di tematiche congruenti o non congruenti all'umore. 

Con catatonia: lo specificatore della catatonia può essere applicato a un episodio di depressione se sono presenti caratteristiche catatoniche durante la maggior parte dell'episodio. Si vedano i criteri per la catatonia associati a un disturbo mentale (disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici). 

Con esordio nel peripartum: lo specificatore può essere applicato all'episodio di depressione maggiore attuale oppure se attualmente non sono soddisfatti i criteri per un episodio depressivo maggiore, al più recente se l'esordio dei sintomi dell'umore si verifica durante la gravidanza o nelle 4 settimane successive al parto. Nota: gli episodi dell'umore possono avere il loro esordio durante la gravidanza o il periodo postpartum. Tra il 3% e il 6% delle donne vivrà l'esordio di un episodio depressivo maggiore durante la gravidanza o nelle settimane o mesi successivi al parto. Il 50% degli episodi depressivi maggiori nel postpartum inizia prima del parto. Per questo sono definiti peripartum. Queste donne spesso presentano anche grave ansia e attacchi di panico. Studi prospettici hanno dimostrato che i sintomi dell'umore e dell'ansia durante la gravidanza così come il baby blues aumentano il rischio di un episodio depressivo maggiore postpartum. L'esordio di un episodio depressivo maggiore nel peripartum può presentarsi sia con caratteristiche psicotiche che senza. L'infanticidio é più spesso associato agli episodi psicotici postpartum caratterizzati da allucinazioni che ordinano di uccidere il neonato oppure da deliri di possessione demoniaca del neonato, ma si può verificare anche durante gravi episodi di alterazione dell'umore postpartum privi di deliri o di allucinazioni. Gli episodi di alterazione dell'umore (depressivo maggiore o maniacale) postpartum con caratteristiche psicotiche si verificano in parti da 1 su 500 a 1 su 1000 e possono essere più comuni tra le primipare. Il rischio di episodi postpartum con caratteristiche psicotiche è aumentato in donne con precedenti episodi di alterazione dell'umore postpartum ma é elevato anche per le donne con precedente storia di disturbo depressivo o bipolare (soprattutto bipolare I) e quelle con storia familiare di disturbo bipolare. Rischio di ricaduta per ogni successivo parto 30-50%. Gli episodi postpartum devono essere differenziati dal delirium postpartum per un livello fluttuante di coscienza e di attenzione. Il periodo postpartum è unico riguardo al grado di alterazioni neuroendocrine e adattamenti psicosociali al potenziale impatto dell'allattamento al seno sulla pianificazione del trattamento e per le implicazioni a lungo termine di una storia di disturbo dell'umore postpartum sulla successiva pianificazione familiare. 

Con andamento stagionale: questo specificatore viene applicato al disturbo depressivo maggiore ricorrente. Criterio A vi è stata una relazione temporale regolare tra l'esordio degli episodi depressivi maggiori del disturbo depressivo maggiore e un periodo particolare dell'anno (per es. Autunno o inverno). Nota:non includere i casi in cui è presente un effetto evidente di fattori psicosociali stressanti legati alle stagioni (per es. Essere regolarmente disoccupati ogni inverno). Criterio B anche le remission complete (viraggio dalla depressione maggiore alla mania o ipomania) si verificano in un caratteristico periodo dell'anno (per es. La depressione scompare in primavera). Criterio C Negli ultimi due anni di sono verificati due episodi depressivi maggiori che hanno dimostrato la relazione temporale stagionale definita sopra e durante lo stesso periodo non si sono verificati episodi depressivi maggiori non stagionali. Criterio D gli episodi depressivi maggiori stagionali come descritto superano numericamente in modo sostanziale gli episodi depressivi maggiori non stagionali che possono essere verificati durante l'arco di vita dell'individuo. 

Disturbi d'ansia


1 Disturbo d'ansia di separazione 

2 Mutismo selettivo 

3 Fobia specifica 

4 Disturbo d'ansia sociale (fobia sociale) 

5 Disturbo di panico 

Specificatore dell'attacco di panico 

6 Agorafobia

7 Disturbo d'ansia generalizzata 

8 Disturbo d'ansia indotto da sostanze/farmaci 

9 Disturbo d'ansia dovuto a un'altra condizione medica 

10 Disturbo d'ansia con altra specificazione

11 Disturbo d'ansia senza specificazione


1 Disturbo d'ansia di separazione 

Criterio A Paura o ansia eccessiva e inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo che riguarda la separazione da coloro a cui l'individuo è attaccato come evidenziato da 3 o più dei seguenti criteri: 1. Ricorrente e eccessivo disagio quando si prevede o si sperimenta la separazione da casa o dalle principali figure di attaccamento; 2. Persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo la perdita delle figure di attaccamento o alla possibilità che accada loro qualcosa di dannoso come malattie ferite catastrofi o morte;  3. Persistente e eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento imprevisto comporti separazione dalla principale figura di attaccamento (per es. Perdersi, essere rapito, avere un incidente, ammalarsi); 4. Persistente riluttanza o rifiuto di uscire di casa per andare a scuola al lavoro o altrove per paura della separazione; 5. Persistente ed eccessiva paura di o riluttanza a stare da soli o senza le principali figure di attaccamento a casa o in altri ambienti; 6. Persistente riluttanza o rifiuto di dormire fuori casa o di andare a dormire senza avere vicino una delle principali figure di attaccamento; 7. Ripetuti incubi che implicano il tema della separazione; 8. Ripetute lamentele di sintomi fisici (per es. Mal di testa, dolori di stomaco, nausea vomito) quando si verifica o si prevede la separazione dalle principali figure di attaccamento. 

Criterio B La paura ansia o evitamento sono persistenti con una durata almeno di 4 settimane nei bambini e negli adolescenti e tipicamente 6 mesi o più negli adulti. 

Criterio C Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D Il disturbo non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale come il rifiuto di uscire di casa a causa di un'eccessiva resistenza al cambiamento nel disturbo dello spettro dell'autismo; deliri e allucinazioni riguardanti la separazione nei disturbi psicotici; il rifiuto di uscire in assenza di un accompagnatore fidato nell'agorafobia; preoccupazioni riguardanti la malattia o altri danni che possono capitare a persone significative nel disturbo ansia generalizzata oppure preoccupazioni relative all'avere una malattia nel disturbo di ansia di malattia. 


2 Mutismo selettivo 

Criterio A Costante incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche in cui ci si aspetta che si parli (per es. A scuola) nonostante sia in grado di parlare in altre situazioni. 

Criterio B la condizione interferisce con i risultati scolastici o lavorativi o con la comunicazione. 

Criterio C La durata della condizione é di almeno 1 mese (non limitato al primo mese di scuola). 

Criterio D L'incapacità di parlare non é dovuta al fatto che non si conosce o non si é a proprio agio con il tipo di linguaggio richiesto dalla situazione sociale. 

Criterio E la condizione non é meglio spiegata da un disturbo della comunicazione (per es. Disturbo della fluenza con esordio nell'infanzia) e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di disturbi dello spettro dell'autismo, schizofrenia o altri disturbi psicotici. 


3 Fobia specifica

Criterio A Paura o ansia marcate verso un oggetto o situazione specifici (per es. Volare, altezze, animali, ricevere un'infezione, vedere il sangue) Nota: Nei bambini la paura o l'ansia possono essere espresse da pianto, scoppi di collera immobilizzazione (freezing) o aggrappamento (clinging). 

Criterio B La situazione e l'oggetto fobici provocano quasi sempre immediata paura o ansia. 

Criterio C La situazione e l'oggetto fobici vengono attivamente evitati, oppure sopportati con paura e ansia intense. 

Criterio D La paura o l'ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo rappresentato dall'oggetto o dalla situazione specifici e al contesto socioculturale. 

Criterio E La paura l'ansia o l'evitamento sono persistenti e durano tipicamente per 6 mesi o più. 

Criterio F La paura l'ansia o l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio G Il disturbo non é meglio spiegato da sintomi di un altro disturbo mentale, tra cui la paura l'ansia e l'evitamento di situazioni associate a sintomi simili al panico o ad altri sintomi invalidanti (come nell'agorafobia); oggetti o situazioni legate a ossessioni (come nel disturbo ossessivo-compulsivo) ricordi di eventi traumatici (come nel disturbo da stress  post-traumatico); separazione da casa o dalle figure di attaccamento (come nel disturbo d'ansia di separazione); o situazioni sociali (come nel disturbo d'ansia sociale). 

Specificare stimolo fobico: animale (ragni, insetti, cani), ambiente naturale (altezze, temporali, acqua), sangue iniezioni ferite, situazionale (aerei, ascensori, luoghi chiusi), altro (per es. Paura di situazioni che possono portare a soffocare o vomitare, nei bambini paura dei rumori forti o dei personaggi in maschera). 


4 Disturbo d'ansia sociale (fobia sociale) 

Criterio A Paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali l'individuo è esposto al possibile esame degli altri. Gli esempi comprendono interazioni sociali (per es. Avere una conversazione, incontrare persone sconosciute) essere osservati (per es. Mentre si mangia o si beve) ed eseguire una prestazione di fronte agli altri (per es. Fare un discorso) Nota: Nei bambini l'ansia deve manifestarsi in contesti in cui vi sono coetanei e non solo nell'interazione con gli adulti. 

Criterio B L'individuo teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi di ansia che saranno valutati negativamente (cioè saranno umilianti o imbarazzanti; porteranno al rifiuto o risulteranno offensivi per altri).

Criterio C Le situazioni sociali temute provocano quasi invariabilmente paura o ansia Nota:nei bambini la paura o l'ansia possono essere espresse piangendo con scoppi di collera o con l' immobilizzazione (freezing), aggrappamento (clinging), ritiro (shrinking) oppure non riuscendo a parlare durante le interazioni sociali. 

Criterio D Le situazioni sociali temute sono evitate oppure sopportate con paura e ansia intense. 

Criterio E La paura e l'ansia sono sproporzionate rispetto alla reale minaccia posta dalla situazione sociale e al contesto socioculturale. 

Criterio F La paura l'ansia o l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio H La paura l'ansia o l'evitamento non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una droga un farmaco) o a un'altra condizione medica. 

Criterio I La paura l'ansia o l'evitamento non sono meglio spiegati dai sintomi di un altro disturbo mentale, come disturbo di panico, disturbo di dismorfismo corporeo o disturbo dello spettro dell'autismo. 

Criterio J se é presente un'altra condizione medica (per es. Malattia di Parkinson, obesità, deturpazione da ustione o ferita) la paura l'ansia o levitamento sono chiaramente non correlati oppure eccessivi. 

Specificare se: legata solo alla performance quando é limitata a parlare o esibirsi in pubblico. 


5 Disturbo di panico

Criterio A Ricorrenti attacchi di panico inaspettati. Un attacco di panico consiste nella comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco di pochi minuti periodo durante il quale si verificano 4 o più dei seguenti sintomi: - Nota: la comparsa improvvisa può verificarsi a partire da uno stato di quiete oppure da uno stato ansioso. - 1. Palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia; 2. Sudorazione; 3. Tremori fini o a grandi scosse; 4. Dispnea o sensazione di soffocamento; 5. Senzazione di asfissia; 6. Dolore o fastidio al petto; 7. Nausea o disturbi addominali; 8. Sensazioni di vertigine, di instabilità, di 'testa leggera' o di svenimento; 9. Brividi o vampate di calore; 10. Parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio); 11. Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi); 12. Paura di perdere il controllo o di 'impazzire'; 13. Paura di morire. Nota: possono essere osservati sintomi specifici per cultura (per es. Tinnito, dolore al collo, cefalea, urla o pianto incontrollato) tali sintomi non dovrebbero essere considerati come uno dei 4 sintomi richiesti. 

Criterio B Almeno 1 degli attacchi è stato seguito da un mese o più di 1 o entrambi i seguenti sintomi: 1. Preoccupazione persistente per l'insorgere di altri attacchi o per le loro conseguenze (per es. Perdere il controllo, avere un attacco cardiaco, 'impazzire'); 2. Significativa alterazione disadattiva del comportamento correlata agli attacchi (per es. Comportamenti pianificati al fine di evitare di avere attacchi di panico, come l'evitamento dell'esercizio fisico o di situazioni non familiari). 

Criterio C L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Droga o farmaco o di un'altra condizione medica (per es. Ipertiroidismo, disturbi cardiopolmonari). 

Criterio D Gli attacchi di panico non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es. Gli attacchi di panico non si verificano solo in risposta a una situazione sociale temuta come nel disturbo d'ansia sociale, in risposta a un oggetto o a una situazione fobica circoscritti come nella fobia specifica, in risposta a ossessioni come nel disturbo ossessivo-compulsivo, in risposta al ricordo di un evento traumatico come nel disturbo da stress post traumatico, oppure in risposta alla separazione dalle figure di attaccamento come nel dieturbo d'ansia di sepazione). 

Specificatore dell'attacco di panico 

Nota: vengono presentati i sintomi al fine di identificare un attacco di panico tuttavia l'attacco di panico non é un disturbo mentale e non può essere codificato. Gli attacchi di panico possono verificarsi nel contesto di qualsiasi disturbo di ansia così come all'interno di altri disturbi mentali (per es. Disturbi depressivi, disturbo da stress post traumatico, disturbo da uso di sostanze) e nell'ambito di alcune condizioni mediche (per es. Cardiache, respiratorie, vestibolari, gastrointestinali). Quando viene identificata la presenza di un attacco di panico esso dovrebbe essere rilevato come uno specificatore (per es. 'disturbo da stress post-traumatico con attacchi di panico'). Per quanto riguarda il disturbo di panico, la presenza di attacchi di panico è contenuta all'interno dei criteri per il disturbo e l'attacco di panico non viene utilizzato come specificatore. 

Una comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge un picco in pochi minuti periodo durante il quale si verificano 4 o più dei seguenti sintomi:

Nota: la comparsa improvvisa può verificarsi a partire da uno stato di quiete oppure da uno stato ansioso

1. Palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia; 2. Sudorazione; 3. Tremori fini o a grandi scosse; 4. Dispnea o sensazione di soffocamento; 5. Senzazione di asfissia; 6. Dolore o fastidio al petto; 7. Nausea o disturbi addominali; 8. Sensazioni di vertigine, di instabilità, di 'testa leggera' o di svenimento; 9. Brividi o vampate di calore; 10. Parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio); 11. Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi); 12. Paura di perdere il controllo o di 'impazzire'; 13. Paura di morire.

Nota: possono essere osservati sintomi specifici per cultura (per es. Tinnito, dolore al collo, cefalea, urla o pianto incontrollato) tali sintomi non dovrebbero essere considerati come uno dei 4 sintomi richiesti. 

6 Agorafobia

Criterio A Paura o ansia marcate relative a 2 o più delle seguenti 5 situazioni: 1. Utilizzo dei trasporti pubblici (per es. Automobili, bus, treni, navi, aerei); 2. Trovarsi in spazi aperti (per es. Parcheggi, mercati, ponti); 3. Trovarsi in spazi chiusi (per es. Negozi, teatri, cinema); 4. Stare in fila oppure tra la folla; 5. Essere fuori casa da soli

Criterio B L'individuo teme o evita queste situazioni a causa di pensieri legati al fatto che potrebbe essere difficile fuggire oppure che potrebbe non essere disponibile soccorso nell'eventualità che si sviluppino sintomi simili al panico o altri sintomi invalidanti o imbarazzanti (per es. Negli anziani paura di cadere, paura dell'incontinenza). 

Criterio C La situazione agorafobica provoca sempre quasi paura o ansia. 

Criterio D Le situazioni agorafobiche vengono attivamente evitate o richiedono la presenza di un accompagnatore o vengono sopportate con paura o ansia intense. 

Criterio E La paura e l'ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo posto dalla situazione agorafobica e al contesto socioculturale. 

Criterio F La paura l'ansia e l'evitamento sono persistenti e durano tipicamente 6 mesi o più. 

Criterio G La paura l'ansia e l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio H Se è presente un'altra condizione medica (per es. Sindrome dell'intestino irritabile, malattia di Parkinson) la paura l'ansia o l'evitamento sono chiaramente eccessivi. 

Criterio I La paura l'ansia e l'evitamento non sono meglio spiegati dai sintomi di un altro disturbo mentale: per esempio i sintomi non sono limitati alla fobia specifica tipo situazionale; non coinvolgono solamente situazioni sociali (come nel disturbo d'ansia sociale); e non sono legati esclusivamente a ossessioni (come nel disturbo ossessivo-compulsivo) a difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto fisico (come nel disturbo di dismorfismo corporeo) a ricordi di eventi traumatici (come nel disturbo da stress post-traumatico) oppure a timore della separazione (come nel disturbo d'ansia di separazione). Nota: l'agorafobia è diagnosticata indipendentemente dalla presenza di disturbo di panico. Se la presentazione di un individuo soddisfa i criteri per il disturbo di panico e per l'agorafobia dovrebbero essere poste entrambe le diagnosi. 

7 Disturbo d'ansia generalizzata 

Criterio A Ansia e preoccupazione (attesa apprensiva) eccessive che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi relative a una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche). 

Criterio B L'individuo ha difficoltà nel controllare la preoccupazione. 

Criterio C l'ansia e la preoccupazione sono associate a 3 o più dei 6 seguenti sintomi (con almeno alcuni sintomi presenti per la maggior parte dei giorni negli ultimi 6 mesi): Nota: Nei bambini è richiesto solo un item. 1. Irrequietezza, o sentirsi tesi con i 'nervi a fior di pelle'; 2. Facile affaticamento; 3. Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria; 4. Irritabilità; 5. Tensione muscolare; 6. Alterazioni del sonno (difficoltà a addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e insoddisfacente). 

Criterio D L'ansia la preoccupazione e i sintomi fisici causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio E La condizione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es una droga o un farmaco) o di un'altra condizione medica (per es. Ipertiroidismo). 

Criterio F Il disturbo non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale (per es. L'ansia o il timore di avere attacchi di panico nel disturbo di panico la valutazione negativa nel disturbo di ansia sociale (fobia sociale) la contaminazione o altre ossessioni nel disturbo ossessivo-compulsivo, la separazione dalle figure di attaccamento nel disturbo d'ansia da separazione, i ricordi di eventi traumatici nel disturbo da stress post-traumatico, il prendere peso nell'anoressia nervosa, le lamentele fisiche nel disturbo da sintomi somatici, i difetti percepiti nel disturbo di dismorfismo corporeo, l'avere una grave malattia nel disturbo di ansia di malattia, oppure il contenuto di convinzioni deliranti nella schizofrenia o nel disturbo delirante. 

8 Disturbo d'ansia indotto da sostanze/farmaci

9 Disturbo d'ansia dovuto a un'altra condizione medica 

10 Disturbo d'ansia con altra specificazione

1. Attacchi paucisintomatici

2. Ansia generalizzata che non si verifica la maggior parte dei giorni 

3. Khyal cap (attacchi di vento) vedere glossario dei concetti culturali di sofferenza 

4. Ataque de nervios (attacco di nervi) vedere glossario dei concetti culturali di sofferenza 

11 Disturbo d'ansia senza specificazione

Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati

1 Disturbo ossessivo-compulsivo 
2 Disturbo da dismorfismo corporeo
3 Disturbo da accumulo 
4 Tricotillomania (disturbo da strappamento di peli) 
5 Disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle) 
6 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati indotto da sostanze/farmaci 
7 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati dovuto a un'altra condizione medica 
8 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati con altra specificazione 
9 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati senza specificazione 

1 Disturbo ossessivo-compulsivo 
Criterio A Presenza di ossessioni, compulsioni o entrambi. Le ossessioni sono definite da 1) e 2): 1. Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti visduti in qualche momento nel corso del disturbo come intrusive e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia e disagio marcati; 2. Il soggetto tenta di ignorare e sopprimere tali pensieri impulsi o immagini o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione). 
Le compulsioni sono definite da 1) e 2): 1. Comportamenti ripetitivi (per es. Lavarsi le mani riordinare, controllare) o azioni mentali (per es. Pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta a un'ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente; 2. I comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l'ansia o il disagio o a prevenire alcuni eventi o situazioni temute, tuttavia questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire oppure sono chiaramente eccessivi. Nota: i bambini piccoli possono non essere in grado di articolare le ragioni di questi comportamenti o azioni mentali. 
Criterio B Le ossessioni o le compulsioni fanno consumare tempo (per es. Più di un'ora al giorno) o causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Criterio C I sintomi ossessivo-compulsivi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una droga o un farmaco) o a un'altra condizione medica. 
Criterio D Il disturbo non é meglio giustificato dai sintomi di un altro disturbo mentale (per es. Eccessive preoccupazioni, come nel disturbo d'ansia generalizzata, preoccupazioni legate all'aspetto come nel dismorfismo corporeo, difficoltà di gettare via o separarsi dai propri averi come nel disturbo da accumulo, strapparsi i peli come nella tricotillomania (strappamento di pelo), stuzzicamento della pelle come nel disturbo da escoriazioni, stereotipie, come nel disturbo da movimento stereotipato, comportamento alimentare ritualizzato, come nei disturbi alimentari, preoccupazione per sostanze o per il gioco di azzardo come nei disturbi correlati a sostanze e nei disturbi da addiction, preoccupazioni legate all'avere una malattia come nel disturbo da ansia di malattia, impulsi o fantasie sessuali come nei disturbi parafilici, impulsi come nei disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta, ruminazioni relative al senso di colpa come nel disturbo depressivo maggiore, pensieri intrusivi o preoccupazioni deliranti come nei disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici, oppure pattern di comportamento ripetitivi, come nel disturbo dello spettro dell'autismo. 
Specificare: con insight buono o sufficiente, con insight scarso, con insight assente/convinzioni deliranti, correlato a tic. 

2 Disturbo da dismorfismo corporeo
Criterio A Preoccupazioni per 1 o più difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto fisico che sono sono osservabili o appaiono agli altri in modo lieve. 
Criterio B A un certo punto durante il decorso del disturbo, l'individuo ha messo in atto comportamenti ripetitivi (per es. Guardarsi allo specchio, curarsi eccessivamente del proprio aspetto, stuzzicarsi la pelle, ricercare rassicurazione) o azioni mentali (per es. Confrontare il proprio aspetto fisico con quello degli altri) in risposta a preoccupazioni legate all'aspetto. 
Criterio C La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Criterio D La preoccupazione legata all'aspetto non é meglio giustificata da preoccupazioni legate al grasso corporeo o al peso in un individuo i cui sintomi soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo alimentare. 
Specificare: con dismorfia muscolare, con insight buono o sufficiente, con insight scarso, con insight assente/convinzioni deliranti. 

3 Disturbo da accumulo 
Criterio A persistente difficoltà di gettare via o separarsi dai propri beni a prescindere dal loro valore reale. 
Criterio B Questa difficoltà è dovuta a un bisogno percepito di conservare gli oggetti e al disagio associato al gettarli via. 
Criterio C La difficoltà di gettare via i propri beni produce un accumulo che congestiona e ingombra gli spazi vitali e ne compromette sostanzialmente l'uso previsto. Se gli spazi vitali sono sgombri è solo grazie all'intervento di terze parti (per es. Familiari, addetti alle pulizie, autorità). 
Criterio D L'accumulo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti (incluso il mantenimento di un ambiente sicuro per sé e per gli altri). 
Criterio E L'accumulo non é attribuibile a un'altra condizione medica (per es. Trama cranico, disturbo cerebrovascolare, sindrome di Prader-Will. 
Criterio F L'accumulo non é meglio giustificato dai sintomi di un altro disturbo mentale (per es. Ossessioni nel disturbo ossessivo-compulsivo, ridotta energia nel disturbo depressivo maggiore, deliri nella schizofrenia o in altri disturbi psicotici, deficit cognitivi nel disturbo neurocognitivo maggiore, interessi ristretti nel disturbo dello spettro dell'autismo).
Specificare: con acquisizione eccessiva, con insight buono o sufficiente, con insight scarso, con insight assente/convinzioni deliranti. 

4 Tricotillomania (disturbo da strappamento di peli) 
Criterio A Ricorrente strapparsi capelli o pelo che porta a perdita di capelli o peli. 
Criterio B Ripetuti tentativi di ridurre o interrompere lo strapparsi i capelli o peli. 
Criterio C Lo strapparsi capelli o peli causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Criterio D Lo strapparsi capelli o peli o la loro perdita non sono attribuibili a un'altra condizione medica (per es. Una condizione dermatologica). 
Criterio E Lo strapparsi capelli o peli  in é meglio giustificato dai sintomi di un altro disturbo mentale (per es. Tentativi di migliorare un percepito difetto o imperfezione nel disturbo di dismorfismo corporeo). 

5 Disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle) 
Criterio A Ricorrente stuzzicamento della pelle che causa lesioni cutanee. 
Criterio B Ripetuti tentativi di ridurre o interrompere lo stuzzicamento della pelle. 
Criterio C Lo stuzzicamento della pelle causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Criterio D Lo stuzzicamento della pelle non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Cocaina) o di un'altra condizione medica (per es. Scabbia). 
Criterio E Lo stuzzicamento della pelle non é meglio giustificato dai sintomi di un altro disturbo mentale (per es. Deliri e allucinazioni tattili in un disturbo psicotico, tentativi di migliorare difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto nel disturbo di dismorfismo corporeo, stereotipie nel disturbo da movimento stereotipato o intenzione autolesiva nell'autolesionismo non suicidario. 

6 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati indotto da sostanze/farmaci 

7 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati dovuto a un'altra condizione medica
Specificare: con sintomi simili al disturbo ossessivo-compulsivo, con preoccupazioni relative all'aspetto, con sintomi di accumulo, con sintomi di strappamento di peli, con sintomi di stuzzicamento della pelle. 

8 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati con altra specificazione 
1. Disturbo simile al dismorfismo corporeo con difetto reale: é simile al disturbo di dismorfismo corporeo a eccezione del fatto che i difetti o le imperfezioni dell'aspetto fisico sono chiaramente osservabili da parte di altri (cioè essi sono più evidenti che 'lievi') in tali casi la preoccupazione relativa a queste imperfezioni è chiaramente eccessiva e causa compromissione o disagio significativi. 
2. Disturbo simile al dismorfismo corporeo senza comportamento ripetitivo: manifestazioni che soddisfano i criteri del disturbo di dismorfismo corporeo a eccezione del tetto che l'individuo non mette in atto comportamenti ripetitivi o azioni mentali in risposta alle preoccupazioni relative all'aspetto. 
3. Disturbo da comportamento ripetitivo focalizzato sul corpo: è caratterizzato da ricorrenti comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo (per es. Mangiarsi le unghie, mordersi il labbro, masticarsi la guancia) e ripetuti tentativi di ridurre o interrompere tali comportamenti. Questi sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti e non sono meglio spiegati da tricotillomania (disturbo da strappamento di peli) disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle) disturbo da movimento stereotipato o autolesionismo non suicidario. 
4. Gelosia patologica: è caratterizzata da preoccupazione non delirante relativa alla percepita infedeltà del partner. Le preoccupazioni possono portare a comportamenti ripetitivi o azioni mentali in risposta alle preoccupazioni relative all'infedeltà, esse causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti e non sono meglio spiegate da un altro disturbo mentale come il disturbo delirante tipo gelosia o disturbo paranoide di personalità. 
5. Shubo-kyofu: variante del taijin kyofusho simile al dismorfismo corporeo e caratterizzato da un eccessivo timore di avere deformità corporee. 
6. Koro: associata alla dhat syndrome è un episodio di improvvisa e intensa ansia che il pene (oppure la vulva e i capezzoli per le femmine) si ritiri all'interno del corpo portando probabilmente alla morte. 
7. Jikoshu-kyofu: variante del taijin kyofusho caratterizzata dal timore di avere un odore del corpo disgustoso (chiamata anche sindrome da riferimento olfattivo). 

9 Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati senza specificazione 


Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti

1 Disturbo reattivo dell'attaccamento 

2 Disturbo da impegno sociale disinibito

3 Disturbo da stress post-traumatico 

4 Disturbo da stress acuto 

5 Disturbo dell'adattamento 

6 Disturbi correlato a eventi traumatici e stressanti con altra specificazione 

7 Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti senza specificazione


1 Disturbo reattivo dell'attaccamento 

Criterio A Un pattern costante di comportamento inibito, emotivamente ritirato nei confronti dei caregiver adulti che si manifesta con la presenza di entrambi i seguenti criteri: 1. Il bambino cerca raramente o minimamente conforto quando prova disagio; 2. Il bambino risponde raramente o minimamente al conforto quando prova disagio. 

Criterio B Persistenti difficoltà sociali ed emotive caratterizzate da almeno 2 dei seguenti criteri: 1. Minima responsività sociale ed emotiva agli altri; 2. Emozioni positive ridotte; 3. Episodi di irritabilità ingiustificata tristezza o timore che mostrano evidenti anche durante interazioni non pericolose con caregiver adulti. 

Criterio C Il bambino ha vissuto un pattern esterno di cure insufficienti come evidenziato da almeno uno dei seguenti criteri: 1. Trascuratezza o deprivazione sociale nella forma di una persistente mancanza di soddisfazione dei fondamentali bisogni emotivi di conforto stimolazione e affetto da parte dei caregiver adulti; 2. Ripetuti cambiamenti dei caregiver primari che limitano la possibilità di sviluppare attaccamenti stabili (per es. Frequenti cambiamenti affidatari); 3. Allevamento in contesti insoliti che limitano gravemente la possibilità di sviluppare attaccamenti selettivi (per es. Istituti con elevato numero di bambini per caregiver). 

Criterio D Si presume che l'accudimento descritto nel Criterio C sia responsabile del comportamento disturbato descritto nel Criterio A (per es. Le difficoltà descritte nel Criterio A sono iniziate in seguito alla mancanza di cure adeguate descritta nel Criterio C). 

Criterio E Non sono soddisfatti i criteri per il disturbo dello spettro dell'autismo. 

Criterio F Le difficoltà si manifestano prima dei 5 anni. 

Criterio G Il bambino ha un'età evolutiva di almeno 9 mesi. 

Specificare 

Persistente: il disturbo è stato presente per più di 12 mesi. 

Gravità attuale: grave quando il bambino presenta tutti i sintomi del disturbo e ogni sintomo è manifestato a un livello relativamente alto.

2 Disturbo da impegno sociale disinibito

Criterio A Un pattern di comportamento in cui il bambino approccia attivamente e interagisce con adulti sconosciuti e presenta almeno 2 dei seguenti criteri: 1. Ridotta o assente reticenza nell'approcciare e interagire con adulti sconosciuti; 2. Comportamento verbale o fisico eccessivamente familiare (che non é in accordo con i confini sociali stabiliti dalla cultura di riferimento e appropriati all'età); 3. Diminuito o assente controllo a distanza del caregiver dopo che si é avventurato lontano anche in contesti non familiari; 4. Disponibilità a allontanarsi con un adulto sconosciuto con minima o nessuna esitazione. 

Criterio B I comportamenti descritti nel Criterio A non si limitano all'impulsività (come nel disturbo da deficit di attenzione/iperattività) ma includono comportamento socialmente disinibito. 

Criterio C Il bambino ha vissuto un pattern estremo di cure insufficienti come evidenziato da almeno uno dei seguenti criteri: 1. Trascuratezza o deprivazione sociale nella forma di una persistente mancanza di soddisfazione dei fondamentali bisogni emotivi di conforto stimolazione e affetto da parte dei caregiver adulti; 2. Ripetuti cambiamenti dei caregiver primari che limitano la possibilità di sviluppare attaccamenti stabili (per es. Frequenti cambiamenti di affidatari); 3. Allevamento in contesti insoliti che limitano gravemente la possibilità di sviluppare attaccamenti selettivi (per es. Istituti con elevato numero di bambini per caregiver). 

Criterio D Si presume che l'accudimento descritto nel Criterio C sia responsabile del comportamento disturbato descritto nel Criterio A (per es. Le difficoltà descritte nel Criterio A sono iniziate in seguito alle cure patogene descritte nel Criterio C). 

Criterio E Il bambino ha un'età evolutiva di almeno 9 mesi. 

Specificare 

Persistente: il disturbo è stato presente per più di 12 mesi.

Gravità attuale: grave quando il bambino presenta tutti i sintomi del disturbo e ogni sintomo è manifestato a un livello relativamente alto.

3 Disturbo da stress post-traumatico ( > 6 anni)

Nota I seguenti criteri si riferiscono a adulti adolescenti e bambini di età superiore ai 6 anni. Per bambini sotto i 6 anni si consultino i criteri corrispondenti riportati più avanti. 

Criterio A Esposizione a morte reale o minaccia di morte grave lesione oppure violenza sessuale in 1 o più dei seguenti modi: 1. Fare esperienza diretta dell'evento traumatico; 2. Assistere direttamente a un evento traumatico accaduto a altri; 3. Venire a conoscenza di un evento traumatico accaduto a un membro della famiglia oppure a un amico stretto. In caso di morte reale o minaccia di morte di un membro della famiglia o di un amico l'evento deve essere stato violento o accidentale; 4. Fare esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli crudi dell'evento traumatico (per es. I primi soccorritori che raccolgono resti umani agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori). Nota: il Criterio A4 non si applica all'esposizione attraverso media elettronici televisione film o immagini a meno che l'esposizione non sia legata al lavoro svolto. 

Criterio B Presenza di 1 o più dei seguenti sintomi intrusivi associati all'evento traumatico che hanno inizio successivamente all'evento traumatico. 1. Ricorrenti involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell'evento traumatico. Nota:Nei bambini di età superiore a 6 anni può verificarsi un gioco ripetitivo in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti l'evento traumatico; 2. Ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto e le emozioni del sogno sono collegati all'evento traumatico. Nota: Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile; 3. Reazioni dissociative (per es. Flashback) in cui il soggetto sente e agisce come se l'evento traumatico si stesse ripresentando. (Tali reazioni possono verificarsi lungo un continuum; in cui l'espressione estrema è la completa perdita di consapevolezza dell'ambiente circostante). Nota: Nei bambini la riattualizzazione specifica del trauma può verificarsi nel gioco; 4. Intensa o prolungata sofferenza psicologica all'esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico; 5. Marcate reazioni fisiologiche a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico. 

Criterio C Evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico iniziato dopo l'evento traumatico come evidenziato da uno o entrambi i seguenti criteri: 1. Evitamento o tentativi di evitare ricordi spiacevoli pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico; 2. Evitamento o tentativi di evitare fattori esterni (persone luoghi conversazioni attività oggetti situazioni) che suscitano ricordi spiacevoli pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico. 

Criterio D Alterazioni negative di pensieri e emozioni associati all'evento traumatico come evidenziato da 2 o più dei seguenti criteri: 1. Incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell'evento traumatico (dovuta tipicamente ad amnesia dissociativa e non ad altri fattori come trauma cranico alcol o droghe); 2. Persistenti e esagerate convinzioni o aspettative negative relative a sé stessi ad altri o al mondo (per es. Io sono cattivo, non ci si può fidare di nessuno, il mondo è assolutamente pericoloso, il mio intero sistema nervoso è definitivamente rovinato); 3. Persistenti distorti pensieri relativi alla causa o alle conseguenze dell'evento traumatico che portano l'individuo a dare la colpa a sé stesso o agli altri; 4. Persistente stato emotivo negativo (per es. Paura orrore rabbia colpa o vergogna); 5. Marcata riduzione di interesse o partecipazione ad attività significative; 6. Sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri; 7. Persistente incapacità di provare emozioni positive (per es. Incapacità di provare felicità soddisfazione o sentimenti d'amore). 

Criterio E Marcate alterazioni dell'arousal e della reattività associati all'evento traumatico iniziate o peggiorate dopo l'evento traumatico come evidenziato da 2 o più dei seguenti criteri: 1. Comportamento irritabile e esplosioni di rabbia (con minima o nessuna provocazione) tipicamente espressi nella forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone o oggetti; 2. Comportamento spericolato o autodistruttivo; 3. Ipervigilanza; 4. Esagerate risposte di allarme; 5. Problemi di concentrazione; 6. Difficoltà relative al sonno (per es. Difficoltà nell'addormentarsi o nel rimanere addormentati oppure sonno non ristoratore). 

Criterio F La durata delle alterazioni (Criteri B, C, D, E) è superiore a 1 mese. 

Criterio G L'alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio H L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Farmaci, alcol) o un'altra condizione medica. 

Specificare 

Con sintomi dissociativi: I sintomi dell'individuo soddisfano i criteri per un disturbo da stress post traumatico e inoltre in risposta all'evento stressante l'individuo fa esperienza di sintomi persistenti o ricorrenti di 1 dei 2 seguenti criteri: 1. Depersonalizzazione: persistenti o ricorrenti esperienze di sentirsi distaccato dai, e come se fosse un osservatore esterno dei, propri processi mentali o dal proprio corpo (per es. Sensazione di essere in un sogno; sensazione di irrealtà di sé stessi o del proprio corpo o del lento scorrere del tempo). 2. Derealizzazione: Persistenti o ricorrenti esperienze di irrealtà dell'ambiente circostante (per es. Il mondo intorno all'individuo viene vissuto come irreale onirico distante o distorto). Nota: Per utilizzare questo sottotipo i sintomi dissociativi non devono essere attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Blackout, comportamento durante un'intossicazione da alcol) o a un'altra condizione medica (per es. Crisi epilettiche parziali complesse). 

Specificare se 

Con espressione ritardata: Se i criteri diagnostici non sono soddisfatti appieno entro 6 mesi dall'evento (ancorché l'insorgenza e l'espressione di alcuni sintomi possano essere immediate).

**Disturbo da stress post traumatico nei bambini sotto i 6 anni (< 6 anni) 

Criterio A Nei bambini sotto i 6 anni esposizione a morte reale o minaccia di morte grave lezione oppure violenza sessuale in 1 o più dei seguenti modi: 1. 

1. Fare esperienza diretta dell'evento traumatico; 2. Assistere direttamente all'evento traumatico accaduto a altri in particolare ai caregiver primari; Nota l'essere testimoni non include eventi ai quali si assiste attraverso media elettronici televisione film o immagini; 3. Venire a conoscenza di evento traumatico accaduto a un membro della famiglia oppure a una figura di accudimento. 

Criterio B Presenza di 1 o più dei seguenti sintomi intrusivi associati all'evento traumatico che hanno inizio successivamente all'evento traumatico. 1. Ricorrenti involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell'evento traumatico. Nota: ricordi spontanei e intrusivi non appaiono necessariamente come spiacevoli e possono essere espressi come gioco riattualizzante; 2. Ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto e le emozioni del sogno sono collegati all'evento traumatico. Nota: può essere possibile accertare che il contenuto terrorizzante sia collegato con l'evento traumatico; 3. Reazioni dissociative (per es. Flashback) in cui il bambino sente o agisce come se l'evento traumatico si stesse ripresentando. (Tali reazioni possono verificarsi lungo un continuum; in cui l'espressione estrema è la completa perdita di consapevolezza dell'ambiente circostante). La riattualizzazione specifica del trauma può verificarsi nel gioco; 4. Intensa o prolungata sofferenza psicologica all'esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico; 5. Marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori che ricordano l'evento traumatico. 

Criterio C Uno o più dei seguenti sintomi che rappresentano persistente evitamento degli stimoli associati all'evento traumatico o alterazioni negative di pensieri e emozioni associati all'evento traumatico devono essere presenti, iniziati o peggiorati dopo l'evento traumatico: 

Persistente evitamento degli stimoli 

1. Evitamento o tentativi di evitamento di attività luoghi o fattori fisici che suscitano ricordi dell'evento traumatico; 2. Evitamento o tentativi di evitamento di persone conversazioni o situazioni interpersonali che suscitano ricordi dell'evento traumatico. 

Alterazioni della cognitività

3. Sostanziale aumento della frequenza di stati emotivi negativi (per es. Paura colpa tristezza vergogna confusione); 4. Marcata diminuzione di interesse o partecipazione ad attività significative inclusa la limitazione del gioco; 5. Comportamento socialemente ritirato; 6. Persistente riduzione dell'espressione di emozioni positive. 

Criterio D Alterazioni dell'arousal e della reattività associate all'evento traumatico iniziare o peggiorate dopo l'evento traumatico come evidenziato da 2 o più dei seguenti criteri: 1. Comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia (con minima o nessuna provocazione) tipicamente espressi nella forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone o oggetti (compresi estremi accessi di collera); 2. Ipervigilanza; 3. Esagerata risposta di allarme; 4. Problemi di concentrazione; 5. Difficoltà relative al sonno (per es. Difficoltà nell'addormentarsi o nel rimanere addormentati, oppure sonno non ristoratore) 

Criterio E La durata delle alterazioni é superiore a 1 anno. 

Criterio F L'alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione nella relazione con genitori fratelli coetanei o altri caregiver oppure nel comportamento scolastico. 

Criterio G L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Farmaci, alcol) o a un'altra condizione medica.

Specificare

Con sintomi dissociativi: i sintomi dell'individuo soddisfano i criteri per un disturbo da stress post-traumatico e l'individuo fa esperienza di sintomi persistenti o ricorrenti di 1 dei 2 seguenti criteri: 1. Depersonalizzazione: persistenti o ricorrenti esperienze di sentirsi distaccato dai, e come se fosse un osservatore esterno dei, propri processi mentali o dal proprio corpo (per es. Sensazione di essere in un sogno; sensazione di irrealtà di sé stessi o del proprio corpo o del lento scorrere del tempo). 2. Derealizzazione: Persistenti o ricorrenti esperienze di irrealtà dell'ambiente circostante (per es. Il mondo intorno all'individuo viene vissuto come irreale onirico distante o distorto). Nota: Per utilizzare questo sottotipo i sintomi dissociativi non devono essere attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Blackout, comportamento durante un'intossicazione da alcol) o a un'altra condizione medica (per es. Crisi epilettiche parziali complesse). 

Specificare se 

Con espressione ritardata: Se i criteri diagnostici non sono soddisfatti appieno entro 6 mesi dall'evento (ancorché l'insorgenza e l'espressione di alcuni sintomi possano essere immediate).

4 Disturbo da stress acuto 

Criterio A Esposizione a morte o minaccia di morte grave lesione oppure violenza sessuale in 1 o più dei seguenti modi: 1. Fare esperienza diretta dell'evento traumatico; 2. Assistere direttamente all'evento traumatico accaduto a altri; 3. Venire a conoscenza di un evento traumatico accaduto a un membro della famiglia oppure un amico stretto. In caso di morte reale o minaccia di morte di un membro della famiglia o di un amico l'evento deve essere stato violento o accidentale; 4. Fare esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli avversivi dell'evento traumatico (per es. I primi soccorritori che raccolgono resti umani, agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori) Nota Il criterio non si applica all'esposizione mediante media elettronici televisione film o immagini a meno che l'esposizione non sia legata al lavoro svolto. 

Criterio B Presenza di 9 o più dei seguenti sintomi di ciascuna delle 5 categorie relative a intrusione umore negativo dissociazione evitamento e arousal che sono iniziati o peggiorati dopo l'evento traumatico. 

Sintomi di intrusione 

1. Ricorrenti involontari e intrusivi ricordi spiacevoli dell'evento traumatico. Nota nei bambini può verificarsi il gioco ripetitivo in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti l'evento traumatico; 2. Ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto o le emozioni del sogno sono collegati all'evento traumatico. Nota nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile; 3. Reazioni dissociative (per es. Flashback) in cui il soggetto sente o agisce come se l'evento traumatico si stesse ripresentando. (Tali reazioni possono verificarsi lungo un continuum, in cui l'espressione estrema è la completa perdita di consapevolezza dell'ambiente circostante). Nota nei bambini la riattualizzazione specifica del trauma può verificarsi nel gioco; 4. Intensa o prolungata sofferenza psicologica oppure marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico. 

Umore negativo 

5. Persistente incapacità di provare emozioni positive (per es. Incapacità di provare felicità soddisfazione o sentimenti d'amore). 

Sintomi dissociativi

6. Alterato senso di realtà del proprio ambiente o di sé stessi (per es. Vedere se stesso da un'altra prospettiva essere in stato confusionale rallentamento del tempo); 7. Incapacità di ricordare qualche aspetto importante dell'evento traumatico (dovuta tipicamente a amnesia dissociativa e non a altri fattori come trauma cranico alcol o droghe). 

Sintomi di evitamento 

8. Tentativi di evitare i ricordi spiacevoli pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico; 9. Tentativi di evitare fattori esterni (persone luoghi conversazioni attività oggetti situazioni) che suscitano ricordi spiacevoli pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico. 

Sintomi di arousal

10. Difficoltà relative al sonno (per es. Difficoltà nell'addormentarsi o nel rimanere addormentati oppure sonno non ristoratore); 11. Comportamento irritabile e esplosioni di rabbia (con minima o nessuna provocazione) tipicamente espresso nella forma di aggressione verbale o fisica nei confronti di persone o oggetti; 12. ipervigilanza; 13. Problemi di concentrazione; 14. Esagerate risposte di allarme.  

Criterio C La durata dell'alterazione (sintomi del Criterio B) va da 3 giorni a 1 mese dall'esposizione al trauma. Nota: Tipicamente i sintomi iniziano immediatamente dopo il trauma ma é necessaria la persistenza per almeno 3 giorni e fino a 1 mese per soddisfare i criteri del disturbo. 

Criterio D L'alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio E L'alterazione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Farmaci alcol) o un'altra condizione medica (per es. Lieve danno cerebrale da trauma) e non é meglio spiegata da un disturbo psicotico breve.

5 Disturbo dell'adattamento 

Criterio A Lo sviluppo di sintomi emotivi e comportamentali in risposta a uno o più eventi stressanti identificabili che si manifesta entro 3 mesi dell'insorgenza dell'evento stressante. 

Criterio B Questi sintomi e comportamenti sono clinicamente significativi come evidenziato da uno o da entrambi i seguenti criteri: 1. Marcata sofferenza che sia sproporzionata rispetto alla gravità o intensità dell'evento stressante tenendo conto del contesto esterno e dei fattori culturali che possono influenzare la gravità e la manifestazione dei sintomi; 2. Compromissione significativa del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio C Il disturbo correlato con lo stress non soddisfa i criteri per un altro disturbo mentale e non rappresenta solo un aggravamento di un disturbo mentale preesistente. 

Criterio D I sintomi non corrispondono a lutto normale. 

Criterio E Una volta che l'evento stressante o le sue conseguenze sono superati i sintomi non persistono per più di altri 6 mesi.

Specificare 

Con umore depresso: umore basso facilità al pianto o disperazione sono predominanti. 

Con ansia: nervosismo inquietudine agitazione o ansia da separazione sono predominanti. 

Con ansia e umore depresso misti: una combinazione di depressione e di ansia é predominante. 

Con alterazione della condotta:alterazione della condotta predominante. 

Con alterazione mista dell'emotività e della condotta: sia sintomi emotivi (per es. Depressione, ansia) sia un'alterazione della condotta sono predominanti. 

Non specificati: per le reazioni disadattive che non sono classificabili come uno dei sottotipi specifici di un disturbo dell'adattamento. 

Specificare 

Acuto: se il disturbo dura meno di 6 mesi. 

Cronico: se il disturbi dura 6 mesi o più.

6 Disturbi correlato a eventi traumatici e stressanti con altra specificazione

7 Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti senza specificazione


Disturbi dissociativi

1 Disturbo dissociativo dell'identità 

2 Amnesia dissociativa 

3 Disturbo di depersonalizzazione / derealizzazione 

4 Disturbo dissociativo con altra specificazione

5 Disturbo dissociativo senza specificazione 

1 Disturbo dissociativo dell'identità 

Criterio A Disgregazione dell'identità caratterizzata da 2 o più stati di personalità distinti che in alcune culture può essere descritta come un'esperienza di possessione. La disgregazione dell'identità comprende una marcata discontinuità del senso di sé e della consapevolezza delle proprie azioni accompagnata correlate alterazioni dell'identità del comportamento della coscienza della memoria della percezione della cognitività e del funzionamento senso motorio. Tali segni e sintomi possono essere osservati da altre persone o riferiti dall'individuo. 

Criterio B Ricorrenti vuoti nella rievocazione di eventi quotidiani di importanti informazioni personali e di eventi traumatici non riconducibili a normale dimenticanza. 

Criterio C I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D Il disturbo non é una parte normale di una pratica culturale o religiosa largamente accettata. Nota: Nei bambini i sintomi non sono meglio spiegati dalla presenza di un compagno immaginario o da altri giochi di fantasia. 

Criterio E I sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Blackout o comportamento caotico durante l'intossicazione da alcol) o un'altra condizione medica (per es. Crisi epilettiche parziali complesse). 

2 Amnesia dissociativa 

Criterio A Un'incapacità di ricordare importanti informazioni autobiografiche di solito di natura traumatica o stressogena non riconducibile a normale dimenticanza. Nota: l'amnesia dissociativa consiste molto spesso in un'amnesia circoscritta o selettiva per uno/alcuni specifici eventi oppure un'amnesia generalizzata per la propria identità e la propria storia di vita personale. 

Criterio B I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio C La condizione non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Alcol o altra droga, un farmaco) o un'altra condizione medica (per es. Crisi epilettiche parziali complesse, amnesia globale transitoria, postumi di un trauma cranico chiuso/trauma cerebrale, altre condizioni neurologiche).

Criterio D La condizione non é meglio spiegata da disturbo dissociativo dell'identità disturbo da stress post-traumatico disturbo da stress acuto disturbo da sintomi somatici oppure disturbo neurocognitivo maggiore e lieve. 

Specificare 

Con fuga dissociativa: un viaggio intenzionale o un vagare disorientato associati a amnesia per la propria identità o per altre importanti informazioni autobiografiche. 

3 Disturbo di depersonalizzazione / derealizzazione 

Criterio A La presenza di persistenti o ricorrenti esperienze di depersonalizzazione derealizzazione o entrambe: 1. Depersonalizzazione: esperienze di irrealtà distacco di essere un osservatore esterno rispetto ai propri pensieri sentimenti sensazioni corpo o azioni (per es. Alterazioni percettive distorto senso del tempo senso di sé irreale o assente ottundimento emotivo o fisico); Derealizzazione: esperienze di irrealtà o distacco rispetto all'ambiente circostante (per es. Persone o oggetti vengono percepiti come irreali onirici nebbioso inanimati o deformati visivamente) 

Criterio B Durante le esperienze di depersonalizzazione o derealizzazione l'esame di realtà rimane integro. 

Criterio C I sintomi causano un disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti 

Criterio D Il disturbo non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una droga o un farmaco) o un'altra condizione medica (per es. Convulsioni). 

Criterio E Il disturbo non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale quali schizofrenia disturbo di panico disturbo depressivo maggiore disturbo da stress acuto disturbo da stress post-traumatico o un altro disturbo dissociativo. 

4 Disturbo dissociativo con altra specificazione

5 Disturbo dissociativo senza specificazione 


Disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati

1 Disturbo da sintomi somatici
2 Disturbo da ansia di malattia
3 Disturbo di conversione (disturbo da sintomi neurologici funzionali)
4 Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche
5 Disturbo fittizio
6 Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con altra specificazione
7 Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati senza specificazione

1 Disturbo da sintomi somatici
Criterio A 1 o più sintomi somatici che procurano disagio o portano a alterazioni significative della vita quotidiana
Criterio B Pensieri sentimenti o comportamenti eccessivi correlati a sintomi somatici o associati a preoccupazioni relative alla salute come indicato da almeno 1 dei seguenti criteri: 1. Pensieri sproporzionati e persistenti circa la gravità dei propri sintomi; 2. Livello costantemente elevato di ansia per la salute o per i sintomi; 3. Tempo e energie eccessive dedicati a questi sintomi o a preoccupazioni riguardanti la salute
Criterio C Sebbene possa non essere continuativamente presente alcuno dei sintomi la condizione di essere sintomatici é persistente (tipicamente più di 6 mesi).
Specificare
Con dolore predominante: (in precedenza disturbo algico) individui con sintomi somatici rappresentati prevalentemente dal dolore.
Persistente: un decorso persistente è caratterizzato da sintomi gravi marcata compromissione e lunga durata (più di 6 mesi)
Gravità attuale
Lieve: è soddisfatto solo 1 dei sintomi del Criterio B
Moderata: sono soddisfatti 2 o più sintomi del Criterio B
Grave: sono soddisfatti 2 o più sintomi specificati nel Criterio B, oltre ai quali ci sono molteplici sintomi fisici (o un sintomo fisico molto grave).

2 Disturbo da ansia di malattia
Criterio A Preoccupazioni di avere o contrarre una grave malattia
Criterio B I sintomi somatici non sono presenti o se sono presenti sono solo di lieve intensità. Se é presente un'altra condizione medica o vi é un rischio elevato di svilupparla (per es. In presenza di importante familiarità) la preoccupazione è chiaramente eccessiva o sproporzionata.
Criterio C È presente un elevato livello di ansia riguardante la salute e l'individuo di allarma facilmente riguardo al proprio stato di salute.
Criterio D l'individuo attua eccessivi comportamenti correlati alla salute (per es. Controlla ripetutamente il proprio corpo in cerca di segni di malattia) o presenta un evitamento disadattivo (per es. Evita visite mediche e ospedali)
Criterio E La preoccupazione per la malattia é presente da almeno sei mesi ma la specifica patologia temuta può cambiare nel corso di tale periodo di tempo.
Criterio F La preoccupazione riguardante la malattia non é meglio spiegata da un altro disturbo mentale come il disturbo da sintomi somatici il disturbo di panico il disturbo d'ansia generalizzata il disturbo di dismorfismo corporeo il disturbo ossessivo-compulsivo o il disturbo delirante tipo somatico.
Specificare
Tipo richiedente l'assistenza: l'assistenza medica comprendente visite e procedure mediche o esami clinici è usata frequentemente
Tipo evitante l'assistenza: l'assistenza medica é usata raramente

3 Disturbo di conversione (disturbo da sintomi neurologici funzionali)
Criterio A Uno o più sintomi di alterazione della funzione motoria volontaria o sensoriale
Criterio B I risultati clinici forniscono le prove dell'incompatibilità tra il sintomo e le condizioni neurologiche o mediche conosciute.
Criterio C Il sintomo o il deficit non sono meglio spiegati da un altro disturbo medico o mentale.
Criterio D Il sintomo o deficit causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti, oppure richiedono una valutazione medica.
Specificare
Con debolezza o paralisi
Con movimento anomalo (per es tremore movimenti distonici, mioclono, disturbi della deambulazione)
Con sintomi riguardanti la deglutizione
Con sintomi riguardanti l'eloquio (per es disfonia, biascicamento)
Con attacchi epilettiformi e convulsioni
Con anestesia o perdita di sensibilità
Con sintomi sensoriali specifici (per es problemi visivi olfattivo o uditivi)
Con sintomi misti
Specificare
Episodio acuto: I sintomi sono presenti per meno di 6 mesi
Persistente: I sintomi si verificano per 6 mesi o più
Specificare
Con fattore psicologico stressante
Senza fattore psicologico stressante

4 Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche 
Criterio A È presente un sintomo o una condizione medica (diversa da un disturbo mentale).
Criterio B Fattori psicologici o comportamentali influenzano negativamente la condizione medica in uno dei seguenti modi: 1. I fattori hanno influenzato il decorso della condizione medica come dimostrato da una stretta relazione temporale tra i fattori psicologici e l'insorgenza o l'aggravamento della condizione medica o la sua ritardata guarigione; 2. I fattori interferiscono con il trattamento della condizione medica (per es. Scarsa aderenza); 3. I fattori costituiscono ulteriori rischi accertati per la salute dell'individuo; 4. I fattori influenzano la fisiopatologia sottostante scatenando e aggravando i sintomi o sollecitando attenzione medica.
Criterio C I fattori psicologici e comportamentali del criterio B non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es. Disturbo di panico disturbo depressivo maggiore disturbo da stress post-traumatico
Specificare la gravità attuale
Lieve: aumenta il rischio medico (per es. Scarsa aderenza a una terapia antipertensiva)
Moderata: Aggrava la condizione medica sottostante (per es. L'ansia peggiora l'asma)
Grave: conduce a un ricovero ospedaliero o a una visita al pronto soccorso
Estrema: mette gravemente in pericolo la vita dell'individuo (per es. Ignorare i sintomi di un attacco cardiaco)

5 Disturbo fittizio
Provocato a sé
Criterio A Falsificazione di segni o sintomi fisici o psicologici o autoinduzione di un infortunio o di una malattia associato a un inganno accertato.
Criterio B L'individuo presenta se stesso agli altri  come malato menomato o ferito.
Criterio C Il comportamento ingannevole è palese anche in assenza di evidenti vantaggi esterni.
Criterio D Il comportamento non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale come il disturbo delirante o un altro disturbo psicotico.
Specificare
Episodio singolo
Episodi ricorrenti (2 o più episodi di simulazione di malattia o autoinduzione di lesioni)

Provocato a altri
Criterio A Falsificazione di segni o sintomi fisici o psicologici o autoinduzione di un infortunio o di una malattia in un altro individuo, associato a un inganno accertato.
Criterio B L'individuo presenta un'altra persona (la vittima) agli altri come malata menomata o ferita.
Criterio C Il comportamento ingannevole è palese anche in assenza di evidenti vantaggi esterni.
Criterio D Il comportamento non é meglio spiegato da un altro disturbo mentale come il disturbo delirante o un altro disturbo psicotico.
Nota: è il perpetratore non la vittima a ricevere questa diagnosi. La vittima può ricevere la diagnosi di abuso (vedi 'altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica')
Specificare
Episodio singolo
Episodi ricorrenti (2 o più episodi di simulazione di malattia o autoinduzione di lesioni)

6 Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con altra specificazione
1. Disturbo da sintomi somatici breve: la durata dei sintomi è inferiore a 6 mesi
2. Disturbo da ansia di malattia breve: la durata dei sintomi è inferiore a 6 mesi
3. Disturbo da ansia di malattia senza eccessivi comportamenti di malattia: non viene soddisfstro il criterio D per il disturbo da ansia di malattia
4. Pseudociesi: un'erronea convinzione di essere incinta associata a segni obiettivi e sintomi riferiti di gravidanza

7 Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati senza specificazione 


Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione

1 Pica
2 Disturbo da ruminazione
3 Disturbo evitante restrittivo dell'assunzione di cibo
4 Anoressia nervosa
5 Bulimia nervosa
6 Disturbo da binge-eating
7 Disturbo della nutrizione e dell'alimentazione con altra specificazione
8 Disturbo della nutrizione e dell'alimentazione senza specificazione

1 Pica
Criterio A Persistente ingestione di sostanze senza contenuto alimentare non commestibili per un periodo di almeno 1 mese.
Criterio B L' ingestione di sostanze senza contenuto alimentare non commestibili è inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo dell'individuo.
Criterio C Il comportamento di ingestione non fa parte di una pratica culturalmente sancita o socialmente normata
Criterio D Se il comportamento di ingestione si manifesta nel contesto di un altro disturbo mentale (per es. Disabilità intellettive disturbo dello spettro dell'autismo schizofrenia) o di un'altra condizione medica è sufficientemente grave da giustificare ulteriore attenzione clinica.
Specificare
In remissione: successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per la pica, i criteri non sono stati soddisfatti per un consistente periodo di tempo. 

2 Disturbo da ruminazione
Criterio A Ripetuto rigurgito di cibo per un periodo di almeno 1 mese. Il cibo rigurgitato può essere rimasticato, ringoiato o sputato.
Criterio B Il rigurgito ripetuto non è attribuibile a una condizione gastrointestinale associata o a un'altra condizione medica (per es riflusso gastroesofageo, stenosi del piloro).
Criterio C Il disturbo dell'alimentazione non si manifesta esclusivamente durante il decorso di anoressia nervosa bulimia nervosa disturbo da binge-eating o disturbo evitante restrittivo dell'assunzione di cibo.
Criterio D Se i sintomi si manifestano nel contesto di un altro disturbo mentale (per es. Disabilità intellettiva o un altro disturbo del neurosviluppo) sono sufficientemente gravi da giustificare ulteriore attenzione clinica.
Specificare
In remissione: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per il disturbo da ruminazione i criteri non sono stati soddisfatti per un consistente periodo di tempo.

3 Disturbo evitante restrittivo dell'assunzione di cibo
Criterio A Un disturbo della nutrizione o dell'alimentazione (per es. Apparente mancanza di interesse per il mangiare o per il cibo; evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo; preoccupazione relativa alle conseguenze negative del mangiare) che si manifesta attraverso la persistente incapacità di soddisfare le appropriate necessità nutrizionali o energetiche associato a 1 o più dei seguenti aspetti: 1. Significativa perdita di peso (o mancato raggiungimento dell'aumento ponderale previsto oppure una crescita discontinua nei bambini); 2. Significativo deficit nutrizionale; 3. Dipendenza dall'alimentazione parenterale oppure da supplementi nutrizionali orali; 4. Marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.
Criterio B Il disturbo non é meglio spiegato da una mancata disponibilità di cibo o da una pratica associata culturalmente stabilita.
Criterio C Il disturbo dell'alimentazione non si verifica esclusivamente durante il decorso dell'anoressia nervosa o della bulimia nervosa e non vi é alcuna evidenza di un disturbo nel modo in cui vengono vissuti il peso o la forma del proprio corpo.
Criterio D Il disturbo dell'alimentazione non è attribuibile a una condizione medica concomitante e non può essere meglio spiegato da un altro disturbo mentale. Quando il disturbo dell'alimentazione si verifica nel contesto di un'altra condizione o disturbo la gravità del disturbo dell'alimentazione eccede quella normalmente associata alla condizione o al disturbo e giustifica ulteriore attenzione clinica.
Specificare
In remissione:
Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per il disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo i criteri non sono stati soddisfatti per un consistente periodo di tempo.

4 Anoressia nervosa
Criterio A Restrizione nell'assunzione di calorie in relazione alle necessità che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età sesso traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure per i bambini e adolescenti meno di quello minimo previsto.
Criterio B Intensa paura di aumentare di peso o diventare grassi o un comportamento persistente che interferisce con l'aumento di peso anche se significativamente basso.
Criterio C Alterazione del modo in cui viene vissuto dall'individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima o persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell'attuale condizione di sottopeso.
Tipo con restrizioni: durante gli ultimi 3 mesi l'individuo non ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es. Vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi diuretici o enteroclismi). In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta il digiuno o l'attività fisica eccessiva.
Tipo con abbuffate/condotte di eliminazione: durante gli ultimi 3 mesi l'individuo ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione (per es. Vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici e enteroclismi)
Specificare
In remissione parziale: Successivamente alla precedente soddisfazione dei criteri per l'anoressia nervosa, il Criterio A (basso peso corporeo) non é stato soddisfatto per un consistente periodo di tempo, ma sia il Criterio B (intensa paura di aumentare di peso o diventare grassi o i comportamenti che interferiscono con l'aumento di peso) sia il Criterio C (alterazioni della percezione di sé relativa al peso e alla forma del corpo) sono ancora soddisfatti.
In remissione completa: Successivamente alla precedente soddisfazione dei criteri per l'anoressia nervosa, non é stato soddisfatto nessuno dei criteri per un consistente periodo di tempo.
Specificare la gravità attuale
Il livello di gravità può essere aumentato al fine di riflettere sintomi clinici il grado della disabilità funzionale e la necessità di una supervisione.
Lieve: IMC >= 17 kg/m
Moderata: IMC 16-16,99 kg/m
Grave: IMC 15-15,99 kg/m
Estrema: IMC < 15 kg/m

5 Bulimia nervosa
Criterio A Ricorrenti episodi di abbuffata. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi i seguenti aspetti: 1. Mangiare in un determinato periodo di tempo (per es. Un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili; 2. Sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (per es. Sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
Criterio B Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno o attività fisica, eccessiva.
Criterio C Le abbuffate e le condotte compensatorie inappropriate si verificano entrambe in media almeno una volta alla settimana per 3 mesi.
Criterio D I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporeo.
Criterio E L'alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa.
Specificare
In remissione parziale: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per la bulimia nervosa alcuni ma non tutti i criteri sono stati soddisfatti per un consistente periodo di tempo.
In remissione completa: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per la bulimia nervosa, nessuno dei criteri è stato soddisfatto per un consistente periodo di tempo.
Specificare gravità attuale
Il livello di gravità può essere aumentato al fine di riflettere altri sintomi e il grado di disabilità funzionale.
Lieve: una media di 1-3 episodi di condotte compensatorie inappropriate a settimana
Moderata: una media di 4-7 episodi di condotte compensatorie inappropriate a settimana
Grave: una media di 8-13 episodi di condotte compensatorie a settimana
Estrema: una media di 14 o più episodi di condotte compensatorie a settimana

6 Disturbo da binge-eating
Criterio A Ricorrenti episodi di abbuffata. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi i seguenti aspetti: 1. Mangiare in un determinato periodo di tempo (per es. Un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili; 2. Sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (per es. Sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
Criterio B Gli episodi di abbuffata sono associati a 3 o più dei seguenti aspetti: 1. Mangiare molto più rapidamente del normale; 2. Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni; 3. Mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente affamati; 4. Mangiare da soli a causa dell'imbarazzo per quanto si sta mangiando; 5. Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l'episodio.
Criterio C È presente un marcato disagio riguardo alle abbuffate.
Criterio D L'abbuffata si verifica mediamente almeno una volta alla settimana per 3 mesi.
Criterio E L'abbuffata non é associata alla messa in atto sistematica di condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa e non si verifica esclusivamente in corso di bulimia nervosa o anoressia nervosa.
Specificare
In remissione parziale: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per il disturbo da binge-eating gli episodi di abbuffata si verificano con frequenza media di meno di un episodio a settimana per un consistente periodo di tempo.
In remissione completa: Successivamente alla precedente piena soddisfazione dei criteri per il disturbo da binge-eating, nessuno dei criteri è stato soddisfatto per un consistente periodo di tempo.
Specificare gravità attuale
Il livello di gravità può essere aumentato al fine di riflettere altri sintomi e il grado di disabilità funzionale.
Lieve: da 1 a 3 episodi di abbuffata a settimana.
Moderata: da 4 a 7 episodi di abbuffata a settimana.
Grave: da 8 a 13 episodi di abbuffata a settimana.
Estrema: da 14 o più episodi di abbuffata a settimana.

7 Disturbo della nutrizione e dell'alimentazione con altra specificazione
1. Anoressia atipica
2. Bulimia nervosa (a bassa frequenza o di durata limitata)
3. Disturbo da binge-eating (a bassa frequenza o di durata limitata)
4. Disturbo da condotta di eliminazione
5. Sindrome da alimentazione notturna

8 Disturbo della nutrizione e dell'alimentazione senza specificazione


Disturbi dell'evacuazione

1 Enuresi
2 Encopresi
3 Disturbo dell'evacuazione con altra specificazione
4 Disturbo dell'evacuazione senza specificazione

1 Enuresi
Criterio A Ripetuta emissione di urine nel letto o nei vestiti sia involontaria sia intenzionale.
Criterio B Il comportamento è clinicamente significativo quando si manifesta con una frequenza di almeno 2 volte a settimana per almeno 3 mesi consecutivi o con la presenza di disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti.
Criterio C L'età cronologica é di almeno 5 anni (o livello di sviluppo equivalente).
Criterio D Il comportamento non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es diuretico, farmaco antipsicotico) o un'altra condizione medica (per es. Diabete spina bifida o un disturbo convulsivo).
Specificare
Solo notturna: durante il sonno notturno
Solo diurna: durante le ore di veglia
Notturna e diurna: combinazione dei 2 sottotipi precedenti

2 Encopresi
Criterio A Ripetuta emissione di feci in luoghi inappropriati (per es. Nei vestiti, sul pavimento) sia involontaria sia intenzionale.
Criterio B Tale evento si verifica almeno 1 volta al mese per almeno 3 mesi.
Criterio C L'età cronologica é di almeno 4 anni (o livello di sviluppo equivalente).
Criterio D Il comportamento non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Lassativi) o a un'altra condizione medica se non attraverso un meccanismo che comporti costipazione.
Specificare
Con costipazione e incontinenza da sovrariempimento: l'esame obiettivo e l'anamnesi provano lapresenza di costipazione
Senza costipazione e incontinenza da riempimento: l'esame obiettivo e l'anamnesi non provano la presenza di costipazione

3 Disturbo dell'evacuazione con altra specificazione

4 Disturbo dell'evacuazione senza specificazione 


Disturbi del sonno-veglia


1 Disturbo da insonnia 

2 Disturbo da ipersonnolenza

3 Narcolessia


Disturbi del sonno correlati alla respirazione 

4 Apnea/ipopnea ostruttiva del sonno 

5 Apnea centrale del sonno

6 Ipoventilazione correlata al sonno

7 Disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia 


Parasonnie

8 Disturbi dell'arousal del sonno non-REM

9 Disturbo da incubi 

10 Disturbo comportamentale del sonno REM

11 Sindrome delle gambe senza riposo 

12 Disturbo del sonno indotto da sostanze/farmaci

13 Disturbo da insonnia con altra specificazione

14 Disturbo da insonnia senza specificazione

15 Disturbo da ipersonnolenza con altra specificazione 

16 Disturbo da ipersonnolenza senza specificazione

17 Disturbo del sonno-veglia con altra specificazione

18 Disturbo del sonno-veglia senza specificazione


1 Disturbo da insonnia 

Criterio A Viene riferita una predominante insoddisfazione riguardo alla quantità o alla qualità del sonno associata a 1 o più dei seguenti sintomi: 1. Difficoltà a iniziare il sonno (nei bambini questa può manifestarsi come difficoltà a iniziare il sonno senza l'intervento della persona che se ne prende cura); difficoltà a mantenere il sonno caratterizzata da frequenti risvegli o problemi a riaddormentarsi dopo essersi svegliati (nei bambini questa può manifestarsi come difficoltà di riaddormentarsi senza l'intervento della persona che se ne prende cura); 3. Risveglio precoce al mattino con incapacità di riaddormentarsi. 

Criterio B L'alterazione del sonno causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio C La difficoltà del sonno si verifica almeno 3 volte a settimana. 

Criterio D La difficoltà del sonno persiste per almeno 3 mesi. 

Criterio E La difficoltà del sonno nonostante adeguate condizioni per dormire. 

Criterio F L'insonnia non é meglio spiegata da e non si verifica esclusivamente durante il decorso di un altro disturbo del sonno-veglia (per es. Narcolessia, un disturbo del sonno correlato alla respirazione, un disturbo circadiano del ritmo sonno-veglia, una parasonnia). 

Criterio G L'insonnia non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (cioè una sostanza di abuso, un farmaco). 

Criterio H Disturbi mentali e condizioni mediche coesistenti non spiegano adeguatamente il disturbo predominante di insonnia. 

Specificare

Comorbilità con un disturbo mentale non correlato al sonno compresi disturbi da uso di sostanze. 

Comorbilità con un'altra condizione medica

Comorbilità con un altro disturbo del sonno 

Specificare 

Episodico: i sintomi durano per almeno 1 mese ma meno di 3 mesi. 

Cronico: i sintomi durano per almeno 3 mesi o più. 

Ricorrente: 2 o più episodi nell'arco di 1 anno. 

Nota l'insonnia acuta e di breve termine (cioè con sintomi di durata inferiore a 3 mesi ma che soddisfano altrimenti tutti i criteri riguardo alla frequenza all'intensità allo stress o alla compromissione) dovrebbe essere codificata come disturbo da insonnia con altra specificazione. 


2 Disturbo da ipersonnolenza

Criterio A Riferita eccessiva sonnolenza (ipersonnolenza) nonostante un periodo principale di sonno della durata di almeno 7 ore, con almeno uno dei seguenti sintomi: 1. Periodi ricorrenti di sonno o intrusioni di sonno nel corso della stessa giornata; 2. Un episodio principale prolungato di sonno della durata di più di 9 ore al giorno che non é ristoratore (cioè non riposante);3. Difficoltà nell'essere completamente svegli i seguito a un risveglio improvviso. 

Criterio B L'ipersonnolenza di manifesta almeno 3 volte a settimana per almeno 3 mesi. 

Criterio C L'ipersonnolenza è accompagnata da disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D L'ipersonnolenza non é giustificata da un altro disturbo del sonno e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un altro disturbo del sonno (per es. Narcolessia, un disturbo del sonno correlato alla respirazione, un disturbo circadiano del ritmo sonno-veglia, una parasonnia). 

Criterio E L'ipersonnolenza non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (cioè una sostanza di abuso, un farmaco). 

Criterio F La coesistenza di disturbi mentali e clinici non spiega adeguatamente la predominante lamentela di ipersonnolenza. 

Specificare 

Con un disturbo mentale inclusi i disturbi da uso di sostanze 

Con una condizione medica

Con un altro disturbo del sonno

Specificare 

Acuto: durata inferiore a 1 mese

Subacuto: durata da 1 a 3 mesi

Persistente: durata di più di 3 mesi 

Specificare la gravità 

In base al grado di difficoltà nel mantenere la vigilanza diurna come manifestato dai molteplici attacchi di sonnolenza irresistibile che si verificano in un dato giorno per esempio mentre si é seduti alla guida in visita da amici o sul lavoro. 

Lieve: difficoltà a mantenere la vigilanza diurna 1-2 giorni a settimana 

Moderata: difficoltà a mantenere la vigilanza diurna 3-4 giorni a settimana 

Grave: difficoltà a mantenere la vigilanza diurna 5-7 giorni a settimana 


3 Narcolessia

Criterio A Periodi ricorrenti di irrefrenabile bisogno di dormire attacchi di sonno o di sonnellini che si verificano nello stesso giorno. Questi devono essersi verificati almeno 3 volte a settimana negli ultimi 3 mesi. 

Criterio B La presenza di almeno 1 dei seguenti: 1. Episodi di cataplessia, definiti come in a) o b) che si verificano almeno qualche volta al mese: a) negli individui con malattia di lunga durata brevi episodi (da secondi a minuti) di perdita bilaterale improvvisa di tono muscolare con conservato livello di coscienza precipitati da una risata o da uno scherzo; b) nei bambini o negli individui entro 6 mesi dall'esordio del disturbo smorfie spontanee o episodi di apertura della mascella con protusione linguale o ipotonia globale senza evidenti stimoli emozionali. ; 2. Carenza di ipocretina misurata usando i valori di immunoreattività dell'ipocretina-1 nel liquido cefalorachidiano (CSF) (minori o uguali a un terzo dei valori ottenuti in soggetti sani testati usando lo stesso esame oppure minori o uguali a 110 pg/mL. Bassi livelli di ipocretina-1 nel CSF non devono essere osservati nel contesto di danno cerebrale acuto, infiammazione o infezione; 3. Polisonnografia del sonno notturno che mostra una latenza del sonno REM minore o uguale a 8 minuti e 2 o più periodi di addormenta mento in sonno REM. 

Specificare 

Narcolessia senza cataplessia ma con carenza di ipocretina: vengono soddisfatti i requisiti per il Criterio B per bassi livelli di ipocretina-1 nel CSF e polisonnografia/test ripetuto di latenza del sonno positivi, ma la cataplessia non è presente (Criterio B1 non soddisfatto).

Narcolessia con cataplessia ma senza carenza di ipocretina: in questo raro sottotipo (meno del 5% di casi di narcolessia) vengono soddisfatti i requisiti per il Criterio B per cataplessia e polisonnografia/test ripetuto di latenza del sonno positivi, ma i livelli di ipocretina-1 nel CSF sono normali (Criterio B2 non soddisfatto). 

Atassia cerebellare autosomica dominante sordità e Narcolessia: Questo sottotipo è causato dalle mutazioni a carico dell'esone 21 del DNA (citosina-5) metiltransferasi-1 ed é caratterizzato da insorgenza tardiva (età 30-40 anni) della narcolessia (con bassi o intermedi livelli di ipocretina-1 nel CSF), sordità, atassia cerebellare e, infine, demenza. 

Narcolessia autosomica dominante obesità e diabete di tipo 2: Narcolessia, obesità, diabete tipo 2, e bassi livelli di ipocretina-1 nel CSF sono stati riportati casi rari e sono associati a una mutazione del gene della glicoproteina mielinica oligodendrocitaria. 

Narcolessia secondaria a un'altra condizione medica: Questo sottotipo é riferito alla narcolessia che si sviluppa secondariamente a condizioni mediche che causano distruzione infettiva (per es. Malattia di Whipple, sarcoidosi), traumatica o tumorale dei neuroni ipocretinergici. 

Specificare gravità 

Lieve: Cataplessia non frequente (meno di 1 volta a settimana) bisogno di sonnellini solo 1 o 2 volte al giorno e sonno notturno meno disturbato. 

Moderata: Cataplessia una volta al giorno oppure 1 volta in pochi giorni, sonno notturno disturbato e necessita di più sonnellini giornalieri. 

Grave: Cataplessia farmaco-resistente con attacchi multipli giornalieri, sonnolenza quasi costante e sonno notturno disturbato (cioè movimenti insonnia e sogni vividi). 


Disturbi del sonno correlati alla respirazione

4 Apnea/ipopnea ostruttiva del sonno 

Criterio A L'uno 1) o l'altro 2): 1) Evidenze polisonnografiche di almeno 5 apnee o ipopnee ostruttive per ora di sonno e almeno 1 dei 2 seguenti sintomi del sonno: a. Disturbi della respirazione notturna: russamento, sbuffamenti/rantoli, pause respiratorie durante il sonno; b. Sonnolenza diurna, astenia o sonno non ristoratore, nonostante una sufficiente opportunità di dormire che non é meglio spiegata con un altro disturbo mentale (compreso un disturbo del sonno) e che non é attribuibile a un'altra condizione medica. 2) Evidenze polisonnografiche di 15 o più apnee o ipopnee ostruttive per ora di sonno indipendentemente da sintomi concomitanti.

Specificare gravità attuale 

Lieve: Indice di apnea/ipopnea inferiore a 15.

Moderata: Indice di apnea/ipopnea inferiore a 15-30.

Grave: Indice di apnea/ipopnea maggiore di 30. 


5 Apnea centrale del sonno

Criterio A Evidenze polisonnografiche di cinque o più apnee centrali per ora di sonno. 

Criterio B Il disturbo non é meglio spiegato da un altro concomitante disturbo del sonno. 

Specificare 

Apnea centrale idiopatica del sonno: Caratterizzata da ripetuti episodi di apnea e ipopnea durante il sonno causati dalla variazione dello sforzo respiratorio ma senza evidenti ostruzioni delle viee aeree. 

Respiro di Cheyne-Stokes: un pattern di variazione in crescendo-decrescendo del volume respiratorio che provoca apnee centrali e ipopnee con una frequenza di almeno 5 episodi per ora accompagnati da frequenti risvegli. 

Apnea centrale del sonno in comorbilità con uso di oppiacei: La patogenesi di questo sottotipo è attribuita agli effetti degli oppiacei sui centri generatori del ritmo respiratorio nel midollo, nonché ai suoi effetti differenziali sullo stimolo respiratorio ipossico rispetto a quello ipercapnico. 

Specificare gravità attuale

La gravità dell'apnea centrale del sonno viene classificata in funzione della frequenza dei disturbi respiratori e dell'entità della desaturazione d'ossigeno e della frammentazione del sonno che si verificano come conseguenza dei ripetuti disturbi respiratori. 


6 Ipoventilazione correlata al sonno

Criterio A La polisonnografia mostra la presenza di episodi di diminuita respirazione associati a livelli elevati di CO2. (Nota in assenza di una misurazione oggettiva della CO2 la persistenza di bassi livelli di saturazione dell'emoglobina non associati ad apnee/ipopnee può indicare ipoventilazione). 

Criterio B Il disturbo non é meglio spiegato da un altro concomitante disturbo del sonno. 

Specificare

Ipoventilazione idiopatica: questo sottotipo non è attribuibile a nessun'altra condizione facilmente identificata.

Ipoventilazione alveolare centrale congenita: questo sottotipo è un raro disturbo congenito che si presenta tipicamente negli individui nel periodo perinatale con respiro superficiale o cianosi e apnea durante il sonno. 

Ipoventilazione correlata al sonno in comorbilità: questo sottotipo si verifica come conseguenza di una condizione medica quale un disturbo polmonare (per es. Interstiziopatia polmonare, broncopneumopatia cronica ostruttiva) o un disturbo neuromuscolare o della parete toracica (per es. Distrofie muscolari, sindrome post-polio, lesione spinale cervicale, cifoscoliosi) o da farmaci (per es. Benzodiazepine, oppiacei). Di verifica anche con l'obesità (sindrome obesità-ipoventilazione) dove riflette una combinazione di aumento del lavoro respiratorio variabilmente ridotto. Tali individui generalmente sono caratterizzati da indice di massa corporea superiore a 30 e ipercapnia durante la veglia (con una pCO2 maggiore di 45) senza altre evidenze di ipoventilazione.

Specificare gravità attuale 

La gravità é classificata in base al grado di ipossiemia e ipercapnia presenti durante il sonno e in base alle evidenze di compromissione d'organo causate da queste anomalie (per es. Insufficienza cardiaca destra). La presenza di anomalie gasanalitiche nel sangue arterioso durante la veglia é un indicatore di maggiore gravità. 


7 Disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia 

Parasonnie

Criterio A Un persistente o ricorrente pattern di interruzione del sonno dovuto principalmente a un'alterazione del sistema circadiano o a un disallineamento tra il ritmo circadiano endogeno e il ritmo sonno-veglia richiesto dalle condizioni fisiche di un individuo o imposto dagli impegni sociali o lavorativi. 

Criterio B L'interruzione del sonno porta a eccessiva sonnolenza o a insonnia o entrambe. 

Criterio C L'alterazione del sonno causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Specificare 

Tipo fase di sonno ritardata: un pattern di esordio del sonno e orari del risveglio ritardati con incapacità di iniziare e terminare il sonno a un orario desiderato precedente o convenzionalmente accettabile. (Specificare Familiare: é presente una familiarità per la fase del sonno ritardata; specificare: Sovrapposizione con tipo di ritmo sonno-veglia diverso dalle 24 ore: la fase di sonno ritardata può sovrapporsi a un altro disturbo circadiano del ritmo sonno-veglia, il ritmo sonno-veglia diverso dalle 24 ore). 

Tipo fase di sonno anticipata: un pattern di esordio del sonno e orario del risveglio anticipati, con incapacità di rimanere svegli o addormentati fino al momento desiderato successivo o convenzionalmente accettabile. (Specificare Familiare: é presente una familiarità per la fase del sonno anticipata). 

Tipo ritmo sonno-veglia irregolare: Un pattern sonno-veglia temporalmente disorganizzato tale che i tempi dei periodi di sonno e veglia sono variabili durante tutto il corso delle 24 ore. 

Tipo ritmo sonno-veglia diverso dalle 24 ore: Un pattern di cicli di sonno-veglia non sincronizzato con le 24 ore ambientali con una regolare deviazione quotidiana (di solito verso orari sempre ritardati) dall'esordio del sonno e dei momenti di veglia. 

Tipo lavoro con turni: Insonnia durante il periodo principale di sonno e sonnolenza (compreso il sonno involontario) durante il periodo principale di veglia associati all'orario dei lavori di turno (cioè con la richiesta di lavorare in orari non convenzionali). 

Tipo non specificato 

Specificare 

Episodico: I sintomi durano almeno 1 mese ma meno di 3 mesi 

Persistente: I sintomi durano 3 mesi o più. 

Ricorrente: si verificano 2 o più episodi nell'arco di 1 anno. 


Parasonnie 

8 Disturbi dell'arousal del sonno non-REM

Criterio A Episodi ricorrenti di risvegli incompleti dal sonno che di solito si verificano durante il primo terzo del principale episodio di sonno accompagnati da uno dei seguenti sintomi: 1. Sonnambulismo: ripetuti episodi di allontanamento dal letto durante il sonno e di deambulazione nei dintorni. Durante il sonnambulismo l'individuo ha un'espressione fissa vuota è relativamente non reattivo agli sforzi compiuti da altri per comunicare con lui/lei e può essere risvegliato solo con grande difficoltà; Terrori nel sonno: ricorrenti episodi di risvegli dal sonno con terrore improvviso che di solito iniziano con grida di panico. Vi é una paura intensa e segni di arousal del sistema nervoso autonomo come midriasi tachicardia tachipnea e sudorazione durante ciascun episodio. È presente una relativa mancanza di risposta agli sforzi compiuti da altri per confortare l'individuo durante tali episodi. 

Criterio B Nessuna o poche (per es. Solo una singola scena visiva) immagini oniriche vengono riferite. 

Criterio C È presente amnesia degli episodi. 

Criterio D Gli episodi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito cognitivo sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio E Il disturbo non é attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso, un farmaco). 

Criterio F I disturbi mentali e medici coesistenti non spiegano gli episodi di sonnambulismo o di terrori nel sonno. 

Specificare 

Tipo sonnambulismo 

(Specificare:Con alimentazione correlata al sonno; Con comportamento sessuale correlato al sonno - sex-somnia) 

Tipo terrore nel sonno 


9 Disturbo da incubi 

Criterio A Ripetuti episodi di sogni prolungati estremamente disforico e vividi che solitamente implicano sforzi per evitare minacce alla sopravvivenza alla sicurezza o all'integrità fisica e che si verificano generalmente durante la seconda metà del principale episodio di sonno. 

Criterio B Al risveglio dai sogni disforici. l'individuo diventa rapidamente orientato e vigile 

Criterio C Il disturbo del sonno causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito cognitivo sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I sintomi degli incubi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una sostanza di abuso o un farmaco). 

Criterio E Disturbi mentali e medici coesistenti non spiegano adeguatamente l'esperienza dominante di sogni disforici. 

Specificare

Durante l'esordio del sonno

Specificare

Con disturbo associato non relativo al sonno compresi i disturbi da uso di sostanze

Con un'altra condizione medica associata 

Con un altro disturbo del sonno associato 

Specificare 

Acuto: la durata del periodo di incubi é di 1 mese o meno. 

Subacuto: la durata del periodo di incubi é maggiore di 1 mese ma inferiore a 6 mesi. 

Persistente: la durata del periodo di incubi é di 6 mesi o superiore. 

Specificare gravità attuale 

Lieve: meno di 1 episodio a settimana. 

Moderata: 1 o più episodi a settimana ma meno di 1 episodio a notte. 

Grave: episodi ogni notte. 


10 Disturbo comportamentale del sonno REM

Criterio A Ripetuti episodi di arousal durante il sonno associati a vocalizzazioni o comportamenti motori complessi. 

Criterio B Questi comportamenti insorgono durante il sonno a movimenti oculari rapidi (REM) e quindi di solito si verificano più di 90 minuti dopo l'inizio del sonno sono più frequenti durante le ultime parti del periodo di sonno e raramente si verificano durante i sonnellini diurni. 

Criterio C Al risveglio da questi episodi l'individuo é completamente sveglio vigile e non confuso o disorientato. 

Criterio D Uno dei seguenti: 1. Sonno REM senza atonia alla registrazione polisonnografica; 2. Una storia indicativa di disturbo comportamentale del sonno REM e una diagnosi definita sinucleinopatia (per es. Morbo di Parkinson, atrofia multisistemica). 

Criterio E I comportamenti causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti (che possono includere lesioni a sé stessi o al compagno di letto). 

Criterio F Il disturbo non é dovuto agli effetti fisiologici di una sostanza (per es sostanza di abuso un farmaco) o a un'altra condizione medica. 

Criterio G Disturbi mentali e medici coesistenti non spiegano meglio gli episodi. 


11 Sindrome delle gambe senza riposo 

Criterio A Bisogno di muovere le gambe di solito accompagnato da o in risposta a sensazioni sgradevoli e spiacevoli alle gambe caratterizzato da tutti i seguenti sintomi: 1. Il bisogno di muovere le gambe inizia o peggiora durante periodi di riposo o di inattività; 2. Il bisogno di muovere le gambe è parzialmente o totalmente alleviato dal movimento; 3. Il bisogno di muovere le gambe è peggiore la sera o la notte rispetto al giorno o si verifica solo di sera o di notte. 

Criterio B I sintomi del Criterio A si verificano almeno 3 volte a settimana e persistono per almeno 3 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A sono accompagnati da disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo scolastico accademico comportamentale o in altre aree importanti. 

Criterio D I sintomi del Criterio A non sono attribuibili a un altro disturbo mentale o a una condizione medica (per es. Artrite, edema delle gambe, ischemia periferica, crampi alle gambe) e non sono meglio spiegati da una condizione comportamentale (per es. Posizione scomoda, abituale tamburrellamento dei piedi). 

Criterio E I sintomi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza di abuso o di farmaci (per es. Acatisia). 


12 Disturbo del sonno indotto da sostanze/farmaci


13 Disturbo da insonnia con altra specificazione


1. Disturbo da insonnia di breve durata: la durata é inferiore a 3 mesi. 

2. Limitato a sonno non ristoratore: il sintomo predominante é il sonno non ristoratore non accompagnato da altri sintomi del sonno quali la difficoltà nell'addormentarsi o nel restare addormentato. 


14 Disturbo da insonnia senza specificazione

15 Disturbo da ipersonnolenza con altra specificazione 

16 Disturbo da ipersonnolenza senza specificazione

17 Disturbo del sonno-veglia con altra specificazione

18 Disturbo del sonno-veglia senza specificazione 


Disfunzioni sessuali


1 Eiaculazione ritardata 

2 Disturbo erettile 

3 Disturbo dell'orgasmo femminile 

4 Disturbo del desiderio sessuale e dell'eccitazione sessuale femminile 

5 Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione

6 Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile 

7 Eiaculazione precoce 

8 Disfunzione sessuale indotta da sostanze/farmaci 

9 Disfunzione sessuale con altra specificazione 

10 Disfunzione sessuale senza specificazione



1 Eiaculazione ritardata 

Criterio A L'individuo deve riportare in tutti o quasi tutti (circa 75%-100%) i rapporti sessuali (in determinate circostanze situazionali o se generalizzato in ogni circostanza) e senza che il ritardo sia intenzionale 1 dei seguenti sintomi: 1. Un marcato ritardo nell'eiaculazione; 2. Marcata infrequenza o assenza di eiaculazione. 

Criterio B I sintomi del Criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano nell'individuo un disagio clinicamente significativo.

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale o di altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Specificare 

Permanente: il disturbo é presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inizia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare 

Generalizzata: non é limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni, partner.

Situazionale: si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Specificare gravità attuale 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 


2 Disturbo erettile 

Criterio A L'individuo deve riportare in tutti o quasi tutti (circa il 75%-100%) i rapporti sessuali (in determinate circostanze situazionali o se generalizzato in ogni circostanza) 1 dei seguenti sintomi: 1. Marcata difficoltà di ottenere un'erezione durante l'attività sessuale; 2. Marcata difficoltà nel mantenere un'erezione fino al compimento dell'attività sessuale; 3 Marcata diminuzione della rigidità erettile. 

Criterio B I sintomi del Criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano nell'individuo un disagio clinicamente significativo. 

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale o di altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Specificare 

Permanente: il disturbo é presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inizia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare 

Generalizzata: Non é limitato a determinati tipi di stimolazione situazioni o partner. 

Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Specificare 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 


3 Disturbo dell'orgasmo femminile

Criterio A Deve essere provato in tutti o quasi tutti (circa il 75%-100%) i rapporti sessuali (in determinate circostanze situazionali o se generalizzato in ogni circostanza) 1 dei seguenti sintomi: 1. Marcato ritardo, marcata infrequenza o assenza di orgasmo; 2. Intensità delle sensazioni orgasmiche marcatamente ridotta. 

Criterio B I sintomi del Criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano nell'individuo un disagio clinicamente significativo. 

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale (per es. Violenza del partner) o altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Permanente: il disturbo è presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inzia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare

Generalizzata: Non é limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Specificare 

Non ha mai avuto un orgasmo in nessuna situazione. 

Specificare 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 


4 Disturbo del desiderio sessuale e dell'eccitazione femminile 

Criterio A Mancanza o significativa riduzione di desiderio/eccitazione sessuale come manifestato da almeno tre dei seguenti problemi: 1. Assente/ridotto interesse per l'attività sessuale; 2. Assenti/ridotti pensieri o fantasie sessuali/erotici; 3. Assente/ridotta iniziativa nel rapporto sessuale e generale rifiuto delle iniziative del partner; 4. Assenza/riduzione dell'eccitazione/piacere durante l'attività sessuale in tutti o quasi (circa il 75%-100%) i rapporti sessuali (in determinate circostanze situazionali o se generalizzato in ogni circostanza); 5. Assenza/riduzione del desiderio/eccitazione sessuale in risposta a possibili stimoli sessuali/erotici interni o esterni (per es. Scritti, verbali, visivi); 6. Assenti/ridotte sensazioni geniali o non geniali durante l'attività sessuale in tutti i quasi tutti (circa il 75%-100%) i rapporti sessuali (in determinate circostanze situazionali o se generalizzato in ogni circostanza). 

Criterio B I sintomi del Criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano nell'individuo un disagio clinicamente significativo. 

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale (per es. Violenza del partner) o di altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Specificare 

Permanente: il disturbo è presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inzia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare 

Generalizzata: Non é limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Specificare 

Non ha mai avuto un orgasmo in nessuna situazione. 

Specificare 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A.  


5 Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione

Criterio A Persistenti ricorrenti difficoltà con uno o più dei seguenti problemi: 1. Penetrazione vaginale durante il rapporto; 2. Marcato dolore vulvo-vaginale o pelvico durante il rapporto o i tentativi di penetrazione vaginale; 3. Marcata paura o ansia per il dolore pelvico o vulvo-vaginale prima, durante o come risultato della penetrazione vaginale; 4. Marcata tensione o contrazione dei muscoli del pavimento pelvico durante il tentativo di penetrazione vaginale. 

Criterio B I sintomi del Criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano all'individuo un disagio clinicamente significativo. 

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale (per es. Violenza del partner) o di altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Specificare 

Permanente: il disturbo è presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inzia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A.  


6 Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile 

Criterio A Persistente o ricorrente insufficienza o assenza di pensieri o fantasie sessuali/erotici e di desiderio di attività sessuale. Il giudizio di carenza è fatto dal clinico tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale come l'età e il contesto di vita generale e socioculturale dell'individuo. 

Criterio B I sintomi del Criterio A si sono protratti come minimo per circa 6 mesi. 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano nell'individuo un disagio clinicamente significativo. 

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale o di altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Specificare 

Permanente: il disturbo è presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inzia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare 

Generalizzata: Non é limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Specificare 

Non ha mai avuto un orgasmo in nessuna situazione. 

Specificare 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A.   


7 Eiaculazione precoce 

Criterio A Una modalità persistente o ricorrente di eiaculazione precoce che si verifica durante i rapporti sessuali circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l'individuo lo desideri. Nota: Anche se la diagnosi di eiaculazione precoce può essere applicata a individui impegnati in attività sessuali non intravaginali non sono stati stabiliti specifici criteri di durata per queste attività. 

Criterio B I sintomi del Criterio A devono essere stati presenti come minimo per circa 6 mesi e devono essere provati in tutte o quasi tutte (circa il 75%-100%) le occasioni di attività sessuale (in determinate circostanze situazionali o se generalizzato in ogni circostanza). 

Criterio C I sintomi del Criterio A causano nell'individuo un disagio clinicamente significativo. 

Criterio D La disfunzione sessuale non é meglio spiegata da un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale o di altri significativi fattori stressanti e non é attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un'altra condizione medica. 

Specificare 

Permanente: il disturbo è presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo. 

Acquisita: il disturbo inzia dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale. 

Specificare 

Generalizzata: Non é limitato a determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Situazionale: Si verifica solo con determinati tipi di stimolazione, situazioni o partner. 

Specificare 

Non ha mai avuto un orgasmo in nessuna situazione. 

Specificare 

Lieve: Evidenze di un lieve disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Moderata: Evidenze di un moderato disagio riguardante i sintomi del Criterio A. 

Grave: Evidenze di un grave o estremo disagio riguardante i sintomi del Criterio A.  


8 Disfunzione sessuale indotta da sostanze/farmaci 

9 Disfunzione sessuale con altra specificazione 

10 Disfunzione sessuale senza specificazione 



Disforia di genere

1 Disforia di genere
2 Disforia di genere con altra specificazione
3 Disforia di genere senza specificazione

1 Disforia di genere
Nei bambini
Criterio A Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e il genere assegnato della durata di almeno 6 mesi che si manifesta attraverso almeno 6 dei seguenti criteri (di cui 1 deve essere necessariamente il criterio A1): 1. Un forte desiderio di appartenere al genere opposto o insistenza sul fatto di appartenere al genere opposto (o a un genere alternativo diverso dal genere assegnato); 2. Nei bambini (genere assegnato) una forte preferenza per il travestimento con abbigliamento tipico del genere opposto o per la simulazione dell'abbigliamento femminile, nelle bambine (genere assegnato) una forte preferenza per l'indossare esclusivamente abbigliamento tipicamente maschile e una forte resistenza a indossare abbigliamento tipicamente femminile; 3. Una forte preferenza per i ruoli tipicamente legati al genere opposto nei giochi del "far finta" o di fantasia; 4. Una forte preferenza per giocattoli giochi o attività stereotipicamente utilizzati o praticati dal genere opposto; 5. Una forte preferenza per compagni di gioco del genere opposto; 6. Nei bambini (genere assegnato) un forte rifiuto per giocattoli giochi e attività tipicamente maschili, e un forte evitamento dei giochi in cui ci si azzuffa, nelle bambine (genere assegnato) rifiuto per giocattoli giochi o attività tipicamente femminili; 7. Una forte avversione per la propria anatomia sessuale; 8. Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie o secondarie corrispondenti al genere esperito.
Criterio B La condizione è associata a sofferenza clinicamente significativa o a compromissione del funzionamento in ambito sociale scolastico o in altre aree importanti.
Specificare
Con un disturbo dello sviluppo sessuale: per es. Un disturbo androgenitale congenito come iperplasia surrenale congenita oppure sindrome da insensibilità agli androgeni.

Negli adulti
Criterio A Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e il genere assegnato della durata di almeno 6 mesi che si manifesta in almeno 2 dei seguenti criteri: 1. Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e le caratteristiche sessuali primarie o secondarie (oppure in giovani adolescenti le caratteristiche sessuali secondarie attese); 2. Un forte desiderio di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali primarie o secondarie a causa di una marcata incongruenza con il genere esperito/espresso di un individuo (oppure nei giovani adolescenti un desiderio di impedire lo sviluppo di caratteristiche sessuali secondarie attese); 3. Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie o secondarie del genere opposto; 4. Un forte desiderio di appartenere al genere opposto (o un genere alternativo diverso dal genere assegnato); 5. Un forte desiderio di essere trattato come appartenente al genere opposto (o un genere alternativo diverso dal genere assegnato); 6. Una forte convinzione di avere i sentimenti e le reazioni tipici del genere opposto (o di un genere alternativo diverso dal genere assegnato).
Criterio B La condizione è associata a sofferenza clinicamente significativa o a compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti.
Specificare
Con un disturbo dello sviluppo sessuale: per es. Un disturbo androgenitale congenito come iperplasia surrenale congenita oppure sindrome da insensibilità agli androgeni.
Specificare
Post-transizione: l'individuo é passato a vivere a tempo pieno il genere desiderato (con o senza riconoscimento legale del cambiamento di genere) e si é sottoposto (oppure si sta preparando a sottoporsi) ad almeno una procedura medica di riassegnazione sessuale o a un protocollo di trattamento vale a dire un regolare trattamento con ormoni del sesso opposto o un intervento chirurgico di riassegnazione del genere in accordo al genere desiderato (per es. Penectomia, vaginoplastica in un individuo nato maschio, mastectomia o falloplastica in un individuo nato femmina).

2 Disforia di genere con altra specificazione
(per es. inferiore a 6 mesi)

3 Disforia di genere senza specificazione 


Disturbi da comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta

1 Disturbo oppositivo provocatorio
2 Disturbo esplosivo intermittente
3 Disturbo della condotta
4 Disturbo antisociale (vedi disturbi di personalità)
5 Piromania
6 Cleptomania
7 Disturbo da comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta con altra specificazione
8 Disturbo da comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta senza specificazione

1 Disturbo oppositivo provocatorio
Criterio A un pattern di umore collerico irritabile, comportamento polemico/provocatorio o vendicativo che dura da almeno 6 mesi evidenziato dalla presenza di almeno 4 sintomi di qualsiasi tra le seguenti categorie e manifestato durante l'interazione con almeno un individuo diverso dal fratello.
Umore collerico/irritabile
1. Va spesso in collera; 2. È spesso permaloso o facilmente contrariato; 3. È spesso adirato e risentito.
Comportamento polemico/provocatorio
4. Litiga spesso con figure che rappresentano l'autorità o per i bambini e gli adolescenti con gli adulti; 5. Spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste provenienti da figure che rappresentano l'autorità e le regole; 6. Spesso irrita deliberatamente gli altri; 7. Spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento.
Vendicatività
8. È stato dispettoso vendicativo almeno due volte negli ultimi 6 mesi. Nota: la persistenza e la frequenza di questi comportamenti dovrebbero essere usate per distinguere un comportamento che é entro i limiti della normalità da quello che rappresenta un sintomo. Per i bambini di età ai 5 anni il comportamento dovrebbe verificarsi quasi tutti i giorni per un periodo di almeno 6 mesi, se non diversamente specificato (criterio A8). Per gli individui di 5 anni o maggiori il comportamento dovrebbe verificarsi almeno 1 volta alla settimana per almeno 6 mesi se non diversamente specificato (Criterio A8). Mentre questi criteri forniscono indicazioni sul livello minimo di frequenza per definire i sintomi, anche altri fattori devono essere considerati come per esempio se la frequenza e l'intensità del comportamento sono al di fuori dei limiti considerati normali per il livello di sviluppo, il genere e la cultura dell'individuo.
Criterio B L'anomalia del comportamento è associata qa disagio dell'individuo o di altre persone del suo immediato contesto sociale (per es. Famiglia, coetanei, colleghi di lavoro) oppure ha un impatto negativo sul funzionamento in ambito sociale educativo lavorativo e in altre aree importanti.
Criterio C I comportamenti non si manifestano esclusivamente durante il decorso di un disturbo psicotico da uso di sostanze depressivo o bipolare. Inoltre non vengono soddisfatti i criteri per il disturbo da disregolazione dell'umore dirompente.
Specificare gravità attuale
Lieve: I sintomi sono limitati a un unico ambiente (per es. A casa, a suola, a lavoro, con i coetanei).
Moderata: Alcuni sintomi sono presenti in almeno due ambienti.
Grave: Alcuni sintomi sono presenti in tre o più ambienti.

2 Disturbo esplosivo intermittente
Criterio A Accessi comportamentali ricorrenti che rappresentano l'incapacità di controllare gli impulsi aggressivi come manifestato da uno dei seguenti: 1. Aggressione verbale (per es. Accessi di collera invettive discussioni o litigi verbali) o aggressione fisica verso proprietà animali o altre persone che si verifica in media due volte alla settimana per un periodo di 3 mesi. L'aggressione fisica non comporta danneggiamento o distruzione di proprietà e non provoca lesioni ad animali o a altre persone; 2. Tre accessi comportamentali che implicano danneggiamento o distruzione di proprietà o aggressione fisica che provoca lesioni a animali o altre persone che si verificano in un periodo di 12 mesi.
Criterio B Il grado di aggressività espresso durante gli accessi ricorrenti é grossolanamente esagerato rispetto alla provocazione o qualsiasi fattore psicosociale stressante precipitante.
Criterio C Le ricorrenti esplosioni di aggressività non sono premeditate (cioè sono impulsive o generate dalla rabbia) e non hanno lo scopo di raggiungere qualche obiettivo concreto (per es. Denaro, potere, intimidazione).
Criterio D Le ricorrenti esplosioni di aggressività causano o un disagio marcato nell'individuo o la compromissione del suo funzionamento in ambito lavorativo o interpersonale oppure sono associate a conseguenze finanziarie o legali.
Criterio E L'età cronologica è di almeno 6 anni (o livello di sviluppo equivalente.
Criterio F Le ricorrenti esplosioni di aggressività non sono meglio spiegate da un altro disturbo mentale (per es. Disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare, disturbo da disregolazione dell'umore dirompente, un disturbo psicotico, disturbo antisociale di personalità, disturbo borderline di personalità) e non sono attribuibili a altra condizione medica (per es. Trauma cranico, malattia di Alzheimer) o agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. Una droga di abuso, un farmaco). Per una diagnosi riguardante minori di età tra i 6 e i 18 anni non deve essere preso in considerazione un comportamento aggressivo che si verifica come facente parte di un disturbo dell'adattamento.
Questa diagnosi può essere posta in aggiunta a quella di disturbo da deficit dell'attenzione/iperattività, disturbo della condotta, disturbo oppositivo provocatorio o disturbo dello spettro dell'autismo quando le ricorrenti e impulsive esplosioni di aggressività sono superiori a quelle che solitamente sono presenti in questi disturbi e giustificano un'attenzione clinica indipendente.

3 Disturbo della condotta
Criterio A Un pattern di comportamento ripetitivo e persistente in cui vengono violati i diritti fondamentali degli altri oppure le principali norme o regole sociali appropriate all'età che si manifesta con la presenza di 12 mesi precedenti di almeno 3 dei seguenti 15 criteri in qualsiasi fra le categorie sotto indicate con almeno un criterio presente negli ultimi 6 mesi.
Aggressione a persone e animali
1. Spesso fa il prepotente minaccia o intimorisce gli altri; 2. Spesso da il via a colluttazioni; 3. Ha usato un'arma che può causare seri danni fisici ad altri (per es. Un bastone, un mattone, una bottiglia rotta, un coltello, una pistola); 4. È stato fisicamente crudele con le persone; 5. È stato fisicamente crudele con gli animali; 6. Ha rubato affrontando direttamente la vittima (per es. Aggressione, scippo, estorsione, rapina a mano armata); 7. Ha costretto qualcuno a attività sessuali;
Distruzione della proprietà
8. Ha deliberatamente appiccato il fuoco con l'intenzione di causare seri danni; 9. Ha deliberatamente distrutto proprietà altrui (in modo diverso dall'appiccare il fuoco);
Frode e furto
10. È penetrato nell'abitazione nel caseggiato o nell'automobile di qualcun altro; 11. Spesso mente per ottenere vantaggi o favori o evitare dei doveri (cioè raggira gli altri); 12. Ha rubato articoli di valore senza affrontare direttamente la vittima (per es. Furto nei negozi, ma senza scasso, contraffazione);
Grave violazione di regole
13. Spesso già prima dei 13 anni di età trascorre la notte fuori nonostante le proibizioni dei genitori; 14. Si é allontanato da casa di notte almeno due volte mentre viveva nella casa dei genitori o di chi ne faceva le veci o una volta senza ritornare per un lungo periodo; 15. Spesso già prima dei 13 anni di età marina la scuola.
Criterio B L'anomalia del comportamento causa una compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale scolastico o lavorativo.
Criterio C Se l'individuo ha 18 anni o più non sono soddisfatti i criteri di disturbo antisociale di personalità.
Specificare
Tipo con esordio nell'infanzia: gli individui presentano almeno un sintomo caratteristico del disturbo della condotta prima dei 10 anni di età.

Tipo con esordio nell'adolescenza: gli individui non mostrano alcun sintomo caratteristico del disturbo della condotta prima dei 10 anni di età. 

Esordio non specificato: sono soddisfatti i criteri per la diagnosi di disturbo della condotta ma non sono disponibili informazioni sufficienti per determinare se l'esordio del primo sintomo si é verificato prima o dopo i 10 anni di età. 

Specificare 

Con emozioni prosociali limitate: perché gli venga assegnato questo specificatore un individuo deve aver dimostrato in modo persistente per almeno 12 mesi e in diversi tipi di relazioni e ambienti almeno 2 delle seguenti caratteristiche. Queste riflettono i tipici pattern di funzionamento interpersonale e emotivo dell'individuo in un determinato periodo e non solo in eventi occasionali in alcune situazioni. Pertanto per valutare i criteri dello specificatore sono necessarie più fonti di informazione. Oltre a ciò che riferisce l'individuo è necessario prendere in considerazione le testimonianze di altre persone che sono state in contatto con lui per lunghi periodi di tempo (per es. Genitori, insegnanti, colleghi, altri parenti, coetanei):

Mancanza di rimorso o senso di colpa 

Non prova rimorso o senso di colpa quando compie qualcosa di sbagliato (escludere il rimorso se questo viene espresso solo dall'individuo in arresto o messo di fronte a una punizione). L'individuo mostra una generale mancanza di preoccupazione per le conseguenze negative delle sue azioni. Per esempio l'individuo non é pentito dopo aver ferito qualcuno o non si preoccupa delle conseguenze derivanti dall'infrangere le regole. 

Insensibilità - mancanza di empatia 

Disprezza e é incurante dei sentimenti degli altri. L'individuo è descritto come freddo e indifferente. Appare preoccupato più per gli effetti che le sue azioni hanno su di lui che per quelli sugli altri anche quando comportano un grave danno per gli altri.

Indifferenza per i risultati

Non mostra preoccupazione per lo scarso/problematico rendimento a scuola al lavoro o in altre attività importanti. L'individuo non mette l'impegno necessario per una buona riuscita anche quando le aspettative sono chiare e tipicamente incolpa gli altri per i suoi scarsi risultati. 


Affettivita superficiale o anaffettività

Non esprime sentimenti né mostra emozioni verso gli altri se non in modi che sembrano poco profondi insinceri o superficiali (per es. Le azioni contraddicono l'emozione mostrata; può "accendere" o "spegnere" in fretta le proprie emozioni) o usando espressioni emotive per il proprio vantaggio (per es. Emozioni mostrate per manipolare o intimidire gli altri). 


Specificare gravità attuale 

Lieve: Pochi o nessun problema di condotta oltre a quelli richiesti per porre la diagnosi e questi problemi causano agli altri danni relativamente minori (per es. Bugie, assenze ingiustificate, stare fuori fino a tardi senza permesso, altre infrazioni alle regole). 

Moderata: il numero di problemi di condotta e i loro effetti sugli altri sono intermedi tra quelli definiti "lievi" e quelli definiti "gravi" (per es. Rubare senza affrontare direttamente la vittima, vandalismo). 

Grave: numerosi problemi di condotta oltre a quelli richiesti per porre la diagnosi oppure questi problemi causano danni notevoli agli altri (per es. Sesso forzato, crudeltà fisica, uso di armi, rubare affrontando direttamente la vittima, furto con scasso).


4 Disturbo antisociale (vedi disturbi di personalità) 


5 Piromania 

Criterio A Appiccamento deliberato e intenzionale del fuoco in più di un'occasione. 

Criterio B Tensione o eccitazione emotiva prima dell'atto. 

Criterio C L'individuo è affascinato interessato incuriosito o attratto dal fuoco e dai suoi contesti situazionali (per es. Attrezzature, usi, conseguenze).

Criterio D Piacere gratificazione o sollievo quando viene appiccato il fuoco o quando si assiste o si partecipa ai momenti successivi. 

Criterio E L'appiccamento del fuoco non é messo in atto per un vantaggio economico come espressione di un'ideologia sociopolitical, per occultare un'attività criminosa per esprimere rabbia o vendetta per migliorare le proprie condizioni di vita in conseguenza di un delirio o allucinazione o come risultato di una compromissione del giudizio (per es. Nel disturbo neurocognitivo maggiore, nella disabilità intellettiva, nell'intossicazione da sostanze). 

Criterio F L'appiccamento del fuoco non é meglio spiegato dal disturbo della condotta d aun episodio maniacale o dal disturbo antisociale di personalità. 


6 Cleptomania

Criterio A Ricorrente incapacità di resistere all'impulso di rubare oggetti di cui non c'è bisogno per l'uso personale o per il loro valore economico. 

Criterio B Crescente sensazione di tensione immediatamente prima di commettere il furto. 

Criterio C Piacere gratificazione o sollievo nel momento in cui il furto viene commesso.

Criterio D Il furto non viene compiuto per esprimere rabbia o vendetta, né in conseguenza di un delirio o un'allucinazione. 

Criterio E Il furto non é meglio spiegato dal disturbo della condotta da un episodio maniacale o dal disturbo antisociale di personalità. 


7 Disturbo da comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta con altra specificazione


8 Disturbo da comportamento dirompente del controllo degli impulsi e della condotta senza specificazione 


Disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction


1 Disturbi correlati a alcol

2 Disturbi correlati a caffeina

3 Disturbi correlati a cannabis

4 Disturbi correlati a allucinogeni

5 Disturbi correlati a inalanti

6 Disturbi correlati a oppiacei

7 Disturbi correlati a sedativi, ipnotici, e ansiolitici

8 Disturbi correlati agli stimolanti

9 Disturbi correlati al tabacco

10 Disturbi correlati a altre (o sconosciute) sostanze

11 Disturbi non correlati a sostanze


1 Disturbi correlati a alcol

Disturbo da uso di alcol 

Criterio A Un pattern problematico di uso di alcol che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno 2 delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. L'alcol è spesso assunto in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di alcol; 3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi alcol, usare alcol, o recuperare i suoi effetti; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di alcol; 5. Uso ricorrente di alcol che causa un fallimento dell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa; 6. Uso continuato di alcol nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti dell'alcol; 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di alcol; 8. Uso ricorrente di alcol in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso; 9. Uso continuato di alcol nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico, che é stato probabilmente causato o esacerbato dall'alcol; 10. Tolleranza come definita da ciascuno dei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantità marcatamente aumentate di alcol per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di alcol; 11. Astinenza manifestata da ciascuno dei seguenti fattori: a. La caratteristica sindrome da astinenza da alcol (criteri A e B per l'astinenza da alcol) b. L'acol (o una sostanza strettamente correlata come una benzodiazepina) viene assunto per attenuare o evitare i sintomi di astinenza. 

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di alcol sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di alcol è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di alcol, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di alcol sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di alcol è stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con l'eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di alcol, che può essere soddisfatto). 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo di trova in un ambiente dove l'accesso all'alcol è limitato. 

Specificare gravità attuale

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi 

Grave: presenza di 6 o più sintomi 


Intossicazione da alcol 

Criterio A Recente ingestione di alcool. 

Criterio B Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. Comportamento sessuale inappropriato o aggressivo, labilità dell'umore, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o poco dopo l'ingestione di alcol. 

Criterio C Uno o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano durante o poco dopo l'uso di alcol: 1. Eloquio inceppato; 2. Mancanza di coordinazione; 3. Andatura instabile; 4. Nistagmo; 5. Compromissione dell'attenzione o della memoria; 6. Stupor o coma. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa un'intossicazione da altra sostanza. 


Astinenza da alcol 

Criterio A Cessazione (o riduzione) dell'uso di alcol che é stato pesante e prolungato. 

Criterio B Due o più dei seguenti sintomi che si sviluppano da alcune ore a diversi giorni dopo la cessazione (o riduzione) dell'uso di alcol come descritto nel Criterio A: 1. Iperattività autonomica (per es. Sudorazione o frequenza del polso maggiore di 100bpm); 2. Aumento del tremore a livello delle mani; 3. Insonnia; 4. Nausea o vomito; 5. Allucinazioni o illusioni visive, tattili o uditive transitorie; 6. Agitazione psicomotoria; 7. Ansia; 8. Convulsioni tonico cloniche generalizzate. 

Criterio C I segni e i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione e l'astinenza da altra sostanza. 

Specificare

Con alterazioni percettive: questo specificatore si applica nei rari casi in cui le allucinazioni (generalmente visive o tattili) si verificano in assenza di un delirium.


Altri disturbi indotti da alcol 


Disturbo correlato all'alcol senza specificazione 


2 Disturbi correlati a caffeina

Intossicazione da caffeina

Criterio A Recente consumo di caffeina (tipicamente dosi elevate ben oltre i 250 mg) 

Criterio B Cinque o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di caffeina: 1. Irrequietezza; 2. Nervosismo; 3. Eccitamento; 4. Insonnia; 5. Vampate al volto; 6. Diuresi; 7. Disturbi gastrointestinali; 8. Contratture muscolari; 9. Flusso incoerente di pensiero e dell'eloquio; 10. Tachicardia o aritmia cardiaca; 11. Periodi di resistenza alla fatica; 12. Agitazione psicomotoria. 

Criterio C I segni e i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione da altra sostanza. 


Astinenza da caffeina 

Criterio A Uso prolungato di caffeina. 

Criterio B Brusca cessazione dell'uso di caffeina seguito nelle 24 ore da 3 o più dei seguenti segni e sintomi: 1. Cefalea; 2. Affaticamento marcato o fiacchezza; 3. Umore disforico umore depresso o irritabilità; 4. Difficoltà di concentrazione; 5. Sintomi tipo influenza (nausea, vomito, o dolori muscolari/rigidità). 

Criterio C I segni e i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica (per es. Emicrania, patologia vitale) e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione e l'astinenza da altra sostanza.


Altri disturbi indotti da caffeina 


Disturbo correlato alla caffeina senza specificazione 


3 Disturbi correlati a cannabis

Disturbo da uso di cannabis 

Un pattern problematico di uso di cannabis che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno 2 delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. La cannabis é spesso assunta in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di cannabis; 3. Una gran parte del tempo é impiegata in attività necessarie a procurarsi la cannabis, usare la cannabis, o recuperare dai suoi effetti; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di cannabis; 5. Uso ricorrente di cannabis che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro a scuola a casa; 6. Uso continuato di cannabis nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della cannabis; 7. Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di cannabis; 8. Uso ricorrente di cannabis in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso; 9. Uso continuato di cannabis nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato dalla cannabis; 10. Tolleranza come definita da ciascuno dei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantità marcatamente aumentate di cannabis per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di cannabis; 11. Astinenza manifestata da ciascuno dei seguenti fattori: a. La caratteristica sindrome da astinenza da cannabis (con riferimento ai Criteri A e B per astinenza da cannabis). b. La cannabis (o sostanza strettamente correlata) viene assunta per attenuare o evitare sintomi di astinenza. 

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di cannabis sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di cannabis è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di cannabis, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di cannabis sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di cannabis è stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con l'eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di cannabis, che può essere soddisfatto). 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo di trova in un ambiente dove l'accesso alla cannabis è limitato. 

Specificare gravità attuale

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi 

Grave: presenza di 6 o più sintomi 


Intossicazione da cannabis  

Criterio A Recente uso di cannabis. 

Criterio B Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. Coordinazione motoria compromessa euforia ansia sensazione di rallentamento del tempo capacità critica compromessa isolamento sociale) che si sviluppano durante o subito dopo l'uso della cannabis.

Criterio C 2 o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano entro 2 ore dall'uso di cannabis: 1. Iperemia congiuntivale; 2. Aumento dell'appetito; 3. Secchezza delle fauci; 4. Tachicardia. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa un'intossicazione da altra sostanza.

Specificare 

Con alterazioni percettive: allucinazioni con esame di realtà integro o illusioni uditive visive o tattili che si verificano in assenza di un delirium. 


Astinenza da cannabis 

Criterio A Cessazione dell'uso di cannabis che é stato pesante e prolungato (cioè abituale uso quotidiano o quasi almeno per un periodo di alcuni mesi). 

Criterio B 3 o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano approssimativamente entro 1 settimana dopo il Criterio A: 1. Irritabilità rabbia aggressività; 2. Nervosismo ansia; 3. Difficoltà del sonno (per es. Insonnia, sogni inquietanti); 4. Diminuizione dell'appetito o perdita di peso; 5. Irrequietezza; 6. Umore depresso; 7. Almeno 1 dei seguenti sintomi fisici causa malessere significativo: dolori addominali, instabilità tremori, sudorazione, febbre, brividi o cefalea. 

Criterio C I segni e i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione e l'astinenza da altra sostanza. 


Altri disturbi indotti da cannabis


Disturbo correlato alla cannabis senza specificazione


4 Disturbi correlati a allucinogeni

Disturbo da uso di fenciclidina

Criterio A Un pattern di uso di fenciclidina (o di sostanza farmacologica simile) che porta disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. La fenciclidina é spesso assunta in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di fenciclidina; 3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi fenciclidina; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di fenciclidina; 5. Uso ricorrente di fenciclidina che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa (per es. Assenze ripetute dal lavoro o scarso rendimento lavorativo correlati all'uso di fenciclidina assenze correlate alla fenciclidina, sospensioni o espulsioni da scuola trascuratezza nei confronti dei bambini o della famiglia); 6. Uso continuato di fenciclidina nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della fenciclidina (per es discussioni con il partner sulle conseguenze dell'intossicazione, scontri fisici); 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di fenciclidina; 8. Uso ricorrente di fenciclidina in situazioni nelle quali é fisicamente pericoloso (per es. Guidare un automobile o operare con macchinari quando si é compromessi dalla fenciclidina); 9. Uso continuato di fenciclidina nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato dalla fenciclidina; 10. Tolleranza come definita da ciascuno sei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantitativi marcatamente aumentati di fenciclidina per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di fenciclidina. 

Nota I segni e i sintomi dell'astinenza non sono stabiliti per la fenciclidina e pertanto questo criterio non si applica. (L'astinenza da fenciclidina é stata riferita negli animali ma non é documentata negli utilizzatori umani). 

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di fenciclidina sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di fenciclidina è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di fenciclidina, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di fenciclidina sono stati soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di fenciclidina é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di fenciclidina, che può essere soddisfatto).

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso alla fenciclidina è limitato.

Specificare gravità attuale 

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi

Grave: presenza di 6 o più sintomi


Disturbo da uso di altri allucinogeni

Criterio A Un pattern problematico di uso di allucinogeni (diversi dalla fenciclidina) che porta disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. L'allucinogeno é spesso assunto in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso dell'allucinogeno; 3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi l'allucinogeno; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso dell'allucinogeno; 5. Uso ricorrente dell'allucinogeno che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa (per es ripetute assenze dal lavoro o scarso rendimento lavorativo correlati all'uso di allucinogeni, assenze correlate ad allucinogeni, sospensioni o espulsioni da scuola, trascuratezza verso i bambini e la famiglia); 6. Uso continuato di allucinogeni nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti dell'allucinogeno (per es discussioni con il partner sulle conseguenze dell'intossicazione, scontri fisici); 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso dell'allucinogeno; 8. Uso ricorrente dell'allucinogeno in situazioni nelle quali é fisicamente pericoloso (per es. Guidare un automobile o operare con macchinari quando si é compromessi dell'allucinogeno); 9. Uso continuato dell'allucinogeno nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato dall'allucinogeno; 10. Tolleranza come definita da ciascuno sei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantitativi marcatamente aumentati di allucinogeno per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di allucinogeno. 

Nota I segni e i sintomi dell'astinenza non sono stabiliti per gli allucinogeni e pertanto questo criterio non si applica. 

Specificare l'allucinogeno 

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di altri allucinogeni sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di altri allucinogeni è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di allucinogeno, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di altri allucinogeni sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di altri allucinogeni é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di allucinogeno, che può essere soddisfatto).

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso agli allucinogeni è limitato.

Specificare gravità attuale 

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi

Grave: presenza di 6 o più sintomi


Intossicazione da fenciclidina 

Criterio A Recente uso di fenciclidina (o di una sostanza farmacologica simile). 

Criterio B Cambiamenti comportamentali problematici clinicamente significativi (per es. Litigiosità aggressività impulsività imprevedibilità agitazione psicomotoria capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di fenciclidina.

Criterio C Comparsa entro un'ora di 2 o più dei seguenti segni e sintomi: 

Nota quando la sostanza viene fumata "sniffata" o assunta per endovena l'esordio può essere particolarmente rapido. 1. Nistagmo verticale o orizzontale; 2. Ipertensione o tachicardia; 3. Torpore o diminuita risposta al dolore; 4. Atassia; 5. Disartria; 6. Rigidità muscolare; 7. Convulsioni o coma; 8. Iperacusia. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa intossicazione da altra sostanza.


Intossicazione da altri allucinogeni 

Criterio A Recente uso di allucinogeni (diversi da fenciclidina). 

Criterio B Comportamento problematico clinicamente significativo (per es. Marcata ansia o depressione idee di riferimento "paura di perdere la propria mente" ideazione paranoide capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di allucinogeni.

Criterio C Cambiamenti percettivi che si verificano in uno stato di completa vigilanza e allerta (per es. Intensificazione soggettiva delle percezioni, depersonalizzazione, illusioni, allucinazioni, sinestesie) e si sviluppano durante, o subito dopo, l'uso di allucinogeni. 

Criterio D 2 o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di allucinogeni: 1. Midriasi; 2. Tachicardia; 3. Sudorazione; 4. Palpitazioni; 5. Visione offuscata; 6. Tremori; 7. Mancanza di coordinazione. 

Criterio E I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa intossicazione da altra sostanza.


Disturbo percettivo persistente da allucinogeni

Criterio A A seguito della cessazione dell'uso di allucinogeni la ricomparsa di 1 o più dei sintomi percettivi che erano stati sperimentati durante l'intossicazione da allucinogeni (per es. Allucinazioni geometriche, false percezioni di movimento nei campi visivi periferici, flash di colori, colori intensificati, scie di immagini di oggetti in movimento, immagini residue positive, aureole attorno agli oggetti, macropsia e micropsia). 

Criterio B I sintomi del Criterio A causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio C I sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica (per es. Lesioni anatomiche e infezioni cerebrali, epilessia visive) e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es. Delirium, disturbo neurocognitivo maggiore, schizofrenia) o allucinazioni ipnopompiche. 


Altri disturbi indotti da fenciclidina 


Disturbi indotti da altri allucinogeni 


Disturbo correlato alla fenciclidina senza specificazione


Disturbo correlato agli allucinogeni senza specificazione 


5 Disturbi correlati a inalanti

Disturbo da uso di inalanti 

Criterio A un pattern problematico di uso di una sostanza inalante a base di idrocarburi che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni, che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. La sostanza inalante é spesso assunta in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso della sostanza inalante; 3. Una gran parte di tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi la sostanza inalante usare la sostanza inalante o recuperare dai suoi effetti; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso della sostanza inalante; 5. Uso ricorrente della sostanza inalante che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa; 6. Uso continuato della sostanza inalante nonostante la presenza di persistenti e ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza inalante; 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso della sostanza inalante; 8. Uso ricorrente della sostanza inalante in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso; 9. Uso continuato della sostanza inalante nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato dalla sostanza inalante; 10. Tolleranza come definita da ciascuno dei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantità marcatamente aumentate della sostanza inalante per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di sostanza inalante. 

Specificare l'inalante

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di inalanti sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di inalanti è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di inalanti che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di inalanti sono stati soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di inalanti é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di inalanti, che può essere soddisfatto).

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso agli inalanti è limitato.

Specificare gravità attuale 

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi

Grave: presenza di 6 o più sintomi


Intossicazione da inalanti

Criterio A Una recente esposizione a sostanze inalanti intenzionale o non intenzionale a breve termine ad alto dosaggio compresi idrocarburi volatili come toluene o benzina. 

Criterio B Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. Litigiosità, aggressività, apatia, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo l'esposizione a inalanti. 

Criterio C 2 o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano durante o subito dopo l'uso o l'esposizione agli inalanti: 1. Vertigini; 2. Nistagmo; 3. Mancata coordinazione; 4. Eloquio inceppato; 5. Andatura instabile; 6. Letargia; 7. Riflessi diminuiti; 8. Ritardo psicomotorio; 9. Tremori; 10. Debolezza muscolare generalizzata; 11. Visione offuscata o diplopia; 12. Stupor o coma; 13. Euforia. 

Criterio D I segni o i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa intossicazione da altra sostanza. 


Altri disturbi indotti da inalanti


Disturbo correlato a inalanti senza specificazione 


6 Disturbi correlati a oppiacei

Disturbo da uso di oppiacei 

Criterio A Un pattern problematico di uso di oppiacei che porta disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. Gli oppiacei sono spesso assunti in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di oppiacei; 3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi gli oppiacei; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di oppiacei; 5. Uso ricorrente di oppiacei che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa; 6. Uso continuato di oppiacei nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti degli oppiacei; 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di oppiacei; 8. Uso ricorrente di oppiacei in situazioni nelle quali é fisicamente pericoloso; 9. Uso continuato di oppiacei nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato dagli oppiacei; 10. Tolleranza come definita da ciascuno dei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantitativi marcatamente aumentati di oppiacei per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di oppiacei. Nota Questo criterio non é considerato soddisfatto per quegli individui che assumono oppiacei solamente sotto appropriata supervisione medica; 11. Astinenza manifestata da ciascuno dei seguenti fattori: a. La caratteristica sindrome da astinenza da oppiacei (Criterio A e B dei criteri per l'astinenza da oppiacei). b. Gli oppiacei o una sostanza strettamente correlata vengono assunti per attenuare o evitare i sintomi di astinenza. Nota Questo criterio non é considerato soddisfatto per quegli individui che assumono oppiacei solamente sotto appropriata supervisione medica.  

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di oppiacei sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di oppiacei è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di oppiacei, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di oppiacei sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di oppiacei é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di oppiacei, che può essere soddisfatto).

Specificare 

In terapia agonista: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo sta assumendo un farmaco agonista prescritto come il metadone o la buprenorfina e nessuno dei criteri per il disturbo da uso di oppiacei é stato soddisfatto per quella classe di farmaci (con l'eccezione della tolleranza o dell'astinenza dall'agonista). Questa categoria si applica anche a quegli individui che sono in mantenimento con un agonista parziale, un agonista/antagonista o un antagonista completo, come il naltrexone per via orale o un depot di naltrexone. 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso agli oppiacei è limitato.

Specificare gravità attuale 

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi

Grave: presenza di 6 o più sintomi


Intossicazione da oppiacei

Criterio A Recente uso di oppiacei. 

Criterio B Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. Euforia iniziale seguita da apatia, disforia, agitazione psicomotoria o rallentamento, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di oppiacei. 

Criterio C Miosi (o midrasi dovuta a anossia da overdose grave) e uno (o più) dei seguenti segni o sintomi che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di oppiacei: 1. Fiacchezza; 2. Eloquio inceppato; 3. Compromissione dell'attenzione e della memoria. 

Criterio D I segni e i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione da altra sostanza.

Specificare 

Con alterazioni percettive: questo specificatore può essere annotato nelle rare occasioni in cui le allucinazioni con esame di realtà integro o illusioni uditive visive o tattili si verificano in assenza di un delirium. 


Astinenza da oppiacei 

Criterio A Presenza di ciascuna delle seguenti condizioni: 1. Cessazione (o riduzione) dell'uso di oppiacei che é stato pesante o prolungato (cioè diverse settimane o più); 2. Somministrazione di un oppiaceo antagonista dopo un periodo di uso di oppiacei. 

Criterio B Tre o più dei seguenti fattori che si sviluppano entro pochi minuti fino a diversi giorni dopo il Criterio A: 1. Umore disforico; 2. Nausea o vomito; 3. Dolori muscolari; 4. Lacrimazione o rinorrea; 5. Midriasi, piloerezione o sudorazione; 6. Diarrea; 7. Sbadigli; 8. Febbre; 9. Insonnia. 

Criterio C I segni o i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni o sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione da altra sostanza.

Altri disturbi indotti da oppiacei

7 Disturbi correlati a sedativi, ipnotici, e ansiolitici

Disturbo da uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici

Criterio A Un pattern problematico di uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici che porta disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. Sedativi, ipnotici, e ansiolitici sono spesso assunti in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici; 3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi sedativi, ipnotici, e ansiolitici, usare sedativi, ipnotici, e ansiolitici o recuperare dai loro effetti; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici; 5. Uso ricorrente di sedativi, ipnotici, e ansiolitici che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa (per es. Ripetute assenze dal lavoro o scarso rendimento lavorativo correlato all'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici, sospensioni o espulsioni da scuola correlate all'uso di sedativi, ipnotici o ansiolitici, trascuratezza verso i figli o la famiglia); 6. Uso continuato di sedativi, ipnotici, e ansiolitici nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti di sedativi, ipnotici, e ansiolitici (per es discussioni con il partner sulle conseguenze dell'intossicazione, scontri fisici); 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici; 8. Uso ricorrente di sedativi, ipnotici, e ansiolitici in situazioni nelle quali é fisicamente pericoloso (per es guidare un auto o operare con macchinari quando compromessi dall'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici); 9. Uso continuato di sedativi, ipnotici, e ansiolitici nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato da sedativi, ipnotici, e ansiolitici; 10. Tolleranza come definita da ciascuno sei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantitativi marcatamente aumentati di sedativi, ipnotici, e ansiolitici per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di sedativi, ipnotici, e ansiolitici. Nota Questo criterio non é considerato soddisfatto per quegli individui che assumono oppiacei solamente sotto appropriata supervisione medica; 11. Astinenza manifestata da ciascuno dei seguenti fattori: a. La caratteristica sindrome da astinenza da sedativi, ipnotici, e ansiolitici (Criterio A e B dei criteri per l'astinenza da sedativi, ipnotici, e ansiolitici). b. Sedativi, ipnotici, e ansiolitici (o una sostanza strettamente correlata, così come l'alcol) vengono assunti per attenuare o evitare i sintomi di astinenza. Nota Questo criterio non é considerato soddisfatto per quegli individui che assumono oppiacei solamente sotto appropriata supervisione medica.  

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici, che può essere soddisfatto).

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso a sedativi, ipnotici, e ansiolitici è limitato.

Specificare gravità attuale 

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi

Grave: presenza di 6 o più sintomi


Intossicazione da sedativi, ipnotici, e ansiolitici

Criterio A Una recente uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici. 

Criterio B Comportamento disadattivo clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. Comportamenti sessuale inappropriato o aggressivo, l'abilità dell'umore, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici. 

Criterio C 1 o più dei seguenti segni e sintomi che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici: 1. Eloquio inceppato; 2. Mancata coordinazione; 3. Andatura instabile; 4. Nistagmo; 5. Compromissione cognitiva (per es. Attenzione, memoria); 6. Stupor o coma. 

Criterio D I segni o i sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa intossicazione da altra sostanza.

Astinenza da sedativi, ipnotici, e ansiolitici

Criterio A Cessazione (o riduzione) dell'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici

Criterio B 2 o più dei seguenti fattori che si sviluppano nell'arco di diverse ore o pochi giorni dalla cessazione (o dalla riduzione) dell'uso di sedativi, ipnotici, e ansiolitici descritto nel Criterio A: 1. Iperattività autonomica (per es. Sudorazione o pulsazioni più elevate di 100 bpm); 2. Tremori alle mani; 3. Insonnia; 4. Nausea o vomito; 5. Allucinazioni transitorie di tipo visivo, tattile o uditivo o illusioni; 6. Agitazione psicomotoria; 7. Ansia; 8. Crisi epilettiche da grande male. 

Criterio C I segni o i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni o sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione da altra sostanza. 

Specificare 

Con alterazioni percettive: questo specificatore deve essere annotato quando si verificano allucinazioni con esame di realtà integro o illusioni uditive visive o tattili in assenza di delirium.




Altri disturbi indotti da sedativi ipnotici o ansiolitici




Disturbo correlato a sedativi, ipnotici, e ansiolitici senza specificazione



8 Disturbi correlati agli stimolanti

Disturbo da uso di stimolanti  

Criterio A Un pattern di uso di sostanze amfetaminosimili, cocaina o altri stimolanti che porta disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno due delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. Gli stimolanti sono spesso assunti in quantitativi maggiori o per un periodo di tempo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di stimolanti; 3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi stimolanti, usare gli stimolanti o recuperare dai suoi effetti; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di stimolanti; 5. Uso ricorrente di stimolanti che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa; 6. Uso continuato di stimolanti nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti di stimolanti; 7. Importanti attività sociali lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di stimolanti; 8. Uso ricorrente di stimolanti in situazioni nelle quali é fisicamente pericoloso; 9. Uso continuato di stimolanti nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato da stimolanti; 10. Tolleranza come definita da ciascuno dei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantitativi marcatamente aumentati di stimolanti per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di stimolanti. Nota Questo criterio non é considerato soddisfatto per quelli che assumono farmaci stimolanti unicamente sotto appropriata supervisione medica, come farmaci per il disturbo da deficit d'attenzione/iperattività o per la narcolessia; 11. Astinenza manifestata da ciascuno dei seguenti fattori: a. La caratteristica sindrome da astinenza da stimolanti (Criterio A e B dei criteri per l'astinenza da stimolanti). b. Gli stimolanti (o una sostanza strettamente correlata) sono assunti per attenuare o evitare i sintomi di astinenza. Nota Questo criterio non é considerato soddisfatto per quelli che assumono farmaci stimolanti unicamente sotto appropriata supervisione medica, come farmaci per il disturbo da deficit d'attenzione/iperattività o per la narcolessia.  

Specificare 

In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di stimolanti sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di stimolanti è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di stimolanti, che può essere soddisfatto). 

In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di stimolanti sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di stimolanti é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di stimolanti che può essere soddisfatto).

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso a stimolanti è limitato.

Specificare gravità attuale 

Lieve: presenza di 2-3 sintomi

Moderata: presenza di 4-5 sintomi

Grave: presenza di 6 o più sintomi 


Intossicazione da stimolanti 

Criterio A Recente uso di sostanze amfetaminosimili cocaina o altri stimolanti

Criterio B Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es euforia o ottundimento affettivo, cambiamenti nella socievolezza, ipervigilanza, sensibilità interpersonale, ansia, tensione o rabbia, comportamenti stereotipati, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di uno stimolante. 

Criterio C 2 o più dei seguenti segni o sintomi che si sviluppano durante o subito dopo l'uso di stimolanti: 1. Tachicardia; 2. Midriasi; 3. Pressione sanguigna elevata o abbassata; 4. Sudorazione o brividi; 5. Nausea o vomito; 6. Perdita di peso evidente; 7. Agitazione o rallentamento psicomotori; 8 Debolezza muscolare, depressione respiratoria, dolore al torace o aritmie cardiache; 9. Confusione, convulsioni, discinesia, distonia o coma. 

Criterio D I segni o sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione da altra sostanza. 

Specificare l'intossicante (cioè sostanze amfetaminosimile, cocaina o altro stimolante) 

Specificare 

Con alterazioni percettive: questo specificatore può essere annotato quando si verificano allucinazioni con esame di realtà integro o illusioni uditive visive e tattili in assenza di delirium. 


Astinenza da stimolanti 

Criterio A Cessazione (o riduzione) dell'uso prolungato di sostanze amfetaminosimili, cocaina o altri stimolanti. 

Criterio B Umore disforico e 2 o più dei seguenti cambiamenti fisiologici che si sviluppano entro poche ore o diversi giorni dopo il Criterio A: 1. Affaticamento; 2. Sogni vividi e spiacevoli; 3. Insonnia o ipersonnia; 4. Aumento dell'appetito; 5. Rallentamento o agitazione psicomotori. 

Criterio C I segni o i sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 

Criterio D I segni o sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale inclusa intossicazione o astinenza da altra sostanza. 

Specificare la sostanza che induce la sindrome di astinenza (cioè amfetaminosimili, cocaina o altro stimolante). 


Altri disturbi indotti da stimolanti 


Disturbo correlato agli stimolanti senza specificazione 


9 Disturbi correlati al tabacco

Disturbo da uso di tabacco

Criterio A 

Un pattern problematico di uso di tabacco che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come manifestato da almeno 2 delle seguenti condizioni che si verificano entro un periodo di 12 mesi: 1. Il tabacco é spesso assunto in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni; 2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di tabacco; 3. Una gran parte di tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi o usare tabacco; 4. Craving o forte desiderio o spinta all'uso di tabacco; 5. Uso ricorrente di tabacco che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa (per es interferenza con il lavoro); 6. Uso continuato di tabacco nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti di tabacco (per es discussioni con altri circa l'uso di tabacco); 7. Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di tabacco; 8. Uso ricorrente di tabacco in situazioni nelle quali é fisicamente pericoloso (per es fumare a letto); 9. Uso continuato di tabacco nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente fisico o psicologico che é stato probabilmente causato o esacerbato dal tabacco; 10. Tolleranza come definita da ciascuno dei seguenti fattori: a. Un bisogno di quantità marcatamente aumentate di tabacco per ottenere l'effetto desiderato. b. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di tabacco; 11. Astinenza manifestata da ciascuno dei seguenti fattori: a. La caratteristica sindrome da astinenza da tabacco (criteri A e B per l'astinenza da tabacco). b. Il tabacco (o una sostanza strettamente correlata come la nicotina) viene assunto per attenuare o evitare sintomi di astinenza. 

Specificare
In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da uso di tabacco sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di tabacco è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di tabacco che può essere soddisfatto).
In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da uso di  tabacco sono stati soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da uso di tabacco é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più (con eccezione del Criterio A4 Craving o forte desiderio o spinta all'uso di tabacco, che può essere soddisfatto).
Specificare
In terapia agonista: l'individuo sta assumendo un farmaco di mantenimento a lungo termine come un farmaco sostitutivo della nicotina e nessun criterio per il disturbo da uso di tabacco é stato soddisfatto per quella classe di farmaci (eccetto la tolleranza o l'astinenza dal farmaco sostitutivo della nicotina).
In ambiente controllato: questo specificatore aggiuntivo viene utilizzato se l'individuo si trova in un ambiente dove l'accesso al tabacco è limitato.
Specificare gravità attuale
Lieve: presenza di 2-3 sintomi
Moderata: presenza di 4-5 sintomi
Grave: presenza di 6 o più sintomi

Astinenza da tabacco
Criterio A Uso quotidiano di tabacco per almeno diverse settimane.
Criterio B Brusca interruzione dell'uso di tabacco o riduzione della quantità di tabacco usato seguita entro 24 ore da 4 o più dei seguenti segni o sintomi: 1. Irritabilità, frustrazione o rabbia; 2. Ansia; 3. Difficoltà di concentrazione; 4. Aumento dell'appetito; 5. Irrequietezza; 6. Umore depresso; 7. Insonnia.
Criterio C I segni o sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti.
Criterio D I segni o sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale compresa l'intossicazione o astinenza da altra sostanza.

Altri disturbi indotti da tabacco

Disturbo correlato a tabacco senza specificazione

10 Disturbi correlati a altre (o sconosciute) sostanze
Disturbo da uso di altra (o sconosciuta) sostanza
Intossicazions da altra (o sconosciuta) sostanza
Astinenza da altra (o sconosciuta) sostanza
Disturbi indotti da altre (o sconosciute) sostanze.
Disturbo correlato a altra (o sconosciuta) sostanza senza specificazione

11 Disturbi non correlati a sostanze
Disturbo da gioco d'azzardo
Criterio A Comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d'azzardo che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi come indicato dall'individuo che presenta 4 (o più) delle seguenti condizioni entro un periodo di 12 mesi: 1. Ha bisogno per giocare d'azzardo di quantità crescenti di denaro per ottenere l'eccitazione desiderata; 2. È irrequieto o irritabile se tenta di ridurre o di smettere di giocare d'azzardo; 3. Ha fatto ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere di giocare d'azzardo; 4. È spesso preoccupato dal gioco d'azzardo (per es Ha pensieri persistenti che gli fanno rivivere passate esperienze di gioco d'azzardo analizzare gli ostacoli e pianificare la prossima avventura, pensare ai modi di ottenere denaro con cui giocare d'azzardo); 5. Spesso gioca d'azzardo quando si sente a disagio (per es indifeso, colpevole, ansioso, depresso); 6. Dopo aver perduto denaro al gioco di azzardo spesso torna un'altra volta per ritentare ("rincorrere" le proprie perdite); 7. Mente per occultare l'entità del coinvolgimento nel gioco d'azzardo; 8. Ha messo in pericolo o perduto una relazione significativa, il lavoro, opportunità di studio e di carriera a causa del gioco d'azzardo;
Criterio B Il comportamento legato al gioco d'azzardo non é meglio spiegato da un episodio maniacale.
Specificare
Episodico: soddisfa i criteri diagnostici più di una volta, con sintomi di cedimento fra i periodi di disturbo da gioco d'azzardo almeno per diversi mesi.
Persistente: Fa esperienza di sintomi continui, tali da soddisfare i criteri diagnostici per molteplici anni.
Specificare
In remissione precoce: dopo che i criteri per il disturbo da gioco d'azzardo sono stati in precedenza pienamente soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da gioco d'azzardo è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi.
In remissione protratta: dopo che i criteri per il disturbo da gioco d'azzardo sono stati soddisfatti nessuno dei criteri per il disturbo da gioco d'azzardo é stato mai soddisfatto per un periodo di 12 mesi o più lungo.
Specificare gravità attuale
Lieve: soddisfatti 4-5 criteri.
Moderata: soddisfatti 6-7 criteri.
Grave: soddisfatti 8-9 criteri.


Disturbi neurocognitivi




1 Delirium

2 Disturbo neurocognitivo maggiore 

3 Disturbo neurocognitivo lieve 

1 Delirium

Criterio A Un'alterazione dell'attenzione (cioè ridotta capacità di dirigere, focalizzare, mantenere e spostare l'attenzione) e della consapevolezza (ridotta capacità di orientamento nell'ambiente). 

Criterio B L'alterazione si sviluppa in un periodo di tempo breve (generalmente da ore ad alcuni giorni) rappresenta un cambiamento rispetto al livello base dell'attenzione e della consapevolezza e tende a presentare fluttuazioni della gravità nel corso della giornata. 

Criterio C Una ulteriore modificazione cognitiva (per es deficit di memoria, disorientamento, linguaggio, capacità visivo-spaziale o percezione). 

Criterio D Le alterazioni dei Criteri A e C non sono meglio spiegate da un altro disturbo neurocognitivo preesistente, stabile o in evoluzione e non si verificano nel contesto di un livello di attivazione gravemente ridotto, come il coma. 

Criterio E Vi sono evidenze fondate sull'anamnesi sull'esame fisico o sugli esami di laboratorio che l'alterazione é la conseguenza fisiologica diretta di un'altra condizione medica, di intossicazione da sostanze o di astinenza (cioè dovuta a sostanze di abuso o a farmaci), o di esposizione a una tossina, oppure é dovuta a eziologie molteplici. 

Specificare 

Delirium da intossicazione da sostanze: questa diagnosi dovrebbe essere posta in luogo di una diagnosi di intossicazione o astinenza da una sostanza solo quando i sintomi del Criterio A predominano nel quadro clinico e sono sufficientemente gravi da giustificare attenzione clinica. 

Delirium da astinenza da sostanze: questa diagnosi dovrebbe essere posta in luogo di una diagnosi di astinenza da una sostanza quando i sintomi nei Criteri A e C predominano nel quadro clinico e quando sono sufficientemente gravi da giustificare attenzione clinica. 

Delirium indotto da farmaci: questa diagnosi si applica quando i sintomi dei Criteri A e C sono un effetto collaterale di un farmaco assunto come da prescrizione medica. 

Delirium dovuto a un'altra condizione medica: ci sono evidenze fondate sull'anamnesi sull'esame fisico o sugli esami di laboratorio che l'alterazione è attribuibile alle conseguenze fisiologiche di un'altra condizione medica. 

Delirium dovuto a eziologie molteplici: ci sono evidenze fondate sull'anamnesi sull'esame fisico o sugli esami di laboratorio che il delirium ha più di un'eziologia (per es più di una condizione eziologica medica; un'altra condizione medica più intossicazione da sostanze o reazioni avverse ai farmaci). 

Specificare 

Acuto: Della durata di poche ore o giorni. 

Persistente: Della durata di settimane o mesi. 

Specificare 

Livello di attività iperattivo: L'individuo ha un livello iperattivo di attività psicomotoria che può essere accompagnato da labilità dell'umore agitazione o rifiuto di collaborare con le cure mediche. 

Livello di attività ipoattivo: L'individuo ha un livello ipoattivo di attività psicomotoria che può essere accompagnato da lentezza e letargia che si avvicina al torpore. 

Livello di attività misto: L'individuo ha un livello di attività psicomotoria anche se l'attenzione e la consapevolezza sono disturbate. Comprende anche le persone il cui livello di attività oscilla rapidamente.


2 Disturbo neurocognitivo maggiore 

Criterio A Evidenza di un significativo declino cognitivo da un precedente livello di prestazioni in uno o più domini cognitivi (attenzione complessa, funzione esecutiva, apprendimento e memoria, linguaggio, funzione percettivo-motoria o cognizione sociale) basato su: 1. Preoccupazione dell'individuo, di un informatore attendibile o del clinico che vi é stato un significativo declino delle funzioni cognitive; e 2. Una significativa compromissione della performance cognitiva preferibilmente documentata da test neuropsicologici standardizzati o in loro assenza da un'altra valutazione clinica quantificata. 

Criterio B I deficit cognitivi interferiscono con l'indipendenza nelle attività quotidiane (per es come minimo necessitano di assistenza nelle attività strumentali complesse della vita quotidiana come pagare le bollette o gestire i farmaci). 

Criterio C I deficit cognitivi non si verificano esclusivamente nel contesto di un delirium. 

Criterio D I deficit cognitivi non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es Disturbo depressivo maggiore, schizofrenia) 

Specificare dovuto a 

Malattia di Alzheimer 

Degenerazione frontotemporale

Malattia a corpi di Lewy

Malattia vascolare

Trauma cranico

Uso di sostanze/farmaci 

Infezione di HIV

Malattie a prioni

Morbo di Parkinson 

Malattia di Huntington 

Altra condizione medica 

Eziologie molteplici 

Senza specificazione 

Specificare 

Senza alterazione comportamentale: se l'alterazione cognitiva non é accompagnata da alcuna alterazione comportamentale clinicamente significativa. 

Con alterazione comportamentale: (specificare l'interazione) se l'alterazione cognitiva non é accompagnata da alcuna alterazione comportamentale clinicamente significativa (per es sintomi psicotici, disturbi dell'umore agitazione, apatia, o altri sintomi comportamentali). 

Specificare gravità attuale 

Lieve: difficoltà con le attività strumentali della vita quotidiana (per es lavori domestici, gestione del denaro). 

Moderata: difficoltà con le attività strumentali della vita quotidiana (per es alimentazione, vestirsi). 

Grave: completamente dipendente.


3 Disturbo neurocognitivo lieve

Criterio A Evidenza di un modesto declino cognitivo da un precedente livello di prestazioni in uno o più domini cognitivi (attenzione complessa, funzione esecutiva, apprendimento e memoria, linguaggio, funzione percettivo-motoria o cognizione sociale) basato su: 1. Preoccupazione dell'individuo di un informatore attendibile o del clinico che vi é stato un lieve declino delle funzioni cognitive; e 2. Una modesta compromissione della performance cognitiva preferibilmente documentata da test neuropsicologici standardizzati o in loro assenza da un'altra valutazione clinica quantificata.  

Criterio B I deficit cognitivi non interferiscono con l'indipendenza nelle attività quotidiane (per es attività strumentali complesse della vita quotidiana come pagare le bollette o gestire i farmaci, sono conservate, ma richiedono uno sforzo maggiore, strategie compensatorie o adattamento). 

Criterio C I deficit cognitivi non si verificano esclusivamente nel contesto di un delirium.

Criterio D I deficit cognitivi non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale (per es Disturbo depressivo maggiore, schizofrenia)

Specificare dovuto a 

Malattia di Alzheimer 

Degenerazione frontotemporale

Malattia a corpi di Lewy

Malattia vascolare

Trauma cranico

Uso di sostanze/farmaci 

Infezione di HIV

Malattie a prioni

Morbo di Parkinson 

Malattia di Huntington 

Altra condizione medica 

Eziologie molteplici 

Senza specificazione 

Specificare 

Senza alterazione comportamentale: se l'alterazione cognitiva non é accompagnata da alcuna alterazione comportamentale clinicamente significativa. 

Con alterazione comportamentale: (specificare l'alterazione) se l'alterazione cognitiva non é accompagnata da alcuna alterazione comportamentale clinicamente significativa (per es sintomi psicotici, disturbi dell'umore agitazione, apatia, o altri sintomi comportamentali). 


Disturbi di Personalità

Cluster A bizzarro
1 Disturbo Paranoide di personalità 
2 Disturbo Schizoide di personalità 
3 Disturbo Schizotipico di personalità 
Cluster B drammatico 
4 Disturbo Antisociale di personalità 
5 Disturbo Borderline di personalità 
6 Disturbo Istrionico di personalità 
7 Disturbo Narcisistico di personalità 
Cluster C ansioso 
8 Disturbo Evitante di personalità 
9 Disturbo Dipendente di personalità 
10 Disturbo Ossessivo compulsivo di personalità 
11 Modificazione della dovuta a un'altra condizione personalità

Cluster A bizzarro
1 Disturbo Paranoide di personalità 
Criterio A Diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri tanto che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in svariati contesti come indicato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Sospetta senza fondamento di essere sfruttato danneggiato ingannato dagli altri; 2. Dubita senza giustificazione della lealtà o affidabilità di amici e colleghi; 3. È riluttante a confidarsi con gli altri a causa del timore ingiustificato che le informazioni possano essere usate in modo maligno contro di lui o lei; 4. Legge significati nascosti umilianti o minaccioso in osservazioni o eventi benevoli; 5. Porta costantemente rancore (cioè non dimentica gli insulti le ingiurie o le offese); 6. Percepisce attacchi al proprio ruolo o reputazione non evidenti agli altri ed é pronto a reagire con rabbia o a contrattaccare; 7. Sospetta in modo ricorrente senza giustificazione della fedeltà del coniuge o del partner sessuale. 
Criterio B Il disturbo non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia del disturbo bipolare o depressivo con caratteristiche psicotiche o di un altro disturbo psicotico e non é attribuibile agli effetti fisiologici di un'altra condizione medica. 

2 Disturbo Schizoide di personalità 
Criterio A un pattern pervasivo di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di espressioni emotive in situazioni interpersonali che inizia nella prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Non desidera né prova piacere nelle relazioni affettive incluso il far parte di una famiglia; 2. Quasi sempre sceglie attività individuali; 3. Dimostra poco o nessun interesse di avere esperienze sessuali con un'altra persona; 4. Prova piacere in poche o nessuna attività; 5. Non ha amici stretti o confidenti eccetto i parenti di primo grado; 6. Sembra indifferente alle lodi o alle critiche degli altri; 7. Mostra freddezza emotiva distacco o affettività appiattita. 
Criterio B Il disturbo non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia del disturbo bipolare o depressivo con caratteristiche psicotiche o di un altro disturbo psicotico o di un disturbo dello spettro dell'autismo e non é attribuibile agli effetti fisiologici di un'altra condizione medica. 

3 Disturbo Schizotipico di personalità
Criterio A Un pattern pervasivo di deficit sociali e interpersonali caratterizzato da disagio acuto e ridotta capacità riguardanti le relazioni affettive da distorsioni cognitive e percettive ed eccentricità di comportamento che inizia entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Idee di riferimento (escludendo i deliri di riferimento); 2. Convinzioni strane o pensiero magico che influenzano il comportamento e sono in contrasto con le norme subculturali (per es superstizione credere nelle chiaroveggenze nella telepatia o nel 'sesto senso'; nei bambini e negli adolescenti fantasie e pensieri bizzarri); 3. Esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee; 4. Pensiero ed eloquio strani (per es vago circostanziale metaforico iperelaborato o stereotipato); 5. Sospettosità o ideazione paranoide; 6. Affettività inappropriata o limitata; 7. Comportamento o aspetto strani eccentrici o peculiari; 8. Nessun amico stretto o confidente eccetto i parenti di primo grado; 9. Eccessiva ansia sociale che non diminuisce con l'aumento della familiarità e tende a essere associata a preoccupazioni paranoidi piuttosto che a un giudizio negativo di sé. 
Criterio B Non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia del disturbo bipolare o depressivo con caratteristiche psicotiche o di un altro disturbo psicotico o di un disturbo dello spettro dell'autismo. 

Cluster B drammatico 
4 Disturbo Antisociale di personalità 
Criterio A Un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni come indicato da 3 o più dei seguenti elementi: 1. Incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale come indicato dal ripetersi di atti passibili di arresto; 2. Disonestà come indicato dal mentire ripetutamente usare falsi nomi o truffare gli altri per profitto o per piacere personale; 3. Impulsività o incapacità di pianificare; 4. Irritabilità e aggressività come indicato da ripetuti scontri o aggressioni fisiche; 5. Noncuranza sconsiderata della sicurezza propria e altrui; 6. Irresponsabilità abituale come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa o di far fronte a obblighi finanziari; 7. Mancanza di rimorso come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo aver danneggiato maltrattato o derubato un altro. 
Criterio B L'individuo deve avere almeno 18 anni. 
Criterio C Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni.
Criterio D Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o del disturbo bipolare. 

5 Disturbo Borderline di personalità 
Un pattern pervasivo di instabilità delle relazioni interpersonali dell'immagine di sé e dell'umore e una marcata impulsività che inizia entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Sforzi disperati per evitare un reale o immaginario abbandono. Nota non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5. 2. Un pattern di relazioni interpersonali instabili e intense caratterizzato dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione; 3. Alterazione dell'identità: immagine di sé o percezione di sé marcatamente e persistentemente instabile; 4. Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (per es spese sconsiderate sesso abuso di sostanze guida spericolata abbuffate). Nota non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5. Ricorrenti comportamenti gesti o minacce suicidari o comportamento automutilante; 6. Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore (per es episodica intensa disforia irritabilità o ansia che di solito durano poche ore e soltanto raramente più di pochi giorni); 7. Sentimenti cronici di vuoto; 8. Rabbia inappropriata intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es frequenti accessi di ira rabbia costante ricorrenti scontri fisici); 9. Ideazione paranoide transitoria associata allo stress o gravi sintomi dissociativi.  

6 Disturbo Istrionico di personalità  
Un pattern pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione che inizia entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. È a disagio nelle situazioni in cui non é al centro dell'attenzione; 2. L'interazione con gli altri é spesso caratterizzata da inappropriato comportamento sessualmente seduttivo o provocante; 3. Manifesta un'espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale; 4. Utilizza costantemente l'aspetto fisico per attirare l'attenzione su di sé; 5. Lo stile dell'eloquio é eccessivamente impressionistico e privo di dettagli; 6. Mostra autodrammatizzazione teatralità e espressione esagerata delle emozioni; 7. È suggestionabile (cioè facilmente influenzato dagli altri o dalle circostanze); 8. Considera le relazioni più intime di quanto siano realmente. 

7 Disturbo Narcisistico di personalità
Un pattern pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento) necessità di ammirazione e mancanza di empatia che inizia entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Ha senso grandioso di importanza (per es esagera risultati e talenti si aspetta di essere considerato superiore senza un'adeguata motivazione); 2. È assorbito da fantasie di successo potere fascino bellezza illimitati o di amore ideale; 3. Crede di essere "speciale" e unico e di poter essere capito solo da o di dover frequentare altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata; 4. Richiede eccessiva ammirazione; 5. Ha un senso di diritto (cioè l'irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative); 6. Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi); 7. Manca di empatia: é incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri; 8. È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidiano; 9. Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti presuntuosi. 

Cluster C ansioso  
8 Disturbo Evitante di personalità 
Un pattern pervasivo di inibizione sociale sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo che inizia e entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. Evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale per timore di essere criticato disapprovato o rifiutato; 2. È riluttante a entrare in relazione con persone a meno che non sia certo di piacere; 3. Mostra limitazioni nelle relazioni intime per timore di essere umiliato o ridicolizzato; 4. Si preoccupa di essere criticato/rifiutato in situazioni sociali; 5. È inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza; 6. Si vede come socialmente inetto personalmente non attraente o inferiore agli altri; 7. È insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o a impegnarsi in qualsiasi attività nuova poiché questo può rivelarsi imbarazzante. 

9 Disturbo Dipendente di personalità
Una necessità pervasiva e eccessiva di essere accuditi che determina un comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione che inizia entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 5 o più dei seguenti elementi: 1. Ha difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni da parte degli altri; 2. Ha bisogno che altri si assumano la responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita; 3. Ha difficoltà a esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione. Nota non includere realistici timori di punizioni; 4. Ha difficoltà a iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità piuttosto che per mancanza di motivazione o di energia); 5. Può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli; 6. Di sente a disagio o indifeso quando é solo a causa dell'esagerato timore di essere incapace di prendersi cura di sé; 7. Quando termina una relazione intima cerca con urgenza un'altra relazione come fonte di accudimento e di supporto; 8. Si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a prendersi cura di sé. 

10 Disturbo Ossessivo compulsivo di personalità
Un pattern pervasivo di preoccupazione per l'ordine perfezionismo e controllo mentale e interpersonale a spese della flessibilità apertura e efficienza che inizia entro la prima età adulta ed é presente in svariati contesti come indicato da 4 o più dei seguenti elementi: 1. È preoccupato per i dettagli le regole le liste l'ordine l'organizzazione o i programmi al punto che va perduto lo scopo principale dell'attività; mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti (per es é incapace di completare un progetto perché non risultano soddisfatti i suoi standard oltremodo rigidi); 3. È eccessivamente dedito al lavoro e alla produttività fino all'esclusione delle attività di svago e delle amicizie (non giustificati da evidenti necessità economiche); 4. È eccessivamente coscenzioso scrupoloso e intransigente in tema di moralità etica o valori (in modo non giustificato dall'appartenenza culturale o religiosa); 5. È incapace di gettare via oggetti consumati o di nessun valore, anche quando non hanno alcun significato affettivo; 6. È riluttante a delegare compiti o a lavorare con altri a meno che non si sottomettano esattamente al suo modo di fare le cose; 7. Adotta una modalità di spesa improntata all'avarizia sia per sé che per gli altri, il denaro é visor come qualcosa da accumulare in vista di future catastrofi; 8. Manifesta rigidità e testardaggine. 

11 Modificazione della dovuta a un'altra condizione personalità
Criterio A Un'alterazione persistente della personalità che rappresenta una modificazione del precedente pattern di personalità caratteristico dell'individuo. Nota nei bambini il disturbo comporta una marcata deviazione dal normale sviluppo o una modificazione significativa dei pattern di comportamento usuali del bambino che dura almeno 1 anno. 
Criterio B Vi é evidenza fondata sull'anamnesi sull'esame fisico sugli esami di laboratorio che l'alterazione é la conseguenza patofisiologica diretta di un'altra condizione medica. 
Criterio C L'alterazione non é meglio giustificata da un altro disturbo mentale (incluso un altro disturbo mentale dovuto a un'altra condizione medica).
Criterio D L'alterazione non si verifica esclusivamente durante il decorso di un delirium. 
Criterio E L'alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Specificare 
Tipo labile: se la caratteristica predominante è la labilità affettiva. 
Tipo disinibito: se la caratteristica predominante é uno scarso controllo degli impulsi come dimostrato dalla disinibizione sessuale. 
Tipo aggressivo: se la caratteristica predominante é il comportamento aggressivo. 
Tipo apatico: se la caratteristica predominante é marcata apatia e indifferenza. 
Tipo paranoide: se la caratteristica predominante é sospettosità o ideazione paranoide. 
Tipo diverso: se la presentazione non é caratterizzata da alcuno dei sottotipi precedenti. 
Tipo combinato: se nel quadro clinico predomina più di una caratteristica.
Tipo non specificato. 

Disturbo di personalità con altra specificazione 

Disturbo di personalità senza specificazione 

Disturbi parafilici


1 Disturbo voyeuristico
2 Disturbo esibizionistico 
3 Disturbo frotteuristico
4 Disturbo da masochismo sessuale 
5 Disturbo da sadismo sessuale 
6 Disturbo pedofilico 
7 Disturbo feticistico
8 Disturbo da travestitismo 
9 Disturbo parafilico con altra specificazione
10 Disturbo parafilico senza specificazione


1 Disturbo voyeuristico
Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante dall'osservare a sua insaputa una persona nuda o che si sta spogliando o che é impegnata in attività sessuali. 
Criterio B L'individuo ha messo in atto questi desideri sessuali a discapito di un'altra persona non consenziente oppure i desideri o le fantasie sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Criterio C L'individuo che prova eccitazione per tali desideri o li mette in atto ha almeno 18 anni 
Specificare
In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di compiere atti voyeuristici sono limitate. 
In remissione completa: l'individuo non ha messo in atto tali desideri con una persona non consenziente e non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato.


2 Disturbo esibizionistico
Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante dall'esibizione dei propri genitali a una persona a sua insaputa. 
Criterio B L'individuo ha messo in atto questi desideri sessuali a discapito di un'altra persona non consenziente oppure i desideri o le fantasie sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Specificare 
Sessualmente eccitato dall'esibire i genitali ai bambini in età prepuberale
Sessualmente eccitato dall'esibire i genitali a individui fisicamente maturi 
Sessualmente eccitato dall'esibire i genitali ai bambini in età prepuberale e a individui fisicamente maturi  
Specificare
In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di esibire i propri genitali sono limitate. 
In remissione completa: l'individuo non ha messo in atto tali desideri con una persona non consenziente e non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato.


3 Disturbo frotteuristico
Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante dal toccare o da strusciarsi contro una persona non consenziente. 
Criterio B L'individuo ha messo in atto questi desideri sessuali a discapito di un'altra persona non consenziente oppure i desideri o le fantasie sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Specificare
In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di toccare o strusciarsi contro una persona non consenziente sono limitate. 
In remissione completa: l'individuo non ha messo in atto tali desideri con una persona non consenziente e non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato.


4 Disturbo da masochismo sessuale 
Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante da essere umiliato percosso legato o fatto soffrire in altro modo. 
Criterio B Le fantasie i desideri o i comportamenti sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Specificare 
Con afissiofilia: se l'individuo è attratto dalla pratica di raggiungere l'eccitazione sessuale connessa con la limitazione della respirazione.
Specificare 
In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di attuare comportamenti sessuali masochistici sono limitate. 
In remissione completa: non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato.


5 Disturbo da sadismo sessuale 
Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante dalla sofferenza fisica o psicologica di un'altra persona. 
Criterio B L'individuo ha messo in atto questi desideri sessuali a discapito di un'altra persona non consenziente oppure i desideri o le fantasie  sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti. 
Specificare 
In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di impegnarsi in comportamenti sessuali sadici sono limitate. 
In remissione completa: non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato.


6 Disturbo pedofilico 
Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi che comportano attività sessuale con un bambino in età prepuberale o con bambini (in genere sotto i 13 anni di età). 
Criterio B L'individuo ha messo in atto questi desideri sessuali oppure i desideri o le fantasie  sessuali causano marcato disagio o difficoltà interpersonali.
Criterio C L'individuo ha almeno 16 anni e é di almeno 5 anni più grande del bambino di cui al Criterio A. Nota: non comprende un individuo in tarda adolescenza coinvolto in una relazione sessuale con un individuo di 12-13 anni. 
Specificare 
Tipo esclusivo (attratto solo da bambini) 
Tipo non esclusivo 
Specificare 
Attratto sessualmente da maschi 
Attratto sessualmente da femmine 
Attratto sessualmente da entrambi 
Specificare 
Limitato all'incesto 

7 Disturbo feticistico

Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante dall'uso di oggetti inanimati o da un interesse molto specifico per parte del corpo non genitale. 

Criterio B Le fantasie i desideri o i comportamenti sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti.

Criterio C Gli oggetti feticisti non si limita o a capi di abbigliamento usati per il cross-dressing (come nel disturbo da travestitismo) oppure a strumenti specificamente progettati al fine della stimolazione tattile dei genitali (per es vibratore). 

Specificare 

Parte del corpo 

Oggetto inanimato

Altro

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di impegnarsi in comportamenti feticistici sono limitate. 

In remissione completa: non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato. 


8 Disturbo da travestitismo

Criterio A Eccitazione sessuale ricorrente e intensa manifestata attraverso fantasie desideri o comportamenti per un periodo di almeno 6 mesi derivante dal cross-dressing cioè dall'indossare indumenti del sesso opposto. 

Criterio B Le fantasie i desideri o i comportamenti sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti.

Specificare

Con feticismo: se eccitato sessualmente da tessuti materiali o indumenti. 

Con autoginefilia: se eccitato sessualmente da pensieri o immagini di sé come femmina

Specificare 

In ambiente controllato: questo specificatore è applicabile principalmente a individui che vivono in ambienti istituzionali o altri ambienti dove le possibilità di indossare indumenti del sesso opposto sono limitate. 

In remissione completa: non si é verificato alcun disagio o compromissione del funzionamento in ambito sociale lavorativo o in altre aree importanti per almeno 5 anni e all'interno di un ambiente non controllato. 


9 Disturbo parafilico con altra specificazione


10 Disturbo parafilico senza specificazione













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